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Legge 104 ed invalidità: disperazione, vessazioni, negazione dei diritti umani

Legge 104 ed invalidità: disperazione, vessazioni, negazione dei diritti umani
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 03/07/2012

 

"Il grado di civiltà di un popolo, si misura dal modo in cui tratta gli animali". Questa è una dichiarazione di Ghandi. Il premio Nobel per la pace, aveva visto molto giusto, anche in questo caso. E da questa frase voglio partire su questa riflessione che con gli animali ha poco a che vedere, ma che – come vedremo – rende alcuni esseri umani meno rispettati degli stessi animali che vengono troppo spesso maltrattati.

Invalidità ed handicap. Non sono la stessa cosa. La prima, si "misura" utilizzando alcune tabelle che, a seconda della patologia o delle patologie di cui si soffre, e messe tutte insieme, fanno scaturire una percentuale. Questa percentuale, è il grado di invalidità di cui si è in possesso.

Detta percentuale, può essere a sua volta stabile o rivedibile: dipende dalla tipologia di patologie che, in alcuni casi, possono giungere a completa guarigione. Ovvio quindi che, in caso di patologie – seppur di una certa gravità – curabili, L'Inps verifichi ogni tot numero di anni la permanenza dello stato patologico o la sua remissione più o meno totale. In questi casi quindi, si può essere soggetti ad un abbassamento della percentuale che si era inizialmente ottenuta.

C'è poi il caso delle invalidità conclamate e quindi non rivedibili. In questo caso, la percentuale stabilita non potrà più essere abbassata, ma si potrà invece, in caso di aggravamento delle condizioni di salute o di una nuova patologia che si affianca alle altre già riconosciute, presentare domanda – appunto – di aggravamento (cliccando sul link, potrete scaricare i moduli necessari) per cercare di farsi riconoscere la dovuta percentuale in riferimento alle patologie aggravanti.

Negli ultimi tempi, le cronache riportano molti "blitz" della Guardia di Finanza che beccano l'invalido civile tarocco di turno. Molto di queste "scoperte", è dovuto anche alle molte segnalazioni che la Guardia di Finanza riceve da parte di comuni cittadini. Scattano così le indagini, ed ecco che il finto cieco viene ripreso – ovviamente a sua insaputa – mentre corre in bici, va a fare la spesa e persino, gioca a carte nel bar all'angolo.

Spregevole chiunque si macchi di falsa invalidità, arrecando danno soprattutto ai tanti veri invalidi. Che per colpa di chi sfrutta diritti che non ha, deve poi patire l'inferno del dubbio che ormai aleggia sempre negli ambienti delle ASL e dell'INPS.

L'handicap ed il suo riconoscimento, sono una cosa diversa. L'handicap è ciò che crea difficoltà nel disbrigo delle azioni quotidiane. Se – ad esempio – un cittadino è privo di un arto, avrà ovviamente necessità che qualcuno per lui faccia determinate cose altrimenti impossibili. Da ciò, se ne ricava che il soggetto in questione, ha necessità di poter contare su un parente che – sebbene per poche ore al mese, secondo le normative vigenti, possa in qualche modo supportarlo almeno un po' per fare in modo che il diritto ad una esistenza dignitosa, possa essere garantito.

Ovviamente, sono diverse le patologie che portano un invalido civile ad entrare a far parte del mondo dei portatori di handicap. Si va dalle patologie organiche a quelle psichiatriche, passando ovviamente per la cecità, la sordità ai vari livelli e l'aver subito l'amputazione di uno o più arti, oltre all'esser nati con alcune privazioni ortopediche.

Nel 1992, fu messa in vigore la Legge 104. Questa normativa, si prefiggeva lo scopo di regolamentare i diritti di coloro che necessitavano di un supporto umano costante a causa delle patologie riconosciute invalidanti.

La Legge in sé è ben pensata e strutturata, tanto da comprendere anche alcuni articoli che permettono al portatore di handicap di poter usufruire di alcuni sgravi fiscali. E' possibile ad esempio, acquistare una vettura pagando solo il 4% di i.v.a. ,chiaramente solo per coloro che guidino vetture con cambio modificato…

Negli anni, e di governo in governo, la Legge 104 è stata al centro di ferventi polemiche, in quanto il mondo politico ha spesso annunciato misure restrittive fino a giungere spesso all'iniquità. La scusa globale, è sempre la stessa: "smascherare" i finti invalidi ed i finti portatori di handicap. La cosa inaccettabile però, è che da sempre, invece di togliere a coloro che hanno sfruttato diritti mai avuti "grazie" a commissioni clientelari che spesso – in cambio di favori e mazzette – hanno reso "ciechi" personaggi con oltre 10/10 di vista e zoppi, atleti da olimpiadi, i Governi, attraverso le ASL e l'INPS, non fanno altro che atti di vero terrorismo su tutti gli invalidi e tutti i portatori di handicap.

Da sapere: per ogni visita di verifica – sia per il riconoscimento dell'invalidità, sia per il riconoscimento dell'handicap – gli emolumenti percepiti dai componenti della commissione variano dai 400 ai 600 euro. A visita. Fate un po' i conti: se in un solo giorno la stessa commissione arriva a fare 10 visite, il conto è presto fatto. 6.000 euro, per maltrattare e negare diritti a cittadini Italiani in reale difficoltà.

Famosa la squallida proposta dell'ultimo governo Berlusconi, da parte dell'allora Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, di innalzare all'85% la soglia attraverso la quale è possibile richiedere ed ottenere le esigue pensioni ed assegni di sostegno  erogate dall'INPS. In un sol colpo, migliaia e migliaia di veri invalidi civili e portatori di handicap si sarebbero visti tranciare di netto, quello che molto spesso è l'unico sostentamento economico.

Ogni volta, le organizzazioni a sostegno delle varie tipologie di invalidità, si ergono a salvatori dei dimenticati. Ma il solo fatto che la dirigenza di un paese pensi sovente al modo attraverso il quale ferire ulteriormente chi la vita ha ferito per sempre, è riconducibile a quel degrado di civiltà in cui tutti siamo costretti a vivere,

Nel 2010, una sorta di svolta epocale. Se prima tutto l'iter per la verifica delle condizioni di handicap erano state in mano alle ASL, con una sorta di piccola riforma adottata attraverso la Legge 183/2010 ecco che – di netto – avviene il passaggio di tutta la questione all'INPS, soggetto comunque pagatore delle pensioni e degli assegni di sostegno ad invalidi e portatori di handicap.

Con questa innovazione, si riteneva di sveltire di molto gli iter che notoriamente arrivavano persino a qualche anno, dopo la richiesta di visita da parte dei cittadini. Ed anche, una più congrua constatazione delle reali condizioni dei soggetti invalidi e portatori di handicap da parte di commissioni integrate con un medico dell'INPS.

Purtroppo però, non solo non si è giunti ad alcuna miglioria per ciò che riguarda l'iter, ma a quanto pare – ed a quanto riportano molti cittadini ed alcuni medici di commissione – dal momento in cui è entrata in vigore la nuova normativa, le ASL hanno dichiarato letteralmente guerra all'INPS, facendo in modo che, invece di snellire le pratiche, smettere di far subire incresciosi ritardi ed anche metodiche non propriamente umane ai malati, hanno rincarato la dose, mettendo molti bastoni fra le ruote allo stesso Ente previdenziale che, ad oggi, è nel caos più totale e rischia di far emergere uno scandalo che potrebbe portare con sé molte teste di funzionari ASL e dello stesso INPS.

Numerosi cittadini, ci scrivono spesso – basiti – per aver letteralmente subito la visita di accertamento dell'handicap o della invalidità civile, con metodi che dire terroristici è poco. Una signora di 45 anni, malata terminale di tumore, si è sentita dire: "Signora, che le concediamo a fare la gravità dell'handicap se il suo medico le ha dato solo tre mesi di vita"?... Altri cittadini, malati di patologie psichiatriche gravi, si vedono "concedere" la gravità dell'handicap (art. 3 comma 3 L. 104) quando "va bene" per un solo anno. E sono così costretti a dover subire dopo poco tempo, lo stress di una visita che piuttosto sembra essere una carneficina organizzata.
Ricordare peraltro, che si è nel pieno diritto di farsi accompagnare alle visite da un medico di fiducia. Spesso infatti, adottare quasta cautela può in qulahce modo dare qualche "frutto" in quanto ad una maggiore attenzione a non negare il diritto sacrosanto ad ottenere ciò che spetta. Sono poche poi, le persone che sono al corrente di un vero abuso: spesso le commissioni mediche sono formate da medici che NON sono specialisti nelle patologie di cui soffrono i cittadini richiedenti. se avete un dubbio: chiedete. "Chi è di voi il medico specialista in..."? Se lo specialista in questione non è presente, avete diritto a richiedere la sospensione della commissione e la richiesta di un'altra visita. Con la presenza dello specialista del caso.
Ciò che appare ancor più sconcertante comunque, è questa "guerra di competenze" che a sua volta, estremamente, tormenta coloro che avrebbero pieno diritto non solo a ricevere le agevolazioni del caso, ma – soprattutto – ad essere trattati con il massimo rispetto che si deve a qualsiasi essere umano. Ancor più se questo essere umano ha addirittura avuto la cattiva sorte di dover subire un danno grave alla salute.
Così, i guerreggianti, si rimpallano letteralmente i cittadini, contribuenti, disabili, facendo una cosa ancor più mostruosa: ultimamente infatti, non basta in molti casi essersi sottoposti alla visita presso la ASL. In ogni caso, dopo poco tempo, si viene chiamati alla cosidetta "visita diretta" presso una delle sedi INPS distaccate. Altri oneri per la nazione, altro stress per i cittadini. Assurdo è dir poco.
Oltretutto, pare che in queste visite "dirette" manca quasi sempre lo specialista competente nella patologia di riferimento: inaccettabile in quanto illegale.

Se "Il grado di civiltà di un popolo, si misura dal modo in cui tratta gli animali", c'è da chiedersi in quale letamaio stiamo vivendo noi esseri umani, dal momento che è chiaro innanzitutto che quando sei un cittadino cosiddetto "comune" hai già il tuo bel da fare per non farti stritolare da un sistema totalmente iniquo. Peggio ancora: se sei un cittadino "comune" con la sventura di dover subire una invalidità o un handicap, "vali" meno di un animale da maltrattare. Nella migliore delle ipotesi.

Credo quindi, che solo nel momento in cui la cosiddetta "dirigenza" di un paese che si vuol dare per "civile", metterà come prioritaria la dignità di ogni essere umano, iniziando da coloro che patiscono anche l'oltraggio di malattie spesso veramente invalidanti, allora potremo guardare alla nazione, come un contenitore di democrazia.

Peraltro, è bene ricordare che il diritto alla salute ed alla dignità di ogni malato, "sarebbe" contenuta in quel libricino di poco conto che ancora oggi, chiamiamo "Costituzione italiana". Leggendo a partire dagli articoli 2 e 3, palesemente i diritti umani vengono costantemente disattesi: leggete voi stessi.
Invece, ciò che accade in queste ore, è un ulteriore taglio al comparto della sanità, che renderà - lo vedremo - altre pesanti restrizioni e negazioni dei diritti dei malati, disabili, portatori di handicap. Un taglio per complessivi 8,5 miliardi di euro da qui al 2014- per ora - per amputare ancor più un canale che in Italia ormai fa acqua sporca da tutte le parti. Non mi sembra di intravvedere una volontà alla risoluzione delle problematiche sociali. Una volta di più.
Ho pensato, a conclusione di questa lunga riflessione, di proporre a tutti una petizione. Il contenuto è una sintesi dell'articolo che avete appena letto. Se lo riterrete opportuno, firmatela.
Un gesto semplice e non simbolico, di come sia assolutamente prioritario sostenere - in pratica - tutti noi. Perchè è anche bene ricordare ogni tanto, fra le incombenze qutidiane, che invalidi e portatori di handicap spesso si nasce. A volte - tragicamente - si diventa. Voltare la testa dall'altra parte, è un delitto ignobile contro l'umanità.



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