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Sei nella sezione Economia   -> Categoria:  Fisco e Tasse
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Scade oggi il discusso "canone Rai" divenuto imposta sul possesso dell'apparecchio televisivo. L'Italia è l'unica nazione in cui si paga questa gabella ritenuta da molti del tutto iniqua. Una imposta – si impone quindi il pagamento – e non più una tassa (le tasse si pagano a fronte di un servizio che si riceve). Una imposta quindi, che si "deve" in virtù del possesso dell'apparecchio televisivo inteso come "apparecchiatura munita di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall'antenna radiotelevisiva" C'è molta confusione ancora, in merito alla ricezione dei programmi televisivi attraverso la visione resa possibile da altri apparecchi – PC, Smartphone, Tablet – che NON ricevono quindi il segnale "tramite sintonizzatore terrestre o satellitare". In questo caso infatti, il Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso anno in Febbraio, ha precisato attraverso un comunicato: "In Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore A seguito di un confronto avvenuto questa mattina con il ministero dello Sviluppo Economico la Rai puntualizza che non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone». Perchè allora alcuni pensano che il canone/tassa debba essere corrisposto anche da coloro che NON posseggono apparecchi televisivi ma fruiscono delle trasmissioni tramite connessione ad Internet? La risposta, ancora una volta, dal proseguo della stessa nota: «La lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai - entra nel merito l'Azienda - si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage) fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al pagamento per il possesso di uno o piu» televisori«. »Ciò quindi - precisa la Rai - limita il campo di applicazione del tributo ad una utilizzazione molto specifica del computer rispetto a quanto previsto in altri Paesi europei per i loro broadcaster (Bbc…) che nella richiesta del canone hanno inserito tra gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione radiotelevisiva, oltre alla televisione, il possesso dei computer collegati alla Rete, i tablet e gli smartphone. Si ribadisce pertanto che in Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore«. Da ciò, si evince quindi, la possibilità di non pagare il canone per coloro che NON posseggono apparecchi televisivi o intesi come tali o altri apparecchi che sfruttino un sintonizzatore terrestre o digitale. Come si fa a non pagare? Tutti coloro che non hanno televisori o apparati dotati di sintonizzatore di radiofrequenze, deve procedere così: 1) inviare una raccomandata all'Ufficio Sportello SAT dell'Agenzia delle Entrate di Torino; 2) inviare il modulo ricevuto, compilato con una dichiarazione sul motivo per cui il televisore è stato ceduto o rottamato. Le istruzioni sono pubblicate sul sito dell'Agenzia delle Entrate e una volta completata la procedura, finché le condizioni sono invariate, non occorre rinnovare la disdetta. E per coloro che hanno apparecchi televisivi ma decidono di non volerli più utilizzare in favore della visione a mezzo internet? La procedura – consigliata dalla ADUC - è quella di richiedere alla stessa Rai di sugellare l'apparecchio ecco come: inviare una raccomandata, con ricevuta di ritorno, all'indirizzo: Agenzia delle Entrate Il contenuto della raccomandata, è quello del modulo prodotto proprio dall'ADUC: a questo link, potete visionare ed utilizzare il modulo proposto dall'associazione. A seguito dell'invio della Raccomandata, si può smettere di pagare il canone, anche se non si ricever risposta. Arriverà quindi un incaricato Rai, o un agente della Guardia di Finanza, che si incaricherà di avvolgere il televisore in un sacco di iuta con dei sigilli, rendendolo inutilizzabile. Ma non è finita: è bene sapere che ci sono categorie di cittadini che sono ESONERATI dal pagamento del canone Rai. Questi sono anziani sopra i 75 anni, con determinati limiti reddituali annui. Tali soggetti in particolare devono dichiarare un reddito, insieme a quello dell'eventuale coniuge convivente, pari a 6.713,98 euro annui, ossia 516,46 euro spalmate per tredici mensilità. Gli over 75 possono inoltre ottenere il rimborso del canone versato, compilando l'apposito modulo messo a disposizione sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate, per i rimborsi. Trovate la pagina utile del sito dell'Agenzia delle Entrate a questo link.
Esonerati sono anche i militari delle Forze Armate e i militari delle Forze NATO
Non sono previste esenzioni per gli invalidi, per quanto riguarda il pagamento del canone Rai. L'esenzione invalidi è stata in vigore fino al 1973, ma ora per l'Agenzia delle Entrate non ne hanno più diritto.
Accedendo a questo link, troverete altri nostri articoli sul tema.
Un'ultima Informazione: il canone Rai speciale, dovuto da uffici pubblici, Partiti politici ed imprese, è l'imposta più evasa in assoluto...
Scaricate dal link di seguito, il modello per la richiesta di rimborso del canone: Modello richiesta rimborso del canone Rai. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/12/2024 08:12:05 |
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