PAOLO DE BENEDETTI con MAURIZIO SCORDINO

In Paradiso ad attenderci

IL PENSIERO, L’IMPEGNO E I RICORDI

DEL TEOLOGO CHE AMA GLI ANIMALI

 «La “questione animale” è divenuta una questione filosofica, etica e giuridica come mai era successo in precedenza nella cultura occidentale. Che fosse anche una questione teologica lo abbiamo, in molti, imparato da Paolo De Benedetti». Vito Mancuso, teologo . Se l’uomo ha un’anima, e se questa lo caratterizza e lo distingue, possiamo interrogarci sull’anima degli animali

Dopo ogni incontro con Paolo De Benedetti è obbligatorio lavarsi le mani. A beneficio dei non avvezzi, però, occorre giustificare quest’apparente irriverenza tramite un’espressione rabbinica riferita ai testi sacri. Tutto ciò che ha a che fare col divino, infatti, «contamina» perché, proprio come spiega De Benedetti stesso: «Il sacro è una forza che se non è accostata con i debiti modi è distruttiva. Quindi, uscendo dal contatto con il divino, o il sacro (i libri sacri, per esempio), bisogna purificarsi, lavarsi le mani». Si obietterà che De Benedetti non è divino e soprattutto che non è un testo sacro: è vero, ma nel senso positivo. Fuor di metafora, infatti, Paolo De Benedetti è molto più di un libro: è una summa di sapere teologico giudaico e cristiano che egli dona di volta in volta al proprio interlocutore, con quell’apparente leggerezza che è tipica delle intelligenze più libere. Con «fare» divino, insomma: semplice quanto autorevole ed esauriente, seppure nel dubbio che sempre indirizza il suo ragionamento. Al punto da conquistare chi, come me, dichiarandosi non credente, sulle questioni religiose alla parola dubbio preferisce scetticismo e la sola certezza, semmai, la riconosce per se stesso nell’essere certo di non averne alcuna. Paolo, invece, almeno in termini escatologici è sicuro che alcuni punti siano davvero fermi: quello che ci sarà una resurrezione dopo la morte, innanzitutto, poiché diversamente questa si dimostrerebbe più potente di Dio; poi, che questa grazia riguarderà anche gli animali e le piante (e persino i minerali, dice). In Paradiso ad attenderci è un libro semplice, ma che conversa su temi difficili come lo sono tutti quelli legati al rispetto per gli animali.  Cercando di offrire – attraverso, anche, i ricordi familiari e personali tra i meno noti e più divertenti di Pdb - un’indicazione, non soltanto teologica, nell’affrontare argomenti considerati ancora con sufficienza: estemporanei, addirittura, nella spesso offensivamente benevola percezione che l’ambiente a essi concede.

Formato 13x21 cm – Pagine 144 – Prezzo 14,00 € - ISBN  978 88 7106 716 2