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Il “Made in Italy”? Spesso è una truffa. Viva l’onestà dei cinesi!

Il “Made in Italy”? Spesso è una truffa. Viva l’onestà dei cinesi!
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 04/01/2012

 

 
 
Alzi la mano chi non ha mai acquistato presso un negozio – fra i tantissimi sul nostro territorio – cinese. Ed alzi la mano chi, dopo aver acquistato uno di questi prodotti è mai stato vittima nell'ordine: di allucinazioni, intossicazioni, peste bubbonica, calli e brufolosi adolescenziale.

 

Nessuno ci dirà mai apertamente la verità. Che in molti conosciamo, ma che nelle troppe vicende di una vita votata ad una società fallace e troppo veloce, spesso si dimentica. Sono qui con questo articolo, per ricordarvi qualcosa, e per spiegarvi qualcosa, cui forse non avevate mai pensato.

 

La prima cosa, fondamentale: il famoso "Made in Italy" spesso made in italy non è. Moltissime imprese manufatturiere – è risaputo – creano i loro prodotti proprio in Oriente, sempre più spesso in Cina o in Corea. Sembra bizzarro, ma in effetti, il bassissimo costo di mano d'opera, fa si che in ogni caso, l'impresa italiana risparmi moltissimo anche ordinando oltre Occidente i "propri" prodotti.

 

La cosa che pochi sanno, è che in questo modo, le normative in vigore e quindi rispettate per la produzione in Oriente di un qualsiasi tipo di articolo, sono quelle del luogo. Ergo: non pensate che ogni volta che leggete su un capo di abbigliamento, un accessorio, un giocattolo e persino una matita "Made in Italy" ciò sia garanzia di innoquità e di valore commerciale. Anzi.

 

Il fatto è, che appunto pochi occidentali fanno così spesso due più due. Anche se è risaputo da anni che è più conveniente servirsi di canali esteri per la produzione.

 

La seconda cosa, non meno importante, deve portare tutti a riflettere attentamente: le spietate guerre mediatiche contro i prodotti cinesi, altro non sono se non una madornale ulteriore presa per i fondelli ai danni dei consumatori. Spiego. In Occidente, ci hanno inculcato che la qualità si paga. Tanto.

 

Nella realtà dei fatti, di fronte alla chiarificazione che anche le aziende più griffate occidentali si servono del lavoro e delle materie prime orientali e non solo, a costi di manodopera bassissimi, ecco che viene svelato l'inghippo che è solo uno dei drammatici metodi per vendere a peso d'oro in pratica gli stessi – o quasi – oggetti che potremmo ottenere con molto meno denaro se non dovessimo pagare la presa in giro dell'alta qualità nazionale.

 

Sono davvero poche oggi, le imprese manufatturiere italiane che non producono presso terzi fuori dai confini occidentali. Non conviene. In tutti i sensi. Meglio delegare chi lavora molto, pretendendo poco ed utilizzando materie prime difformi comunque dalle nostre restrittive normative in tema di produzione e consumo.

 

Le campagne terroristiche contro i prodotti orientali, nella realtà dei fatti servono solo a dissuadere i consumatori dall'acquistare prodotti a basso prezzo, e per convogliare i consumi verso l'aberrazione di un "Made in Italy" o "Made in Occidente" che in effetti non garantisce altro se non l'applicazione di ricarichi pesantissimi. Sappiate ad esempio, che qui da noi il settore dell'abbigliamento ha ricarichi che possono arrivare al 500%. In pratica, il negoziante acquista ad un euro e ti rivende a.... Uno scandalo.

 

Certamente, non dico che tutti i prodotti nostrani siano al pari del livello qualitativo di merci acquistate in altre nazioni. Ma posso dire con sicurezza, che sono molte le nostre imprese manufattutiere che per risparmiare mettono in atto la strategia della produzione oltre confine.

 

Peccato poi, che lo stesso oggetto in Italia venga a costare decine di volte in più del valore reale di acquisto in negozio.

 

In definitiva: a quanto pare, i tanto deprecati prodotti orientali tanto male non sono. Semmai, fanno male ai nostri sistemi di Mercato, che ci obbligano costantemente a desiderare articoli costosi, che in realtà valgono molto meno del loro prezzo. Se i prezzi nostrani fossero onestamente più accessibili, non avremmo necessità di acquistare a basso costo nelle attività orientali, e daremmo una reale sferzata allo sviluppo della produzione interna.

 

Ma si sa, in Italia, in Occidente, tutto ciò che è palesemente giusto, viene automaticamente tolto, cancellato, posto fuori norma. Perchè si sa: nei sistemi poco fallaci, c'è poco spazio per truffa e corruzione. E noi non abbiamo ancora imparato che l'onesta dovrebbe essere il fondamento di una società democratica.

 

Peccato

 




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