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Napoli e Juventus approfittano del pareggio della Roma e si mettono in scia della capolista, a soli tre punti. Ma nel brevissimo periodo saranno i giallorossi ad avere il calendario migliore: sfida interna con il Sassuolo - comunque da non sottovalutare, vedi il pareggio proprio del Napoli al San Paolo con la matricola emiliana - per poi mettersi davanti alla tv ad assistere allo scontro diretto tra gli undici di Conte e Benitez in un posticipo che sa quasi di spareggio, anche se alla dodicesima giornata non potrà certo essere così. Roma che non riesce nell’impresa di eguagliare la partenza del Tottenham ’60-’61, con undici vittorie di fila record per i principali campionati europei. All’Olimpico di Torino i granata padroni di casa riescono a rimontare lo svantaggio firmato Strootman grazie al solito Cerci, perfettamente imbeccato dal compagno di reparto Meggiorini e con una prova solida resistono alla forza d’urto della prima della classe. Gli uomini di Garcia salgono a 31, il Toro aggancia il Milan a quota 12. Negli anticipi di sabato era andata bene per Juventus e Napoli, salite a 28 punti. I bianconeri hanno espugnato Parma grazie ad un altro gol pesante di Pogba. Il centrocampista francese è il più lesto a ribattere in rete la respinta della traversa su gran tiro dalla distanza di Quagliarella. Tanta sofferenza e partita sbloccata a 13’ dalla fine. Meglio il Napoli, che nel giro di 5’, tra il 15’ ed il 20’, regola il Catania con due perle di Callejon ed Hamsik da fuori area. Castro accorcia per gli etnei al 25’, ma finisce così. In zona Europa League successi pesanti per Inter, Verona (22 punti) e Fiorentina (21). Viola che al sabato hanno superato agevolmente a San Siro un Milan in crisi nera, di Vargas su punizione (deviata da Muntari) e Borja Valero le segnature. Nel pomeriggio di domenica tutto facile per l’Inter, 3-0 al Friuli contro l’Udinese (Palacio, Ranocchia e Alvarez), continua a sorprendere il Verona di Mandorlini, quarto alla pari con l’Inter, 2-1 al Cagliari con Toni – tutt’altro che pensionato di lusso – e Jankovic, solo nel finale Conti rende meno amaro il passivo. Classifica che visti i risultati si spezza in due tronconi. La Lazio, ancora settima, non approfitta del match casalingo con il Genoa, autentica bestia nera – cinque vittorie di fila per i rossoblu sui biancocelesti, terza consecutiva all’Olimpico. Kucka e Gilardino su rigore portano il Grifone a 14, appena un punto sotto la squadra di Petkovic. Mucchio centrale che coinvolge anche Atalanta ed Udinese a 13, Milan, Atalanta, Livorno, Parma e Torino a 12, Cagliari a 10. Si può dire che nessuna di queste sia virtualmente al sicuro – tolte Milan, Lazio ed Udinese, con un organico di certo non da retrocessione – già che a quota 9 inizia la zona serie B. In attesa del posticipo del lunedì Bologna-Chievo, al momento tre squadre appaiate in lotta per evitare il terzultimo posto, Bologna, Sampdoria e Sassuolo (4-3 nello scontro diretto con la Samp a Marassi) a quota 9. Restano staccate Catania (6) e proprio il Chievo (4). Ma con stati di forma in continuo cambiamento – vedi la Sampdoria che dopo due vittorie consecutive è crollata in casa o il Bologna che dopo una serie di prestazioni orribili ha la chance del terzo successo di fila – si prospetta una battaglia fino alla fine. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 00:43:11 |
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