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(VIDEO: intervista dello scorso anno al Ministro Paola Severino )
L'articolo 14 del decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 prevede che le pubbliche amministrazioni pubblichino entro tre mesi dalla elezione o dalla nomina dei titolari di incarichi politici i seguenti documenti e informazioni:
- I compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici; - i dati relativi all'assunzione di altre cariche presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti; - gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l'indicazione dei compensi spettanti; - le dichiarazioni di dati patrimoniali e reddituali riferiti al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, se questi ultimi lo consentano Una direttiva fino ad ora seguita solo da una sparuta minoranza dei ministri: in base alla legge, i membri del governo hanno comunque tempo fino alla fine di luglio per adeguarsi. Il Premier Letta ha messo online il curriculum e le proprie dichiarazioni patrimoniali ma non quella della moglie, mentre della dichiarazione dei redditi del vicepremier Alfano non c'è ancora traccia. Il ministro per la Funzione pubblica Giampiero D'Alia ha inviato a Patroni Griffi e all'Antitrust le dichiarazioni dei redditi sua e della moglie: saranno online sul sito del ministero già da domani.
Finora quindi, gli eventuali "promossi" sono solo 4: il premier Enrico Letta, il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, il ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero (ma questi ultimi erano già ministri del governo Monti e avevano già pubblicato la loro posizione), e il ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo.
Promossi si ma con riseva: perché se è vero che hanno pubblicato la dichiarazione dei redditi, mancano ancora gli altri dati relativi ai compensi connessi alla carica e la situazione patrimoniale propria e dei parenti entro il secondo grado (se questi sono d'accordo, altrimenti va comunque dichiarato).
Con una circolare inviata a tutti i membri del governo, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, ha chiesto «in ottemperanza delle normative sulla trasparenza» di pubblicare «sul sito istituzionale, tutti i dati sulla loro situazione patrimoniale».
Una strigliata che parte da Palazzo Chigi davanti alla costatazione che pochi componenti dell'esecutivo hanno adempiuto già agli obblighi che scadono il 28 luglio. Enrico Letta va oltre. Nella nota a firma Patroni Griffi è specificato: «Il presidente del Consiglio mi ha incaricato di chiedervi di pubblicare tutti i dati che possono dar conto della vostra situazione patrimoniale anche al di là di quanto si sia per legge tenuti a fare».
Per regolarizzare la propria posizione i Ministri hanno tempo fino al 28 Luglio: se alla data del 28 Luglio non avranno ottemperato alle norme di Legge, si può presagire un comportamento fuori dalle regole e di conseguenza...Illegale. Consideriamo peraltro, che tutto ciò accade in un peirodo in cui l'occhio del "Grande fratello" fiscale sta letteralmente facendo le pulci sui conti provati di ogni singolo italiano medio, tagliando di netto qualsiasi pratica di privacy riferita ai redditi
Se i Ministri non si adegueranno, si creerà una situazoine paradossale e veramente al limite della sopportazione...
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/12/2024 07:37:49 |
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