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Vacilla il governo Letta. L'infrazione del limite del 3 per cento sull deficit 2013 - a pochi mesi dall'uscita dalla procedura europea - ha creato un'atmosfera di alta tensione: il rischio di tornare sotto procedura di infrazione e' altissimo. Come era immaginabile, malgrado certe "rassicurazioni" del Premier Letta, l'aumento dell'Iva dal 21 al 22 per cento che scatterà dal primo ottobre non è più in alcun modo evitabile. Inoltre, appariva palese negli ultimi giorni come le dichiarazioni sul tema aumento i.v.a apparivano sempre più schizofreniche: se Letta "rassicurava" o tentava di farlo e parlava di aumento a Gennaio 2014, contemporaneamente il Ministro dell'Economia Saccomanni parlava di aumento certo, ma da Ottobre 2013. Il Ministro Saccomanni ha parlato sia col Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sia col Premier Letta: è pronto a dimettersi ahche se la lettera di dimissioni non è ancora scritta Tutto ciò, parte dal fatto che sia Epifani (PD) sia Angelino Alfano, si dicono tutt'ora assolutamenti contrari all'ennesimo aumento dell'i.v.a. "Dobbiamo trovare subito 1,6 miliardi per rientrare di corsa nei limiti del 3 per cento. Poi si dovrà concordare una tregua su Iva e Imu, rinviando la questione al 2014 con la legge di Stabilità che va presentata entro il 15 ottobre. Se si agisce subito, è sperabile che l'effetto sui tassi d'interesse sia positivo e si possa finire l'anno con un dato consuntivo sul deficit ben inferiore al maledetto limite del 3 per cento, grazie ad alcune operazioni già allo studio, come una serie di privatizzazioni, e la rivalutazione delle quote della Banca d'Italia oggi a bilancio degli istituti che ne detengono il capitale per cifre irrisorie. Una volta aggiornate le quote di via Nazionale ne beneficerebbe anche l'Erario. Solo così si potrebbe aprire una seria prospettiva per la riduzione delle tasse e rendere praticabile un sostegno alle imprese con l'alleggerimento del cosiddetto cuneo fiscale. Ma questo presuppone che non si vada a votare presto, altrimenti è tutto inutile. E oltre alle sanzioni del mercato, avremmo anche le multe dell'Unione Europea" E' la sintesi della situazione attuale comunicata dal Ministro Saccomanni che si ritiene "In forte disagio" di fronte ai comportamenti di PD e PDL che - a suo dire - dichiarano privatamente una cosa e pubblicamente la cosa contraria. Per ragioni ovvie, anche se assolutamente non condivisibili, i personaggi della politica - di qualsiasi partito - piuttosto che rischiare di perdere elettorato, sono pronti a dichiarare cose assolutamente non realistiche e ciò sta mettendo in seria crisi l'attuale Ministro dell'Economia Saccomanni che sta valutamdo seriamente di dimettersi mettendo in viva crisi la tenuta del Governo Letta |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/12/2024 07:29:58 |
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