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Non sono notizie che fanno piacere. Non sono contenuti che ci si aspetta da quella organizzazione - la Chiesa - che palesemente non è né No profit, né esattamente tesa solo all'amore, la libertà e la Carità cristiana.
Molteplici gli scandali di ogni ordine e grado. Troppi i casi di pedofilia perpetrati da certi sacerdoti, quasi sempre coperti dalla grande madre Chiesa. tenuti sapientemente all'interno...
Così, ecco che una diretiva CEI appena emanata, che non prende in considerazione l'opportunità di denunciare dall'interno i preti che si scoprano essere pedofili, non può che lasciare allibiti ed anche un pò nauseati.
Queste le ultime dichiarazioni di Monsignor Crociata:
«Non possiamo chiedere al vescovo di diventare un pubblico ufficiale, formalizzare la richiesta al vescovo di denunciare i casi di abuso vuol dire andare contro l'ordinamento, del resto su questo problema la cooperazione con la magistratura è un fatto ordinario. E' chiaro a tutti noi vescovi che bisogna collaborare con le autorità civili, ciò non vuol dire che noi si possa operare in modo difforme da quanto prevede la legislazione».
Rispondendo poi ad una specifica domanda, monsignor Crociata ha escluso che "il reinserimento" dei sacerdoti colpevoli possa costituire un pericolo per i minori. "Il reinserimento - ha affermato - non è mai ritorno alla pastorale ordinaria, un prete che ha avuto questi problemi non torna ad avere la possibilità di contatti con i minori, assolutamente no".
Il Segretario della Cei ha anche detto che il vescovo, laddove si riconosca la fondatezza delle accuse, «può incoraggiare le vittime a rivolgersi alla magistratura».
Ma sappiamo tutti, per esperienza, che "incoraggiare le vittime a rivolgersi alla magistratura" non ha alcun tipo di effetto certo. E che nessuno mai ci darà certezza che, quei sacerdoti macchiatisi della colpa più turpe ai danni dei propri simili, possa realisticamente essere allontanato d acerti servizi dedicati alla pastorale ordinaria.
Ci si chiede una volta di più: perchè?
Perchè macchiarsi ulteriormente di una colpa che da sempre genera disperazione in chi subisce l'onta estrema da parte di coloro che, spesso, ci accolgono "a braccia aperte". Troppo, aperte... |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/12/2024 07:42:02 |
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