|
|
|
È stata presentata nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium la mattina del 3 ottobre la nuova stagione 2013/2014, che fino al 30 giugno prossimo proporrà oltre 350 appuntamenti per incontrare tutti i gusti del pubblico, dalla musica allo spettacolo, dalla cultura all’arte, quest’anno in una dimensione particolarmente aperta al panorama internazionale. In continuità con il passato, “il programma sfida la crisi e il pessimismo, dimostrando che sulla cultura si può investire”, introduce Carlo Fuortes, amministratore delegato della Fondazione Musica Per Roma. E i risultati danno ragione, visto che al 30 settembre 2013 si è registrato un aumento dell’11% di pubblico, “la bussola fondamentale” per valutare il lavoro prodotto. Diversi i grandi nomi, come Yoko Ono, Nick Cave, Pat Metheny, Tori Amos, Serj Tankian e Ben Harper, che andranno ad esibirsi, mentre Elvis Costello avrà un onore ed un onere in più, quello di essere il curatore della seconda edizione del My Festival, succedendo a Patti Smith. “Si metterà in gioco, scegliendo di portare in scena le cose e gli artisti che ama di più”. Fra le novità, la “carta bianca”, che garantirà libero sfogo alla creatività di un artista, quest’anno al jazzista Franco D’Andrea - al cinquantenario di carriera – e le “residenze artistiche” che permetteranno a Max Gazzè e al percussionista Michele Rabbia di concepire progetti ad hoc per l’Auditorium. Al debutto “Il pianoforte”, esclusiva per i suonatori degli ottantotto tasti, fra gli invitati Brad Mehldau, Egberto Gismonti, Uri Caine e molti altri. Per quanto riguarda il teatro, via alla rassegna “Inedito d’autore”, dedicata alla narrazione: Andrea Camilleri darà a Marco Paolini, Ascanio Celestini e Marco Baliani delle storie destinate alla messa in scena. Anche appuntamenti consolidati vedranno qualche piccola variazione, come l’ottava edizione della rassegna musicale “Contemporanea”, grazie alle nuove espressioni in collaborazione e coproduzione con l’Accademia di Santa Cecilia. Il Festival delle scienze avrà il focus sul linguaggio, verbale e non, con incontri e dibattiti con maestri quali il linguista Noam Chomsky, Philippe Schlenker, Bernhard Nickel e Jesse Snedeker. Cultura che andrà a proseguire con lezioni di storia, sull’Europa e sulla figura di Kennedy a 50 anni dalla scomparsa, ma anche di musica, rock e jazz, di cucina, di arte, con Philippe Daverio e Claudio Strinati. Mentre nell’ex garage prenderà corpo lo spazio espositivo, principalmente per mostre fotografiche, tra cui “In piena luce” di Herb Ritts. Uno sguardo al mondo… Un grande sforzo viene compiuto affinché si sviluppino le attività internazionali. Da poco si è chiuso il festival dedicato al Brasile, presto toccherà a Messico, Russia, Giappone. “L’apertura a culture nuove rafforza le radici internazionali, Roma deve avere un contributo per diventare una capitale mondiale”, aggiunge Aurelio Regina, presidente della Fondazione Musica per Roma. Un rapporto che “deve crescere e aprire gli occhi dei romani e degli italiani al mondo”. … e uno al bilancio In un periodo di riduzioni delle spese e di tagli, dal normale cittadino agli enti pubblici e privati, “la preoccupazione di chi gestisce un’istituzione come questa è molto alta”, spiega Regina, “nonostante questo per il decimo anno abbiamo chiuso il bilancio in utile, con un’incidenza dei privati del 70% sui ricavi”. La politica di contenimento prezzi ha fruttato un milione di paganti al botteghino, oltre due milioni di persone registrate, con punte di 25 mila spettatori come al culmine delle celebrazioni per il decennale dall’apertura, lo scorso 9 giugno. Ottimi numeri anche per “Luglio suona bene”, 50 mila spettatori in totale, “Libri come” ha superato i 30 mila ed anche appuntamenti apparentemente meno “accessibili” al grande pubblico come il Festival delle Scienze hanno visto le 25 mila presenze. Il sostegno istituzionale “Nei momenti di crisi si vede la solidità di un modello e la volontà delle istituzioni”, interviene Lidia Ravera, assessore alla Cultura della Regione Lazio. “È una gioia pensare che ci sia un luogo dove i cittadini godono del sollievo che l’arte in ogni sua forma concede all’uomo contro le noie e le fatiche della vita quotidiana”. Il tutto in una commistione di generi e contaminazione “che va sempre aiutata”, chiude Flavia Barca, assessore alla Cultura di Roma Capitale, “mentre spesso le politiche ragionano per settori stagni, modello che va ribaltato”.
Per maggiori informazioni: http://www.auditorium.com/ |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 00:44:59 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Più di un mese fa la Fondazione Arnaldo Pomodoro e lo Studio MARCONI ’65 hanno lanciato una campagna di raccolta fondi a favore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri - IRCCS
...Nella serie di video per ogni età Gli abitanti del Museo dei Fori Imperiali si raccontano! i protagonisti sono i capolavori della collezione, che si animano raccontando la propria storia.
Roma Capitale della cultura prosegue le attività su web e social con il programma #laculturaincasa. Sono tanti gli appuntamenti, gli approfondimenti e i video messi a disposizione online per tutti...
Roma Capitale della cultura, aderendo alla campagna #iorestoacasa, prosegue le attività su web e social con il programma #laculturaincasa.