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Il piano B della politica.

Il piano B della politica.
Autore: Davide
Data: 24/04/2013

 

A pensare male non si sbaglia mai.
Quello che è successo la scorsa settimana con la rielezione del presidente della Repubblica è stato, a secondo di chi ha analizzato la cosa, o  un tentativo di mediazione per un governo di larghe intese o un golpe istituzionale basato sull'inciucio.
La verità potrebbe essere diversa.

A partire dai 101 del PD che hanno per cosi dire impallinato Prodi.
Sono stati dipinti come traditori. Gente che dice una cosa e poi ne fa un'altra.

E se si fosse trattato di un'ordine di scuderia? E se fosse stato il cosiddetto piano B degli stessi vertitici del Partito Democratico?

Andiamo con ordine.

18 Aprile 2013

Le alte sfere del PD vengono sfiduciate dai Renziani che apertamente negano di essere intenzionati a votare Marini. La mancata elezione dello stesso apre di fatto  la crisi definitiva della segreteria Bersani. Non all'esterno ma internamente i giochi sono definitivamente chiusi. Unica speranza rimasta. Un appoggio di qualsiasi tipo da parte dei 5 Stelle.

La sera del 18 si comincia a fare il nome di Prodi. Si vuole giocare la carta del Professore come ultima chance. La Lombardi dei 5 stelle sembra aprire a questa candidatura affermando che tutto sommato è anche uno dei papabile delle loro quirinarie. Sarà poi smentita nei fatti il giorno appresso.


19 Aprile 2013

L'apertura dei 5 Stelle non c'e'. Grillo e Casaleggio hanno deciso. Continuerano a proporre Rodotà fino alla morte.
Si aspetta la chiama del pomeriggio. Sperando in un loro  ravvedimento.

Non succede nulla e parte il Piano B di Bersani e company: la nostra ipotesi è che i 101 che hanno impallinato Prodi siano i più fedeli alla linea che Bersani stesso ha dettato loro dopo aver visto che PDL e Lega si sarebbero astenuti nella seduta che vedeva Prodi candidato e dopo avere constatato che il movimento 5 stelle avrebbe continuato a sostenere la candidatura di Rodotà.


20 Aprile 2013

Quello che è sembrato un autogol del PD è stata una scelta messa nel conto delle possibili. Il male minore vista l'impossibilità di far altro: Napolitano.  Era pronto con tanto di discorso di insediamento nella cartellina a prensentarsi come salvatore della patria. "Non c'è altra soluzione" saranno poi tutti pronti a dire. Salgono al quirinale anche i corazzieri in pensione tanto il piano è ormai a conoscenza di tutti.
Si procede con la Sua elezione.

Perchè la nostra ipotesi è verosimile.

Prodi è stato tirato in ballo come ultimo e definitivo tentativo di accordo con Grillo.
Se Prodi fosse stato eletto in una situazione confermata di mancanza di numeri e di muro contro muro con il PDL si sarebbero create non poche difficoltà per la realizzazione di un qualsiasi ponte verso il dopo elezioni. Senza il minimo avvicinamento di Grillo a maggior ragione.

Bersani e tutto il gruppo dirigente che e' stato varie volte messo alla berlina dei 5 Stelle pensiamo abbiano deciso di spiazzare tutti proprio quando Prodi è stato "non votato" di proposito. Salvo poi affibbiare la responsabilità dell'avvio di questa procedura d'urgenza ai franchi tiratori.

Non ci stupiremmo neanche che questo escamotage dell'ultimo minuto non fosse che strumentale a quanto in realtà era già deciso e concordato con Napolitano stesso. Una soluzione del genere non sarebbe stata auspicabile senza un preventivo e condordato consenso del capo dello stato. Napolitano a nostro modestissimo parere non aveva fatto neanche le valigie.

E Bersani, Franceschini e tutti gli altri che fine fanno? Possibile si siano sacrificati politicamente per permettere tutto questo?  Certo non hanno fatto fisicamente Harakiri come un qualsiasi politico giapponese nella loro situazione. Si sono fatti semplicemente da parte. Sono semplicemente destinati ad ingrossare le file dei dirigenti "ombra" insieme ai vari Dalema, Veltroni e compagnia cantante D'altro canto sono i "giovani" del partito che li stanno spingendo e non da poco al prepensionamento. E la patata bollente a quei "giovani" resterà.


Fantapolitica? Forse.

Sta di fatto che questo spiegherebbe perchè il PD non poteva votare Rodotà. Con un  Napolitano Bis (con Amato allegato) già preventivato in caso di mancanza di collaborazione da parte del movimento 5 stelle si è potuto definitivamente tagliare le ali a Grillo e riservargli un futuro con un fisiologico calo di consenso.

Qualcuno parla di partiti alla frutta e di definitivo colpo alla democrazia. A noi in realtà pare che il macchievellismo abbia semplicemente ancora una volta avuto il sopravvento.

Non ci stupiamo ne tanto meno siamo indignati perchè siamo consapevoli che a prescindere dai veti ed al di la della ricattibilità di tutti i partiti di vecchia generazione circa i loro scheletri negli armadi c'e' solo una cosa che conta ancora.

La grandissima furbizia dei politici. Anche quando si tratta di sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dalla realtà. Quella vera.

 

 




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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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