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Dolores Valandro è (fortunatamente da stasera "era") un consigliere leghista di quartiere a Padova. Non deve avere le idee molto chiare su cosa sia innanzitutto la moderazione dei termini ma – ancor più grave – cosa sia il rispetto e cosa siano le minacce.
Costei, si è macchiata davvero di una colpa estremamente miserabile: sulla sua bacheca di Facebook infatti, luogo ormai di presidio stabile anche per certi cosiddetti "politici" per mietere vittime attraverso opinabilissime castronerie, aveva scritto – riferendosi al Ministro per l'Integrazione Cècile Kyenge - la frase «Ma mai nessuno che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna».
Perché lo ha fatto pensando pure di essere nel giusto? Perché secondo il personalissimo punto di vista della Valandro che navigando in Internet si era imbattuta in un sito specializzato in "racconti dei crimini degli immigrati" (…) la Kienge per il solo fatto di avere la pelle di un colore diverso è una sorta di immigrata clandestina rea del misfatto di esistere e come tale punibile con lo stupro…
L'autrice di tale miseria umana, ha poi deciso (…) di cancellare il post. «Sarà espulsa dal Carroccio" ha affermato Flavio Tosi, segretario veneto e vice segretario federale della Lega Nord. "Una dichiarazione inqualificabile Era già stata sospesa. Stasera sarà espulsa». E Massimo Bitonci capogruppo veneto della Lega Nord al Senato e segretario della sezione di Padova dove è iscritta la Valandro tuona: «Mi dissocio nella maniera più totale dalla frase violenta, stupida e inopportuna. Si tratta di una sua personale iniziativa che non è condivisa dal Movimento. Prenderemo immediatamente provvedimenti disciplinari nei confronti della Valandro e personalmente le ho già chiesto comunque di rimuovere questa scritta dal suo profilo e di chiedere scusa». «Sono fuori di me, incazzato nero – ha affermato Roberto Marcato, segretario provinciale della Lega Nord a Padova – non c'è nessuna attenuante per quanto ha fatto la Valandro: è fuori dal partito. A Padova non c'è posto per persone razziste». Lunedi scorso il Ministro Kyenge aveva visitato la città di Venezia e aveva avuto l'occasione di incontrare una rappresentanza dei ragazzi del liceo Cornaro e riceverne le scuse per quanto successo all'indomani della sua nomina, con una scritta razzista comparsa sui muri dell'istituto. L'ovvia pioggia di proteste e prese di posizione ha preso subito forma dopo il fattaccio e c'è un esposto in Procura gia' pronto redatto dall'avvocato padovano Aurora d'Agostino, ex consigliera comunale.
Quello della Valandro è un atto immorale che peserà comunque sulla Lega Nord come un macigno.
Piero Ruzzante esponente Pd padovano ha dichiarato in una nota: "Le parole della Valandro sono aberranti. In attesa che si muovano le autorita' competenti, chiediamo le dimissioni della consigliera da qualsiasi incarico istituzionale. Chi incita alla violenza e all'odio razziale va isolato e allontanato". |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/12/2024 09:24:39 |
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