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Sei nella sezione Cultura   -> Categoria:  Presentazione Libro
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Si può viaggiare all’interno del “Il Milione” di Marco Polo anche nel ventunesimo secolo, ci parrebbe di dire attraverso il libro di Paolo Lunghi, “Nel segno del dragone”, che narra, proprio come il libro più famoso, l’avventura di un viaggio in Cina. Il viaggio organizzato da enti cinesi e italiani, di cultura, ha voluto festeggiare nel 2011, l’anno della Cina in Italia attraverso un progetto che ha visto coinvolti 100 pittori italiani, dal titolo “Seguendo il cammino di Marco Polo”. Gli artisti si sono recati in quella che viene definita dal mercante veneziano, la città più bella d’Oriente, se non del mondo, la Venezia d’Oriente, Hangzhou. Fu proprio il mercante veneziano che fu fra i primi a recarsi nel paese asiatico attraverso un viaggio a dir poco fantastico, per permettere il commercio alla sua famiglia, a restare ammaliato dalla città di Hangzhou, una meraviglia di arte e cultura, oltre che di paesaggio. Lui che si innamorò del paese così tanto, da restare per decenni sul posto e apprenderne usi e costumi, tanto da diventarne un esponente importante del suo tempo. Ma la sua fama ha raggiunto anche i nostri tempi, molto anche grazie al suo libro, che narra proprio del suo meraviglioso viaggio. Inebriato da un’avventura simile, vissuta in prima persona, Lunghi, artista toscano, ha voluto raccontare attraverso un libro la sua esperienza personale, anche se un po’ romanzata, delle sensazioni e dei sentimenti che lo hanno attraversato durante la sua esperienza cinese, dove ha potuto conoscere e comprendere una cultura che ci sembra tanto lontana, ma che alla fine tocchiamo con mano ogni giorno, dove si è accostato alla realtà del posto attraverso usi, costumi e alimentazione. Un paragone, quest’ultimo, che ben si sposa con la predisposizione italiana della cucina che tanto famosa ci ha reso nel mondo. Ed eccoci adesso ad ascoltare i racconti di quel misterioso viaggio in un modo del tutto diverso e a vedere attraverso disegni e scrittura, Hangzhou. Un racconto in prima persona che parte da Empoli, la città dell’autore, per passare attraverso Roma, dove, in un viaggio di sole ore, grazie a un aereo, si giunge in Cina e alla meta finale Hangzhou. Giunti lì, per trascorrere del tempo in quella che fu la città che ospitò il mercante veneziano e nella quale troneggia, venerata, una statua che ne ricorda l’uomo, il cultore e l’artista. Sì, perché in Cina la figura di Marco Polo è molto importante, una contrarietà perenne dell’Italia, dove i proprio grandi personaggi, sono ricordati più all’estero che in patria. Paolo Lunghi ci ha portato nel suo viaggio facendoci vedere, attraverso i suoi occhi, un mondo così vicino, ma anche se fisicamente lontano, dove l’ospitalità, l’amore per l’Italia e per l’occidente, si sposa con la tradizione cinese. Anche a Hangzhou convivono aspetti antichi e moderni. Si passa dalla magia della città vecchia, con i suoi edifici classici, alla modernità dei grattacieli e delle strade trafficate. Dai ristoranti e hotel tipicamente cinesi a quelli che ricordano la modernità odierna. Con la difficoltà della lingua non parlata e il bisogno di girare con una interprete per poter dialogare con gli abitanti del posto che a loro volta non conoscono l’italiano. C’è tempo anche per assistere ad una rappresentazione del teatro cinese, in lingua originale, naturalmente, ma ci si scopre a comprenderne il significato attraverso i gesti e le movenze degli attori, proprio come accade nelle rappresentazioni d’opera quando vengono rappresentate in italiano. Ma nel libro ci sono anche momenti in cui si possono cogliere riflessioni importanti che vanno oltre la cultura, riflessioni umane che fanno riflettere su avvenimenti e tensioni che hanno fatto parte o ne fanno ancora, della nostra storia, della storia del nostro tempo. “Nel segno del dragone” gode anche di un folto numero di persone che hanno scritto per presentare al pubblico il libro, come la prefazione del senatore Vannino Chiti vice-presidente del Senato, l’intervento di Zhu Renmin direttore della Facoltà di Arte Zhejiang University, le note di Marco Liorni giornalista, Luciana Cappelli sindaco di Empoli e presidente del Circondario Empolese-Valdalsa, Gabriele Altobelli presidente nazionale Assoartisti/Confesercenti e l’introduzione di Filippo Torrigiani membro direttivo nazionale di Avviso Pubblico, enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 10:21:00 |
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