Un team di ricercatori italiani e statunitensi, sono riusciti a dimostrare l'efficacia delle cosidette "pinzette molecolari" che sembrano poter essere utili nella cura dell'Alzheimer, malattia altamente invalidante e che solamente in Italia oggi colpisce circa un milione di persone con un aumento annuo stimato in circa 150.000 casi.

Nel mondo, i malati di Alzheimer sono circa 35mln

Sotto il profilo economico, poi, in rapporto alla evoluzione della patologia, i costi sanitari e quelli indotti variano tra i 15.000 e i 50.000 euro annui a paziente. Il Parlamento europeo l'ha dichiarata priorit¨¤ di salute pubblica

Questa sorta di "pinzette" andrebbero a pizzicare le proteine tossiche che si aggregano nel cervello dei pazienti e, cos¨¬ facendo, ne bloccherebbero l¡¯aggregazione, impedendo che avvelenino i neuroni. La nuova molecola anti-Alzheimer ¨¨ risultata efficace in un modello di malattia animale.

Il team scientifico ¨¨ diretto dal Professor Claudio Grassi, Direttore dell¡¯Istituto di Fisiologia Umana dell¡¯Universit¨¤ Cattolica di Roma, insieme al gruppo di Gal Bitan della UCLA Universit¨¤ di Los Angeles ed apre la speranza di poter un giorno non troppo lontano, somministrare cure adeguate a questi pazienti che ad oggi non trovano risoluzioni alle problematiche neurologiche che rendono il sogetto affetto di Alzheimer in una condizione di progressiva perdita delle facolt¨¤ mentali e cognitive.

La molecola, denominata CLR01 si attacca alle proteine tossiche contrastandone gli effetti neurotossici che derivanio dall'accumularsi del peptide ¦Â-amiloide.

"La malattia di Alzheimer - spiega il Professor Grassi - ¨¨ una patologia di origine multifattoriale che si caratterizza per una progressiva perdita della memoria e un generale deterioramento delle capacit¨¤ cognitive. Tra i molteplici fattori che concorrono a generare questo quadro clinico, un ruolo di primo piano spetta all¡¯accumulo di piccoli aggregati del peptide ¦Â-amiloide che hanno come bersaglio le sinapsi, ovvero i ponti di comunicazione tra neuroni, che sono fondamentali per le funzioni di apprendimento e memoria¡±.