A bordo della Akademik Shokalskiy lo sconforto prende il sopravvento sull'ottimisco che ha fin qui animato le 74 persone a bordo, fra passeggeri ed equipaggio.

Chris Turney, capo spedizione della nave russa bloccata sin dalla vigilia di Natale a circa 1.500 miglia nautiche a sud della Tasmania, ha postato su Twitter  "L'Aurora non è potuta arrivare. C'è bassa visibilità e ghiaccio spesso. E' tornata in mare aperto. Riproverà domani?"
il mancato arrivo della rompighiaccio che doveva liberare la nave e portare tutti in salvo non è potuto arrivare, a causa del forte maltempo nella zona.

La rompighiaccio era riuscita ad avvicinarsi a circa 8-10 miglia nautiche ed aveva raggiunto il margine del banco di ghiaccio,che è molto spesso, ma ha dovuto rinunciare in attesa di un miglioramento delle condizioni climatiche che sono però previste fra alcuni giorni.

La portavoce dell'Autorità australiana per la sicurezza marittima Amsa, Lisa Martin, aveva annunciato che sarebbe possibile fare ricorso all'elicottero che si trova sulla nave cinese Snow Dragon, che rimane nella regione, ciò per evacuare passeggeri e l'equipaggio.

"Se le condizioni meteo lo permetteranno" la dichiarazione lapidaria. L'ipotesi, comunque, al momento non é infatti realizzabile a causa delle avverse condizioni climatiche che  impediscono il decollo: lo ha spiegato il ricercatore italiano Francesco D'Alessio, che é a bordo dell'Aurora Australis con altri tre studiosi italiani.

"Nelle attuali condizioni meteo l'elicottero cinese non può prendere il volo. Sono al vaglio possibili opzioni. Saranno i comandanti delle tre navi che, in funzione delle condizioni meteo e della posizione che riusciranno a raggiungere, decideranno quale sarà la soluzione più sicura da adottare".