|
|
|
Sei nella sezione ComunicAzioni   -> Categoria:  Malainformazione
|
14 mesi di carcere. Con sospensione di 30 giorni perchè Sallusti non è mai stato precedentemente condannato.
Il mondo del giornalismo, il mondo politico, ma anche la società civile, sono increduli di fronte ad una sentenza che sta apparendo realisticamente troppo forte rispetto a ciò che in Italia non accade quasi mai: la condanna con carcerazione di chi si macchi di reati peggiori del decidere di pubblicare un articolo denigratorio.
Il Presidente della Repubblica comunque, ha dichiarato che leggerà con attenzione i documenti della relazione giudiiaria per comprendere come si sia giunti alla richiesta di carcerazione.
In una nazione dove chi uccide non va in carcere, questa xsentenza fa pensare a molte cose. Prima fra tutte: quando realisticamente si metteranno davvero in vigore le normative vigenti per giungere alla loro osservanza da parte di tutti gli italiani, siano essi cittadini "comuni" o meno?
L'articolo pubblicato su "Libero":
|
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:09:20 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
In migliaia al sit-in davanti a palazzo Grazioli, hanno cantato, gridato cori, sventolato bandiere. Sono arrivati da ogni parte d'Italia per stare vicini al loro leader, dopo la sentenza della Cassazione a chiusura del processo Mediaset. Ma loro, i fedelissimi di Berlusconi, lo sanno per quale motivo il loro beniamino è stato condannato dalla Suprema Corte?
Bersaglio mobile, la trasmissione condotta da Enrico Mentana che questa settimana si occupava di Luigi Bisignani e delle sue rivelazioni pubblicate in un recente libro. A circa metà della trasmissione, è scattata una lite furiosa tra Giuliano Ferrara e il conduttore Mentana: il direttore del TgLa7, interrotto più volte da Ferrara, ha invitato lo stesso a far continuare gli altri, dopo che lo stesso Ferrara, mezz'ora prima, aveva minacciato di andare via se non gli fosse stato permesso di parlare.