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Gli Scomunicati - Quotidiano indipendente online dal 2006 - Fondato e diretto da Emilia Urso Anfuso
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Si è tenuta venerdì 21 giugno in Borgo Sant’Angelo, negli spazi della Fondazione Roma Solidale, “Estasia, musica, parole ed immagini del solstizio”, evento realizzato nell’ambito di Divercity, attività nata per focalizzare l’attenzione della comunità su temi sociali e sensibilizzare i cittadini sulla possibilità di nuovi processi di convivenza positiva e impegno verso le varie vulnerabilità. Con il concerto a fare da nucleo centrale nel cortile della Fondazione, si è venuto a formare “uno spazio per l’ascolto unendo diverse creazioni artistiche”, come ha spiegato Roberta Rossi, una delle cantanti esibitesi sul palco, intorno al quale si sviluppavano diversi stand, mentre nelle sale interne si poteva assistere alla mostra fotografica “La mia città solidale” ed alla terza edizione del Filmfestival della salute mentale “Lo spiraglio”.
“La mia città solidale” Quella del concorso fotografico, organizzato in collaborazione con Contrasto ed Inforidea, è stata “un’avventura fuori dal nostro campo”, dichiara Maurizio Saggion, direttore della Fondazione Roma Solidale, partita dall’idea di “raccontare la città con le immagini” in cui il filo conduttore fosse la solidarietà. “Alla prima sperimentazione sono arrivate un centinaio di foto, le migliori 40 sono state esposte”.
Quattro i premi consegnati, per altrettante categorie. Immagine solidale 2013 è andato a Fabio Amicucci per “Sogno solidale”, scatto che “raccoglie i desideri di chi vuole una città a misura di tutti”, come motivato dalla giuria, in cui, “parcheggiate” a poca distanza l’una dall’altra, si vedono una bicicletta ed una sedia a rotelle, perfettamente allineate. Premio speciale della giuria a Massimo Bracaglia, con “un derby di solidarietà”, che ritrae due tifosi delle rivali cittadine Roma e Lazio intenti a spingere un’automobile in panne. Il Bianco e nero solidale se lo è aggiudicato Chiara Driussi, per “Campo de’ Fiori”, istantanea che riprende due sorridenti diverse generazioni a confronto. Infine Colore solidale per “Los abajos di Tor de’ Cenci” di Alessandro Di Ciommo, abile nell’immortalare una variopinta danza rom.
Spiral Refugee scArt, uno dei banchetti presenti ad Estasia, è un progetto umanitario nato nel 2011 con il patrocino dell’Unhcr – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – in cooperazione con il Centro Astalli, il Laboratorio 53 3 Programma Integra per sostenere i rifugiati in cerca di protezione. Con materiali di scarto vengono creati in laboratorio oggetti risultato della creatività e sensibilità estetica delle terre d’origine. In 20 mesi sono stati riciclate oltre cinque tonnellate di plastica il che, oltre a fornire un contributo importante all’ecologia della Capitale, genera un preziosissimo micro-credito.
Turismo accessibile La cooperativa sociale onlus Diverso viaggiare, altro ospite della serata, si occupa da cinque anni di servizi per un turismo accessibile, in Italia ed all’estero, che permetta di viaggiare tramite pacchetti completi a sostegno anche delle disabilità più gravi. “Vogliamo rendere ogni posto vivibile, qualsiasi bisogno contemplato viene affrontato nel miglior modo possibile, perché la vacanza deve essere goduta come fa chiunque”. Sono inclusi anche un tour operator ed un data base che seleziona i posti per il pernottamento che possano fare più al caso dell’utente.
Dai centri diurni per ragazzi disabili o con problemi psichiatrici TexLab di Villa Lais e Palestro, nell’omonima via, si potevano ammirare gli elaborati artigianali, di tessitura e sartoria esposti. Al loro fianco, degustazioni di vino biologico della cooperativa sociale agricola Capodarco, di Grottaferrata. Ultimo ma non ultimo, lo spazio aperitivo, da assaporare davanti al concerto, accompagnato dai disegni dal vivo di Martha Ter Horst, o sul più appartato – e ventilato – terrazzo a pochi metri da Castel Sant’Angelo.
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Commento
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| Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 00:21:50 |
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