Sei nella sezione Italia   -> Categoria:  Catastrofi Naturali  
La condanna della Commissione Grandi Rischi -  Presentato il libro di Alessandroni e Cianciotta

La condanna della Commissione Grandi Rischi - Presentato il libro di Alessandroni e Cianciotta
Autore: Gabriele Santoro
Data: 25/07/2013

 
(VIDEO: L'Avvocato di parte civile Fabio Alessandroni intervistato pochi mesi fa sul caso)
 
Dopo la sentenza dello scorso novembre che ha condannato a sei anni i sette membri della Commissione Grandi Rischi che il 31 marzo 2009, appena una settimana prima del terremoto che devastò L’Aquila, aveva sottovalutato le possibilità di un forte sisma e quindi non aveva fornito alla popolazione le dovute informazioni, era rimasto un vuoto cognitivo su questa serie di eventi. Motivazione che ha spinto Fabio Alessandroni, avvocato, e Stefano Maria Cianciotta, giornalista, a realizzare un volume intitolato “La condanna della Commissione Grandi Rischi. Responsabilità istituzionali e obblighi di comunicazione nella società del Rischio”, presentato la mattina del 23 luglio presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati.
 
Il libro ricostruisce nel dettaglio, grazie all’utilizzo dell’ampia documentazione prodotta, le settimane precedenti la riunione del 31 marzo, nella quale si minimizzarono i fenomeni sismici che già si erano susseguiti con lo scopo di non creare un allarmismo in quel momento ritenuto immotivato. Ma il messaggio di fondo non si esaurisce con la trattazione della tragedia aquilana, “quello che rileva è una cultura della prevenzione e comunicativa in deficit”, spiega Alessandroni. Anche dopo le udienze “alcuni organi hanno distorto la realtà parlando di un processo alla scienza, a Galilei. Semmai si è trattato di un processo all’indolenza, alla leggerezza. Gli esperti, migliore espressione della sismologia, avevano a disposizione dati scientifici, ma il patrimonio di conoscenza non è stato messo sul tavolo di discussione”.
 
È venuto a mancare un normale – nel senso proprio di norma, deducibile dalle leggi 401 del 1989 e 225 del 1992 – iter per cui la protezione civile avrebbe dovuto ricevere le informazioni sui rischi e, una volta calibrate, girarle alle autorità locali, “è stato un corto circuito della comunicazione istituzionale”, continua Alessandroni.
 
L’idea, illustrata dal co-autore Cianciotta, è devolvere gli utili derivanti dalle vendite per finanziare una borsa di studio, in collaborazione con l’Università di Teramo, ad uno studente che si distingua per merito nel corso di Comunicazione nell’Emergenza, materia “di assoluta importanza”, secondo Luciano D’Amico, Magnifico Rettore dell’ateneo, perché necessita di equilibrio fra “attendibilità e significatività”, cioè fra dati certi e la loro interpretazione probabilistica. “C’è asimmetria fra chi ha una conoscenza professionale e il pubblico destinatario delle informazioni che ha bisogno di riferimenti secondo un codice chiaro”.
 
Fino alla sera prima del terremoto gli aquilani continuavano ad essere tranquilli, proprio perché i messaggi ufficiali invitavano alla calma nonostante uno sciame sismico in pieno svolgimento. “La responsabilità è di tutte le istituzioni, non solo della Commissione”, accusa Rodolfo De Laurentiis, Consigliere di Amministrazione della Rai, “è venuto meno uno strumento fondamentale, la comunicazione, per evitare allarmismi”. All’opposto è stato trattato, negli Stati Uniti, l’uragano Sandy, ciclone post-tropicale che ha raggiunto il picco di forza nell’ottobre 2012: la virulenza della campagna informativa “ha indotto anche i meno reattivi alla prudenza”.
 
Assumersi le responsabilità “Il fallimento è anche di noi giornalisti”, fa autocritica a nome della categoria Mauro Tedeschini, direttore del quotidiano “Il Centro”. La tendenza, in ogni situazione, è ormai quella di schierarsi dall’una o dall’altra parte, specialmente fra innocentisti e colpevolisti nei processi, senza che si indaghi sulle cause di fondo: “ne deriva una perdita di credibilità”. Altro fattore portato alla luce da Tedeschini è la sempre maggiore difficoltà nel trovare chi si prenda le dovute responsabilità, il volersi cautelare dagli errori spinge a “non decidere più nulla in tempi di necessarie decisioni rapide e concrete. La selezione della classe dirigente nella pubblica amministrazione è disastrosa. Il libro ci pone davanti a questo, manca un orientamento nel caos della società”.
 

Alla fine cosa resta? “Del terremoto resta poco, il dolore dei parenti delle vittime, una città ancora distrutta dopo quattro anni”, sembra tirare un po’ le somme Giustino Parisse, caporedattore de “Il centro” e autore della prefazione del volume, colpito in prima persona dalla tragedia con la perdita dei due figli e del padre. La speranza è “che il processo lasci una traccia positiva e che si possa formare una nuova classe di giornalisti di cronaca locale, questo resta. Se il libro servirà a fare questi passi in avanti, avremo fatto bingo”.

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 23/11/2024 00:03:04

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Catastrofi Naturali

Autore: Redazione Attualita'
Data: 31/10/2017
Scuole e terremoto -  Save the Children: 4,5 milioni di studenti vivono in aree ad alto pericolo sis

L’Organizzazione lancia una petizione per mettere in sicurezza gli istituti scolastici nelle zone più a rischio

Leggi l'articolo

Autore: Emanuele La Fonte - Redazione Attualita'
Data: 17/08/2015
Meteo: arriva il ciclone Troy. Temperature in ribasso

Stanchi di soppoprtare il caldo tropicale? Tranquilli: il Meteo.it assicura che è in arrivo un peggioramento delle condizioni climatiche e questo a causa di Troy, il ciclone in arrivo sull'Italia e che porrà fine alle temperature calde e afose che hanno caratterizzato l'Estate 2015.

Leggi l'articolo

Autore: Angela Urso - Redazione Cronaca
Data: 14/08/2015
Summer Storm: arriva la burrasca su tutta l'Italia. Crollano le temperature

Summer Storm porterà un crollo delle temperature massime che arriveranno a 22° su buona parte della penisola. 

Leggi l'articolo

Autore: Max Murro - Redazione Attualita'
Data: 16/07/2015
Tornado in Veneto e altri strani eventi: dietro le quinte lobby come il Bilderberg

“È palese che ci sia qualcuno che orienti le cose, sia dal punto di vista economico, che climatico, che di gestione del pianeta. È tutto molto strano: in Veneto non avevo mai visto fenomeni di questo tipo. Ai tropici o negli Usa, sì; ma qui no. Può essere il cambiamento climatico; ma può essere sicuramente che qualcuno metta qualcosa apposta nell'aria...”

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -