Berlusconi, dopo aver presentato (…) un nuovo contratto con gli italiani, (...) ed aver promesso "sorprese" incredibili, svela un'altra carta: i.v.a. dimezzata su un buon numero di beni di prima necessità per favorire il rilancio dell'economia nazionale. Da notare la location scelta per dare l'annuncio ufficiale di questa nuova promessa da candidato: la Fiera di Milano

Da bravo imbonitore di folle, Berlusconi quindi sceglie proprio il palco di una fiera. Non fa una piega… Spiegherà anche come intende poi trovare le risorse economiche ridotte "grazie" al dimezzamento dell'imposta?

In questo momento il PdL continua a poter contare su uno scarso 20%. A nulla sono serviti ad oggi, il nuovo contratto con gli italiani né l'acquisto di Balotelli - che per molti +è stato solo ed esclusivamente una mossa strategica elettorale - né tantomeno la vicenda Monte dei Paschi di Siena che vede coinvolto il PD.

Sul fronte M5S un Grillo sempre più scatenato, propone ad Al Qaeda di bombardare la Camera. Ma poi, forse resosi conto di averla detta grossa, smentisce il tutto. Forse Grillo ha serie difficoltà ad entrare pienamente nel ruolo politico e ad affrancarsi da quello di comico. Comunque, un altro "imbonitore di folle" che per raggiungere lo scopo elettorale, è capace di farne e dirne di tutti i colori. A questo link, potete visionare il video in cui Grillo realmente ha dichiarato quanto poi smentto...

Mario Monti, cui il ruolo di candidato sembra piacere non poco, sceglie la strategia elettorale dello "sparo su tutto e tutti" e da ogni dove, dichiara che qualsiasi errore o imposizione fiscale, non è farina del suo sacco, ma di altri prima di lui. "Le tasse sono quelle che ha lasciato il mio predecessore – ha detto durante un incontro a Milano – più quelle che dovevano servire per evitare il fallimento. Questa volta, se non altro, le tasse sono servite e non sono finite in un impalpabile calderone. L'Italia è solida e oggi possiamo impegnarci in una riduzione graduale delle tasse".

Incalzato sul tema della spesa militare e dell'acquisto degli F35, Monti ha dichiarato: "E' utile qui ricordare che l'Italia ha aderito al programma F35 nel 1999 con il governo D'Alema, ha confermato la partecipazione con il secondo governo Berlusconi nel 2002 e poi ci sono stati ulteriori passi fatti dal governo Prodi e nel febbraio del 2009 dal governo Berlusconi. Il nostro governo e' stato l'unico a ridurre il numero degli F35 da 131 a 90…"

Per quanto riguarda gli altri leader di partito, non molto da segnalare.

Ingroia sembra più che altro spettegolare ora con uno ora con l'atro candidato o personaggio pubblico. Vendola parla solo di intese possibili o impossibili. Gli altri in coda, annaspano per aggiudicarsi qualche briciola elettorale.

In tutto questo, agli elettori nessuno spiega bene i come ed i perché questa nazione può essere salvata dall'arroganza politica e da "poteri" ambigui che, ancora una volta, sono li a tendere oscure trame ai cittadini al solo scopo di ottenere le solite poltrone. Come? Promettendo ovviamente!