Il nuovo Isee è all'esame delle Commissioni parlamentari. L'appello di Anffas per apportare le necessarie modifiche: «altrimenti non sarà strumento di equità ma una beffa al danno dei disabili»
Come si legge in una nota del Coordinamento Nazionale Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi, organizzazione che sta diffondendo le notizie sulla manifestazione, «la disabilità è uno dei contesti che verrà maggiormente colpito dall’applicazione del nuovo ISEE e da qui è partita la decisione di organizzare la protesta, nonostante la calura e le difficoltà inerenti la particolare condizione delle persone coinvolte, allo scopo di evitare un “colpo di mano estivo” da parte del Governo su tale materia».
Torna in Consiglio dei ministri il regolamento, dopo l'approvazione delle commissioni Finanze e Affari sociali della Camere. A gennaio potrebbe entrare in vigore. Alcune osservazioni riguardano le prestazioni previdenziali e sanitarie e le disabilità
“Chi ha dovuto elaborare il decreto si è trovato a gestire un ‘paradosso’ stabilito dal Parlamento nella legislatura precedente: dover considerare nell’indicatore reddituale anche le prestazioni assistenziali. È anche grazie alla pressione della FISH se tale contraddizione, nella versione più recente, è stata neutralizzata con franchigie e con la possibilità di detrarre, ad esempio, tutte le spese assistenziali sostenute in caso di gravi disabilità.”
La Fish: “L’ISEE va approvato quale livello essenziale di assistenza. Ce n’è necessità oggi per frenare le profonde disparità territoriali in tema di assistenza e per eliminare le storture dell’ISEE vigente. Elementi da correggere ce ne sono, ma di qui ad alimentare convinzioni catastrofiste ce ne passa.” Questo il commento della FISH a margine della discussione nelle Commissioni parlamentari che devono esprimere un parere sullo schema di decreto che regolamenta il nuovo Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
“Si può fare di più, ma per onestà dei fatti bisogna ammettere che, per la prima volta, è stato riconosciuto che la disabilità produce costi e impoverimento per i nuclei familiari. Si può fare di più e meglio, ma non si può disconoscere che il nuovo regolamento riserva attenzione alle persone con grave disabilità, con disabilità intellettiva, o che intendano – faticosamente – costruirsi una famiglia e un’autonomia personale. Si può fare di meglio ma su questo è necessario un impegno del Parlamento per correggere la norma originaria. E già che c’è aiutarci a ripensare nella loro interezza le politiche per la disabilità e a garantirne le risorse.”
Approvato, seppur con riserva: il regolamento che rinnoverà l'Isee supera il vaglio delle Commissioni Finanze e Affari sociali, dopo essere stato già approvato dalle commissioni Finanze e Lavoro del Senato. Lo schema di decreto torna quindi ora in Consiglio dei ministri e dai già all'inizio del prossimo anno potrebbe essere operativo. Non mancano, però, alcune osservazioni critiche, da parte delle Commissioni di entrambi i rami del Parlamento: osservazioni che, in parte, recepiscono le perplessità espresse e manifestate in piazza Montecitorio giusto una settimana fa da alcune associazioni di persone con disabilità. In particolare, le Commissioni della Camera chiedono che "il Governo confermi l'esclusione dal campo di applicazione del nuovo Isee delle prestazioni assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, poiché - spiegano - un ampliamento del medesimo campo di applicazione che vada oltre le prestazioni sociali, così come definite dall'articolo 1 dello schema di decreto, potrà essere disposto solo in seguito ad una esplicita previsione legislativa".
Quanto previsto dal D.M. dell’8 marzo 2013 che elenca le prestazioni sociali agevolate condizionate dall’ISEE, tra cui figurano prestazioni e servizi (assegnazioni economiche per il sostegno della domiciliarità, supporto all’inserimento lavorativo, sostegno socio-educativo-scolastico) sinora mai condizionati all’ISEE, e che mai dovranno esserlo
Sono state numerose le adesioni alla manifestazione promossa per il 31 luglio a Roma, nonostante il gran caldo di questo periodo e le difficoltà inerenti la particolare condizione delle persone coinvolte, per protestare contro la riforma in corso dell’ISEE, strumento che determina l’accesso alle varie prestazioni e la partecipazione alla spesa da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie