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E' del 2006 il progetto di liberalizzazioni a firma Bersani. Quello che fu chiamato – appunto – "pacchetto Bersani". Al suo interno, si possono ancora leggere le proposte che l'allora Ministro dello sviluppo economico aveva èprevisto al fine di dare benefici e tutela ai consumatori.
L'avvio delle liberalizzazioni, come è noto, fu drammaticamente lento ed ancora adesso molte delle norme atte allo sviluppo economico del nostro paese, sono rimaste sulla carta. Sono tantissimi i cittadini che addirittura non ne sanno assolutamente nulla.
Oggi, nella crisi peggiore degli ultimi 150 anni, alla luce del nuovo pacchetto liberalizzazioni, viene da chiedersi innanzitutto la motivazione per cui alle liberalizzazioni approvate nel 2006 non fu dato in pratica corso e perchè invece quelle appena approvate – che stanno tormentando la serenità di cittadini di ogni ordine e grado e sindacati di ogni colore – dovrebbero invece esser prese in seria considerazione e prontamente attuate.
Intanto, vediamo alcune delle norme del pacchetto Bersani che sono state, seppur lentamente messe in atto.
Alla voce banche: obbligo per la banca di comunicare al cliente per iscritto le variazioni al contratto del conto corrente con possibiltà per il correntista di recedere dal contratto senza costi ulteriori
Alla voce Assicurazioni: abolita la vendita in esclusiva delle polizze assicurative, con possibilità di agenti plurimandatari. I risarcimenti arriveranno inoltre dalla propria compagnia, riducendo i tempi di attesa.
Alla voce Professionisti: abolita la tariffa minima per i professionisti, con possibilità del cliente di negoziare la parcella. I liberi professionisti - ad eccezione dei medici nell'esercizio della professione reso nell'ambito del Servizio sanitario nazionale o in rapporto convenzionale con lo stesso - potranno pubblicizzare la propria attività.
Vi era poi, anche una voce dedicata ai tassisti. Prevedeva: una nuova disciplina del servizio ed aumento dei mezzi in circolazione attraverso la programmazione a livello locale. Possibilità per i tassisti di ampliare i turni di lavoro, avvalendosi di dipendenti o familiari, e per i consorzi di utilizzare veicoli aggiuntivi. Un pò come darwe l'opportunità si di aumentare posti di lavoro ma con un occhio di riguardo ai congiunti.
Il pacchetto liberalizzazioni odierno invece, lascia tutto e tutti nel caos. Liberalizza troppo in alcuni casi e troppo poco in altri. E non vi è traccia di incentivi in molti settori, come quelli per le energie rinnovabili, così tanto attesi.
Parecchie le polemiche ad esempio, sulla "libertà" di poter organizzare "feste nei luoghi pubblici". E' dare ammissibilità ad esempio a manifestazioni come i raves party, che spesso sono stati contenitore di casi di cronaca nera per il giro di droga e gli elementi poco rassicuranti che a volte gravitano intorno a questi incontri giovanili. Altre polemiche sulla "libertà di aprire locali di intrattenimento": così si da libertà totale anche alle cosche malavitose che possono prendere la via del riciclaggio di denaro sporco attraverso questi tipi di attività. Si liberalizza "una volta per tutte" la delinquenza. Organizzata, più o meno.
Per il resto, sembra di trovarsi di fronte al grande caos: tante e tali le formule di liberalizzazione, spesso al limite dell'irrazionale, da far pensare che presto i notai potranno guidare i taxi e che i tassisti potranno vendere liberamente i farmaci di fascia A. ...O è il contrario?
Nel frattempo, da Nord a Sud, gli italiani di ogni settore lavorativo e professionale sono in protesta. Qualcuno dica a Monti che non è vero che "Gli italiani hanno accettato di buon grado la Manovra e le liberalizzazioni"..
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 14:56:26 |
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