Nelson Mandela, premio Nobel per la Pace 1993,  è morto a 95 anni: a darne l'annuuncio in televisione, il presidente sudafricano Jacob Zuma in abito nero e visibilmente emozionato ha dichiarato: «il mondo intero avrà grande gratitudine per sempre».

Mandela era stato ricoverato per tre mesi per un’infezione polmonare ma aveva poi deciso, con la famiglia, di poter tornare a casa a finire i suoi giorni, con i suoi cari.

Lutto nazionale e bandiere a mezz’asta in tutto il Paese da venerdì al giorno dei funerali, funerali di Stato per l’uomo che trascorse ben ventisette anni in carcere sotto il regime segregazionista bianco ma contro il quale non si è mai scagliato o pronunciato parole di rabbia, nonostante tutto. Mandela, l'Uomo della democrazia in uno dei territori storicamente meno democratici del pianeta.

Dagli inizi deglianni '40 e fino al 1960, Mandela portò avanti una strenua lotta contro l'apartheid, contrastando la segregazione.

Dal 1956 al 1961 subì un lungo processo da cui uscì incolpevole da un'accusa di tradimento.

Fu eletto presidente del Sudafrica nel Maggio 1994 e durante il discorso di insediamento, si assunse la responsabilità di lavorare affinchè i sudafricani, bianchi o neri, potessero tutti camminare "a testa alta". 

Barack Obama ha così cpmmentato la morte di Mandela: “Abbiamo perso uno degli uomini più coraggiosi e influenti dell’umanità. Non posso immaginare la mia vita senza l’esempio di Nelson Mandela. Nelson Mandela è vissuto per un ideale e l’ha reso reale. Appartiene al tempo, alla storia. Ha trasformato il Sudafrica e tutti noi. Il suo lavoro ha significato moltissimo. Noi troviamo fonte di esempio e rinnovamento nella riconciliazione e nello spirito di resistenza che ha fatto dell’azione di Mandela una cosa vera”.

Lo ricordiamo con un video