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Per abbattere un Governo tecnico, innanzitutto – anche se sembra ovvio – c'è necessità...Di avere un Governo tecnico. Cosa serve per generare un Governo tecnico? Ci vuole qualche anno passato ad attendere che il Governo politico di turno decida di fare il suo Dovere: Governare. Cosa che a parole appare ovvia, ma nei fatti – lo sappiamo – non lo è. Ci vuole anche, che il predetto Governo, faccia spalluccie di fronte a crisi economiche più o meno palesi, più o meno reali, e questo fintanto che le nazioni limitrofe, legate tutte a doppio filo da un enorme sistema chiamato Europa, si stufino della melina messa in atto e chiedano a gran voce che finalmente "si faccia sul serio".
Ecco quindi, che il Governo politico di turno, si fa da parte – in tempo utile prima di crollare miseramente con tutto l'armamentario di Ministri e sottosegretari, nella fossa più buia – e cede il posto al Grande Nulla: il Governo tecnico.
Il Governo tecnico, è un pò l'isola che non c'è. E' Governo ma non lo è del tutto. Lo è ma fino a tempo determinato. E' composto da tecnici che in fin dei conti poi, decidono la Politica del Paese: insomma è un poutpourri pieno di tutto e nulla, che serve – prioritariamente – a dare uno stacco netto col "passato" per fare le stesse identiche cose fatte in passato, ma con un nome nuovo. Una enorme presa in giro.
Dopo qualche tempo, i Governi tecnici – si sa – vengono a noia. Troppi "tecnici", troppi "Professori", troppa noia mischiata a lacrime e sangue, troppa poca politica di immagine esterna e troppa politica reale interna. Un bailamme infernale, che fa tornar la voglia un pò a tutti, di quei "bei" Governi politici, arruffoni ladri e confusionari, dove la passione va a braccetto con qualche scandalo e qualche inciucio, ma almeno – vuoi mettere? – i cittadini hanno di cosa parlare al bar la mattina a colazione prima di correre in ufficio, nella migliore delle ipotesi, visti i chiari di luna ed i livelli di disoccupazione ormai a percentuali che lo Spread fa venire da ridere.
Così, pensa che ti ripensa, ecco che prende forma la Strategia: come ti abbatto il Governo. Tecnico o meno, poco importa. I metodi ormai, li conosce pure la Sora Rosa dell'ultimo piano. Quella che parla ancora in dialetto stretto pugliese pure se vive a Milano da 40 anni.
Allora: prendete carta e penna e scrivete...
Ingredienti per abbattere un Governo:
- prendere qualche Ministro (a caso). Giracchiare fra gli scheletri del suo armadio e trafugarne uno. Prendere ora lo scheletro nell'armadio e gettarlo in pasto all'Opinione Pubblica attraverso i Media Nazionali. Girare a fuoco lento. Aggiungere qualche misfatto collaterale (che si trova sempre) spezzettare qualche altro Ministro o Capo di Governo, salare con finte inchieste ed insabbiare con cura.
Lasciare intiepidire – bastano circa sette giorni – et voilà: l'abbattimento è servito.
Attenzione: in molti casi, la ricetta serve non ad abbattere il Governo di turno, bensì a renderlo più "tenero". Di conseguenza, se avete seguito bene tutti i passi della ricetta ma il risultato vi appare confuso, non vi preoccupate: era tutta una Manovra...
Si ringraziano per aver suggerito di questa "ricetta", nell'ordine:
. Silvio Berlusconi ed il suo staff
. Mario Monti ed il suo staff tecnico
. L'ex Sottosegretario Carlo Malinconico (per lo splendido caso delle vacanze pagate da altri e ripagate da lui. O almeno così credeva di poter fare...)
. il neo Ministro Improta ed i suoi 95 edifici di proprietà. Il "poveretto" ha dichiarato di "non essere ricco, ma solo erede di patrimonio paterno". L'opinione Pubblica ringrazia per le grasse risate fatte sull'argomento. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 17:05:07 |
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