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Ieri sera all'Auditorium Parco della musica di Roma,, è andato in scena il concerto di Franco Battiato un artista eclettico che ha spaziato con competenza dalla musica romantica a quella elettrica, ma non ha sdegnato altri generi musicali come l'opera, l'etnica, il rock, passando per quella sperimentale. Il suo ultimo album, datato 2012 "Apriti sesamo". Una folla eterogenea che andava da chi aveva l'età dell'artista ai ragazzini accompagnati dai genitori, senza parlare di un numero consistente di giovani, ha riempito le gradinate della Cavea, sotto un cielo nuvoloso che aveva bagnato Roma poche ore prima, mentre la strana aria fresca di questo giugno ha segnato la serata, come ha sottolineato il cantante che dopo qualche brano ha indossato un impermeabile.
L'artista siciliano è stato accolto dai suoi fan con un grande applauso che ha riscaldato l'anima. Prima dell'inizio del concerto, Battiato ha voluto ricordare quello che per lui era un amico, Carlo Rocchi.
Per me che non ho mai seguito l'artista siciliano, è stata una piacevole scoperta. Non solo per le figure generazionali presenti al concerto, ma anche per l'entusiasmo e la capacità dello stesso artista di dialogare con il suo pubblico. Battute e frasi a effetto che hanno sempre scaldato la platea e che hanno reso piacevoli i pochi momenti che passavano tra una canzone e l'altra. Professionale e ammaliante come può esserlo solo un artista che alle spalle ha l'esperienza di Battiato, il concerto si è svolto in un'atmosfera ricca di musica coinvolgente, che non ha smesso di far cantare gli spettatori, rapiti dalle parole e dal ritmo, come anche nei brani più melodici e dolci. Canzoni nuove, tirate giù dall'ultimo album e vecchi cavalli di battaglia, si sono con coesi in uno spettacolo che, ben lontano dallo sfarzo delle luci e dai palchi tecnologicamente attivati negli ultimi anni da tantissimi artisti, hanno offerto uno spettacolo unico. E lui, l'artista, che ha suonato alcuni primi brani, per poi accomodarsi su quello che era il tappeto sistemato per lui per cantare le sue canzoni. A fare da sfondo a questa serata, i testi sempre attuali e incisivi, che raccontano la realtà dell'amore, dei sentimenti, ma anche quella della società, il tutto con un sottofondo musicale bellissimo in tutte le sue forme, sia quando a suonare erano solo il piano e le tastiere, sia quando intervenivano basso, chitarre e batteria. Unione di frasi celebri ricercate all'interno della letteratura antica e moderna ed anche religiosa, contornata da melodie che permettono l'ascolto di brani che spesso utilizzano dei sinonimi ricercati, come lo è la musica di Battiato. Un concerto per soli intenditori? Sicuramente no, perché se si pensa ai grandi successi, quali "La cura", "E ti vengo a cercare", "La canzone dell'amore perduto", "Bandiera Bianca", ma anche i brani recentissimi, quali "Un irresistibile richiamo", "Quand'ero giovane", e tanti altri, si scopre che le canzoni di Battiato le conoscono anche chi non segue fedelmente il cantante. Il concerto si è concluso con la gente di tutte le età in piedi che ballava e cantava insieme all'artista, battendo ritmicamente le mani. E lui, con molta semplicità, al momento del bis ha dichiarato che non gli piaceva entrare e riuscire sul palco: ha chiesto 2 minuti per consultarsi con i suoi musicisti e ha concesso quello che per un cantante sono i bis d'obbligo dopo il concerto. Una standing ovation per l'artista che, nonostante l'età, ha battuto le mani ai suoi fan girando per intero il semicerchio del palco e prendendo biglietti che gli venivano offerti. Un evento mai noioso ma sempre attento alla musica e al pubblico che ha apprezzato e ringraziato la performance del cantante. Un plauso va fatto anche ai musicisti che hanno accompagnato Battiato nella sua esibizione, dai più esperti che non lo hanno mai abbandonato sul palco, ai più giovani, capaci di interagire con una musicalità sempre diversa. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 11:13:19 |
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