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A Giuliano Crisalli, giornalista già direttore del "Corriere del Giorno"di Taranto, oggi direttore del Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri", organo mensile dell' ENPAM, si deve questa "Sanità precaria" ( Roma, Ded'A Srl ed., prefazione di Giulio Anselmi, già direttore del "Messaggero", pp.285, €. 17,00 ). Impietosa radiografia d'una sanità, la nostra, che, se da sondaggi attendibili risulta tuttora, in complesso, una delle migliori del mondo, a guardar bene in realtà presenta falle vistose, e sacche di degrado terzomondista. Crisalli punta il dito, da un lato, contro sprechi e inefficienze, e tutto quel che può alimentare corruzione, concussione e addirittura infiltrazioni mafiose e camorristiche, specie nella gestione degli appalti. Dall'altro, contro gli errori sanitari ( dalla classica dimenticanza di garze o addirittura strumenti nelle viscere di pazienti operati, fenomeno peraltro tipico dei Paesi industrializzati, USA in testa, a errori diagnostici a dir poco marchiani ): causa, spesso, di conseguenze tragiche per i pazienti. In ambedue i campi, essenziale è stato il lavoro svolto, nel 2009-2010, dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori e i disavanzi regionali.
Che ha ricevuto ben 242 denunce presentate dai cittadini, riguardanti, tra l'altro, 163 errori sanitari causa di morte del paziente: con cinque regioni del Sud ( Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata e Campania ) in testa per il totale degli "incidenti" registrati, mortali e non (167, corrispondenti al 60% del totale degli episodi esaminati ).
Ma quali sono, in sintesi, le cause dei colossali deficit sanitari delle Regioni ( col Lazio "maglia nera": piu' d'un miliardo di euro nel 2010, e la presidente regionale costretta a "commissariare" a lungo la sanità!), a Nord come a Sud? Anomalie negli acquisti di beni e servizi, attrezzature e strumentazioni costose mai ( o mal ) utilizzate, anomalie e tempi "biblici" nei pagamenti alle strutture convenzionate o accreditate, irregolarità nelle prescrizioni dei medici, spese illegittime per assistiti defunti ( non meno delle "Anime morte" di Gogol! ) o trasferiti, violazioni delle norme sulle visite"extramoenia" da parte dei medici dipendenti del SSN, casi di incompatibilità professionale; e le eterne ingerenze della politica nella sanità. Alla fine del viaggio una certezza: il sistema è malato, e richiede interventi d'urgenza. Ma ( frase abusata, ma pur sempre valida), "Che fare?"… |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 04/01/2025 22:43:21 |
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