Roma, 5-8 dicembre 2013, Eur Palazzo dei Congressi. Si è consumato uno degli eventi più coinvolgenti della capitale, nei giorni caldi prima del Natale, con la dodicesima edizione della Fiera Più Libri Più Liberi con oltre 370 espositori, ospiti, autori da ogni parte del mondo e angolo di cultura, fumettisti, artisti, l’evento ha toccato quasi 150 librerie, biblioteche, teatri, negozi, 3 municipi, 41 editori e altre decine di spazi tra cui Eataly, Macro e Maxxi. E soprattutto un continuo flusso di gente che ha riempito gli spazi espositivi per i tre giorni, fino agli ultimi momenti della domenica, di fila, senza momenti di esitazione.

Organizzatori e rappresentanti della cultura hanno esultato di fronte al successo di una manifestazione che cresce in maniera direttamente proporzionale alla crisi. “Di fronte alla crisi economica – ci dice uno degli espositori – rispondiamo con un rinvigorimento della cultura e dell’arte, che costano molto meno di un vestito”. Tra i banchi esposti con decine  e decine di metri quadrati di carta rilegata, blocchi di persone fermi ovunque a sfogliare qualsiasi volume, dal fumetto, al libro di narrativa, dalla storia ai viaggi, siamo andati a curiosare tra quella che è la nuova narrativa per bambini e ragazzi, un ambito che sta prendendo sempre più piede nella sensibilità collettiva. Tra un Sellerio e un Minimum Fax, incontriamo Esserci Edizioni” “noi proponiamo soprattutto volumi per piccoli e saggistica per adulti – ci spiega la titolare – seguendo un particolare studio condotto dal Prof. Marshall B. Rosenberg con il suo metodo di comunicazione non violenta.

L’attenzione sta crescendo verso questo nuovo settore di studi per migliorare l’educazione e la crescita del bambino”. Andando più avanti il responsabile di Edizioni Artebambini aggiunge “costituiamo anche un ente formativo per gli insegnanti. Il nostro fine è che l’arte diventi veicolo attraverso cui apprendere senza annoiarsi. Facciamo avvicinare i ragazzi al sapere attraverso l’arte, in modo giocoso, dadaista ma non infantilizzante; è una strategia per contaminare la famiglia con il linguaggio dell’arte, usando alcuni stereotipi delle immagini carichi di storie. Purtroppo riscontriamo un leggero calo di attenzione nel settore culturale, che rispecchia la poca attenzione alle potenzialità del nostro paese in generale.

Non c’è pubblicità e il libro in particolare è ancora visto come un bene voluttuario”. Di parere contrario invece La Nuova Frontiera Junior con edizioni per bambini dai 0 ai 12 anni, con la riproposizione di classici e filosofia per piccoli. “Puntiamo molto sulla qualità delle illustrazioni e la narrativa per l’infanzia. E’ altissimo l’interesse rispetto al mercato editoriale in genere, vanno molto meglio i libri per ragazzi rispetto alla saggistica”. La Gallucci Edizioni punta soprattutto sui grandi autori, come Tiziano Scarpa, Roberto Pulmini e Romana Campo, esordiente quest’anno.

Curano le immagini e i materiali, evitando il cellophane per i bambini sotto i tre anni e preferendo gli aspetti educativi con associazione di idee e movimenti. Una gran ressa si è formata intorno allo stand di BabaLibri, dove spiegano le illustrazioni dei libri commentando le storie sempre a sfondo educativo “si insegna ai bambini a fare il loro dovere senza imposizioni. I nostri libri variano a seconda dell’età con narrazioni accattivanti e a sfondo pedagogico. Ogni volume è un piccolo capolavoro di incrocio tra testo e immagini, anche, in maniera specifica, per bimbi che ancora non leggono. Alcuni testi partono dal quotidiano e raccontano delle emozioni come rabbia o paura”. Ci chiediamo se ci sia un maggiore interesse per il settore.

“Quello dell’infanzia è un ambito dove l’interesse è cresciuto negli anni. I genitori sono molto più attenti, corroborati dal sostegno di bibliotecari e insegnanti. Perché i valori vanno insegnati da piccoli e soprattutto l’amore per i libri va trasmesso come la passione per i giochi o i cartoni animati, deve entrare nella vita del bambino come qualsiasi altro passatempo piacevole. E in questo periodo storico vediamo con grande piacere l’attenzione crescente delle famiglie verso aspetti meno economici e più legati allo sviluppo dei valori e dell’apprendimento. Oggi si regalano più volentieri dei libri piuttosto che scarpe o vestiti”.