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Antonio Ingroia dopo il deludente risultato elettorale di febbraio passa da «Rivoluzione Civile» a «Azione civile» e dichiara: «Non vogliamo essere l'ennesimo movimentino politico nell'area di Sinistra. Vogliamo costruire una casa comune dei cittadini per cambiare l'Italia» Il comunicato con cui si è dichiarata la chiusura di Rivoluzione Civile recita: «Si è preso atto che le scelte strategiche future dei singoli soggetti sono incompatibili con la prosecuzione di un progetto politico comune, quanto meno nell'immediato. Resta intatta la stima reciproca tra tutte le forze che hanno dato vita a RC e la volontà di mantenere comunque interlocuzioni finalizzate al profondo cambiamento politico, culturale e sociale dell'Italia. Resta inoltre forte il convincimento che nel nostro Paese la presenza in Parlamento di rappresentanti delle forze unite attorno a Rivoluzione Civile avrebbe portato un arricchimento importante al dibattito per la realizzazione di una legislazione avanzata sul terreno dei diritti sociali e civili, della legalità, dell'etica nella politica e di un nuovo impianto istituzionale. Il contrario di quanto purtroppo è avvenuto». La prima assemblea nazionale di Azione Civile si svolgerà il 22 giugno: «Contiamo di fare un'assemblea nazionale degli aderenti e dei sostenitori - ha spiegato - ma aperta a tutti quelli che vogliono discutere del documento "Per una rivoluzione democratica"». Sul suo incarico ad Aosta glissa: «Il movimento Azione Civile va comunque avanti a prescindere dal destino professionale di Antonio Ingroia».
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 04/01/2025 22:35:10 |
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