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Patrizia Reggiani, la donna che nel 1995 fece uccidere il marito a Milano, il noto imprenditore di moda Maurizio Gucci, è uscita dal carcere. La donna che era stata rinchiusa a San Vittore dal 1997, era stata condannata a 26 anni per la morte del marito, un omicidio che sconvolse Milano, soprattutto dopo che si scoprì essere stata lei, la moglie, la mandante del sicario che uccisero l’uomo sulle scale di casa sua in via Palestro. La Reggiani, tramite il suo avvocato Danilo Buongiorno, aveva chiesto di essere affidata ai servizi sociali per poter scontare fuori dal carcere i restanti anni della pena. Il giudice di sorveglianza, invece, ha disposto la sospensione della pena, così la donna è adesso libera. Una prima opportunità di semilibertà le era stata proposta nel 2011, poiché aveva già scontato la metà della pena, ma la stessa vi aveva rinunciato perché non se la sentiva di lavorare, non avendolo mai fatto in precedenza. Adesso invece, sembra che la donna abbia accettato di lavorare per un noto marchio di moda milanese, la “Bozart” e a questo proposito la titolare si è mostrata molto felice di poter lavorare al fianco della Reggiani. Alessandra Brunero, che insieme al marito Maurizio Manca, sono i proprietari del Bozart, ha dichiarato che la donna potrebbe fare la consulente di moda, dando anche suggerimenti per gli allestimenti del negozio e sui rifornimenti dello stesso. Un acquisto per i proprietari dell’azienda che dal 1956 produce e vende bigiotteria e accessori per uomo e donna. La proprietaria vede nella donna un potenziale di stile che potrebbe far accrescere l’azienda. La proprietaria ha anche dichiarato di essere rimasta molto sorpresa quando la donna ha fatto richiesta per lavorare nel suo negozio, ma di essere comunque molto contenta di poterla aiutare. In carcere Reggiani si è sempre occupata delle sue piante e di un furetto che non lasciava mai, continuando a vedere le due figlie avute dall’ex marito, Alessandra e Allegra che le sono sempre state accanto. Il suo rilascio è cominciato attraverso permessi premio che passava in compagnia della madre e delle figlie e anni di buona condotta. Ora ha ottenuto la possibilità di lavorare restando libera.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 09:48:29 |
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