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All'Italia del Festival non è dato di sapere che c'e' stato il terremoto. Fazio e compagnia cantante non hanno minimamente accennato a quanto successo.La potente macchina della Rai TV era troppo impegnata a riprendere Mengozzi che vinceva il festival per avere un occhio a quello che stava succedendo. D'altro canto per fortuna una scossa di 4,8 gradi della scala Richter non è abbastanza per interrompere con una edizione speciale del telegiornale. C'e' il festival da portare avanti. Troppi interessi economici. Troppa necessità di non fare pensare alla situazione italiana in questo periodo di campagna elettorale. Figuriamoci interrompere per un terremoto. Che sarà mai... Che il Festival quest'anno sia stato di qualità o no non è a noi che tocca stabilirlo. Lo farà la storia delle canzonette che ha sostituito spesso quella vera. La storia di un paese che preferisce ricordarsi nei suoi "inni" ai cieli blu. Quelli cantati da Modugno e quelli cantati da Rino Gaetano. Ma che la caduta di stile ci sia stata è indubbio. E' vergognoso che la Rai, servizio pubblico, non abbia fornito alcuna notizia di quanto avvenuto ieri alle 22 e 15 in centro italia. Terremoto avvertito distintamente anche a Roma. Ed il festival continua. Senza che nessuno menzioni la parola sisma. Ci sono termini che in una kermesse canzonettistica è meglio non pronunciare: terremoto, crollo, sisma, vittime, disastro ecologico, dissesto idrogeologico, ricostruzione.
Recentemente l'Aquila e poi l'Emilia si sono scontrare con una indifferenza da parte degli organi di informazione che ha dell'abberrante.
E cosi' hanno deciso che non era il caso di parlare del terremoto al festival. Hanno parlato di violenza contro le donne il giorno prima. Ma che c'entra. Quella era una cosa programmata. Come rinunciare allo spettacolo della Litizzetto che balla in mezzo a un centinaio di gnocche... Per lo spettacolo si fa questo ed altro. A meno che certi temi non siano in scaletta però è meglio soprassedere. E così come se fosse la cosa più normale del mondo, la televisione nazionale non da la notizia di un terremoto ai suoi cittadini. L'Italia è tutta li davanti agli schermi televisivi ad essere eruditi su cosa sia "L'Essenziale" (titolo della canzone vincitrice) ma non gli è dato di sapere di una cosa grave come quella che stava succedendo. In compenso Bisio ci fa il pistolotto sul fatto che la colpa del fatto che i politici rubano è la nostra. E noi poveri ignoranti li ad ascoltare ed ad apprendere che se un corrotto ha intascato una bustarella siamo noi che dovremmo andare in galera. Noi poveri scemi che pensavamo che una casta che da sempre si auto ricicla fosse li non per una legge elettorale che non ci permette di mandarli a quel paese ma perchè la colpa è solo nostra Meno male che c'e' la televisione che ci spiega che tutto dipende da noi e siamo noi cittadini che dovremmo trovarci al posto dei vari inquisiti. Mi stupisco del fatto che stamattina ancora non sia arrivato nessuno a convocarmi per subire io il processo al posto di Fiorito. E intanto quello che dovrebbe essere l'obbligo delle televisone di stato va a farsi benedire. Informare. E farlo coscientemente. Non distogliere l'attenzione da quello che sta accadendo. Informare. E farlo tempestivamente. E' vergognoso che la Rai con i suoi potenti mezzi prenda buche sulle notizie ormai sistematicamente. Informare. E farlo onestamente e con lo spirito che dovrebbe avere un servitore dello Stato. Ci domandano il canone avvertendoci che il possesso del televisore ci obbliga a pagare anche se oramai per essere informati ci tocca rivolgerci ad altro e altri, da Internet in poi... |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 10:32:54 |
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