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Se anche ci fosse stato qualche dubbio, adesso si può ufficialmente dire che il campionato è riaperto. Non potevano bastare i 5 punti di vantaggio che dopo 10 giornate la Roma aveva sulle principali inseguitrici (in un torneo da 38 partite) per dichiarare chiusa la competizione, tanto che nel giro di due settimane è cambiato tutto. Un paio di infortuni chiave (Totti e Gervinho) ed ecco che la capolista perde brillantezza e quattro quinti del tesoretto accumulato contro la Juventus, paradossalmente nella domenica che avrebbe potuto sorridere ai giallorossi: impegno casalingo con il Sassuolo e dopo poche ore lo scontro diretto fra i torinesi ed il Napoli. Molti potevano pensare ad un allungo. Ma il Sassuolo non è più la squadra delle prime quattro partite, zero punti e goleade subite a domicilio da Inter (7-0) e Livorno (4-1). Pur navigando sempre in zone basse, gli emiliani si stanno guadagnando l’appellativo di “rovina schedine” per risultati clamorosi, vedi i pareggi già raggiunti con il Napoli al San Paolo e con la Lazio (da 0-2 a 2-2). L’undici di Garcia era passato avanti al 19’ con un clamoroso autogol di Longhi, che svirgola in rete la respinta del portiere Pegolo. Ma la partita non viene chiusa e al 93’ il solito Berardi trova in mischia un sinistro potente e imparabile per De Sanctis. Tornano ora i dubbi su una rosa, quella della Roma, forse non ancora completa per il vertice, specie se in attacco mancano alternative vere. Si rifà sotto la Juventus dunque, salita a 31 punti dopo il netto 3-0 rifilato al Napoli in uno dei due posticipi. Bastano 2’ ai ragazzi di Conte, avanti con una zampata di Llorente in fuorigioco, “ci sarebbe voluta la lente di ingrandimento” per rilevarlo, si giustifica il tecnico bianconero. Nella ripresa due gol da antologia con due centrocampisti, prima una punizione di Pirlo, marchio di fabbrica del regista della Nazionale, poi una bomba scagliata dal francesino (per età, non per corporatura) Pogba, che stoppa, controlla e calcia a velocità supersonica verso la porta dell’incolpevole Reina dai 20 metri. Alle spalle vincono Inter e Fiorentina, rispettivamente a 25 e 24 punti e con il terzo posto occupato dal Napoli (28 punti) nel mirino. Sabato sera ai nerazzuri sono bastati un goffo autogol del portiere del Livorno Bardi – di proprietà dell’Inter ma in prestito in Toscana – su cross di Jonathan e la marcatura di Nagatomo nel finale. Più agevole, almeno all’inizio, il successo dei viola sulla Sampdoria nell’altro posticipo domenicale: una doppietta del capocannoniere Giuseppe Rossi, su rigore e su gemma da fuori area, mettono due lunghezze di vantaggio. Gabbiadini riapre a 15’ dalla fine e nel recupero blucerchiati che addirittura potrebbero pareggiare con un colpo di testa a lato di un soffio di Mustafi su corner. Ai margini della zona Europa League perde terreno il Verona (22), fermato a Marassi da un Genoa alla terza vittoria di fila – e senza subire gol, atavico cruccio dei rossoblu – e ora settimo in classifica con 17 punti. Di Portanova e Kucka le segnature. Prosegue alle spalle il grigiore di Lazio e Milan, che con due pareggi esterni salgono a 16 e 13 punti, nel mucchio centrale. Biancocelesti che possono consolarsi con la scoperta di un potenziale talento offensivo, lo spagnolo-senegalese Keita, al primo gol in carriera dopo una serie di belle prestazioni in Europa. Poi però Lucarelli regala dopo 14’ minuti il pareggio al Parma (1-1 il finale). Per i rossoneri scialbo 0-0 in casa del fanalino di coda Chievo, da segnalare solo un palo di Robinho. Nella lotta per la salvezza importante balzo in avanti dell’Atalanta, 2-1 nel recupero sul Bologna con gol di Livaja agevolato da una papera dell’estremo difensore emiliano Curci. Bergamaschi che agganciano la Lazio a 16 in posizioni di tranquillità. Bene anche il Cagliari, 2-1 al Torino con due punizioni di capitan Conti. Si rialza il Catania, 1-0 su rigore del ritrovato Maxi Lopez – al centro più di vicende di cronaca rosa che sportiva – contro un Udinese in piena crisi. Gli etnei appaiano la Sampdoria a 9 ma al momento sarebbero ancora fra le ultime tre. Dopo la sosta per le partite di qualificazione delle Nazionali ai mondiali brasiliani, si riprenderà il 23 novembre con subito una big in campo, il Napoli che ospiterà il Parma in cerca di riscatto. Il giorno dopo la Juve di scena a Livorno, chiuderà la Roma lunedì 25 in casa con il Cagliari, per mantenere la vetta. Tra le altre, Udinese-Fiorentina, Bologna-Inter ed il derby di Verona fra Hellas e Chievo. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:52:42 |
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