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(Video: Casa di riposo degli orrori a Sanremo scoperta dalla Finanza: 7 arresti per maltrattamenti su anziani indifesi)
La Campagna indetta dalla nostra testata, ideata dal nostro Direttore Emilia Urso Anfuso, sta procedendo molto bene.
La petizione collegata alla Campagna, che abbiamo lanciato da pochi giorni, ha raggiunto già oltre 3.200 firme: potete visionarla - e firmarla - a questo link (la trovate in fondo all'articolo) http://www.gliscomunicati.com/content.asp?contentid=2647
Però, la Comunicazione non basta.
E' necessario che, oltre ad aderire alla Campagna firmando anche la petizione, i cittadini, le famiglie, testimonino le loro esperienze inviandoci le loro storie.
Storie che, come abbiamo annunciato al lancio della Campagna, saranno raccolte in un volume ed il ricavato delle vendite sarà da noi totalmente utilizzato per realizzare incontri diretti coi cittadini per sensibilizzare l'Opinione Pubblica, informarla sui Diritti negati e portare alle Istituzioni la richiesta di FARE davvero azioni che puniscano pesantemente qualsiasi violazione dei diritti dei degenti anziani oltre a mettere in atto a livello nazionale reali controlli e verifiche da parte delle Forze dell'Ordine, della Finanza e di chi è pagato per controllare e non per essere controllato...
Ancora una volta, solo la sinergia fra noi e voi può cambiare le cose.
Aiutateci a trasformare questa Campagna in un'azione concreta: scriveteci le vostre storie - garantiamo l'anonimato nel caso non si volesse rendero noto il proprio nome - alla mail:
Pensare ai diritti di tutti gli esseri umani
è un Diritto oltre che un Dovere
perchè non possiamo mai dimenticare che
anziani lo diverremo tutti avendo la fortuna di arrivarci...
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Storia di F.G. - Il lettore ci ha dato liberatoria per la pubblicazione
Buonasera,
ho sottoscritto la vostra petizione, di cui vi ringrazio vivamente, vi ringrazio anche del lavoro di inchiesta e informazione che fate e che meriterebbe maggiore eco. Vi posso testimoniare la rispondenza in generale di quanto scrivete, ma anche produrre una testimonianza sulla esperienza da me vissuta nell'assistenza di mia madre, che da poco più di un anno ha finito di soffrire. La storia non è nemmeno delle peggiori, anzi, ma è comunque significativa. Sarebbe lunga, cerco di sintetizzarne gli aspetti salienti. Entrare in un RSA a Roma richiedeva, quando a me è servito, cioè qualche anno fa, diversi anni. Un tempo imprecisato per quelle con fama di essere meno peggio delle altre. Per una relativamente accettabile esperienza di conoscenti, ho individuato una RSA fuori Roma, a Castelnuovo di Porto, con una lista di attesa più corta (circa due anni, ovviamente dopo l'anno di attesa passata per ottenere la possibilità di fare la domanda), in un bel posto e con una presentazione da albergo. Ho fatto domanda là (e in altri posti che non mi hanno mai chiamato) e, in attesa di avere il posto, ho inserito mia madre nella stessa struttura, ma a pagamento pieno, 2.300 € più spese varie, circa tre anni fa! Altre RSA private offrivano rette dell'ordine di 1500-1800 €, ma questa sembrava proprio un bell'albergo per villeggiatura! C'era anche l'animazione! (un bravo artista che per pochi soldi ma per spirito di missione rappresentava un raggio di luce per gli ospiti). La struttura ospitava circa una settantina di persone circa divise a metà fra paganti totali e in convenzione. Medico presente le quattro ore previste dalla legge, incredibile! Visite anche dalla psicologa! Anche la terapista, per un po' di lavoro di gruppo (quello che si può fare con persone tutte in sedia a rotelle...). Personale anche degno del ruolo a loro affidato.
Le dolenti note dai numeri del personale infermieristico e assistenziale: - 1 sola infermiera (più la caposala solo la mattina) per turno, invece che una ogni sette ricoverati! - 4 sole assistenti per turno, da settembre 2011 ridotte a 3!!! Per 70 ospiti in massima parte non autosufficienti!!! La grande maggioranza di loro persone di grande umanità, che ringrazio ancora, ma a loro affidata UNA MISSIONE IMPOSSIBILE! Un lavoro smisurato, l'assistenza necessariamente ridotta solo a sussistenza, come solo possibile. Gli ospiti ridotti in sedia a rotelle, anche se non necessaria, per mancanza di personale! Il cibo, per le persone con difficoltà di masticazione, frullato, primo secondo e contorno insieme (non importa se pesce, wurstel o quant'altro...). E mia madre dimagriva e si disidratava... arrivata a 30 kg! Quando finalmente ho avuto il posto in convenzione, oltre ad andarci quasi ogni giorno, ho dovuto pagare una persona in più per assisterla personalmente, per farla mangiare! Ma non c'è una legge? Non ci sono i NAS? Sembra che le rare visite di controllo venissero rese note in anticipo, dando la possibilità di chiamare a raccolta il personale di tutti i turni e i supplenti, tutti ben schierati al passaggio dei controllori... E sembrava un bell'albergo per villeggiatura, anche ben caro! Da dire poi che la tariffa in convenzione per le RSA del Lazio è la più alta d'Italia, più di 3900€/mese, contro tariffe di mercato oscillanti fra 1500 e 2300€, tariffa poi suddivisa fra la regione, il comune e la famiglia del ricoverato (in relazione al suo reddito dichiarato). Grazie ai nostri amministratori regionali che hanno stipulato e rinnovato le convenzioni, che ancora godranno le tangenti intascate dagli amici imprenditori (quanti manifesti elettorali per Roma in questi periodi... chi li paga?). Senza dimenticare di ringraziare i NAS, le ASL e i loro controlli... Testimonianza inviataci dal Sig. F.G. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:01:50 |
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