Sei nella sezione Italia   -> Categoria:  Politica Italiana  
Crisi: anche i ricchi

Crisi: anche i ricchi "piangono"(?)
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 13/12/2011

 
 

La crisi è una. Forse volendo espandere la riflessione, c'è la crisi interna che deve poi rapportarsi e confrontarsi con la crisi internazionale. Però, quando si parla di crisi, poichè fondamentalmente a pagarla di più sono i cittadini comuni, non si fa che dire come essa viene percepita dalla cittadinanza. Quella cittadinanza eterogenea eppure simile nel momento dei sacrifici economici. Sempre più pesanti. Spesso iniqui. A volte, persino inaccettabili.

 

Chi lavora all'apice della gestione della nazione, spesso sembra non comprendere la realtà dei milioni di cittadini che subiscono senza poter in alcun modo esigere di essere interpellati o messi al corrente in tempo utile di ciò che dalle esistenze di ognuno si pretende.

 

Ma non è così, chi opera e gestisce per il Paese e quindi per la Comunità nazionale, sa perfettamente e sempre i come ed i perchè. I quando. I dove. Coloro – fra i cittadini – che ancora oggi pensano che chi è al governo di volta in volta "non capisce" le necessità, le urgenze e le aspettative dei connazionali, si metta il cuore in pace. La cattiva notizia è che tutti i componenti politici sanno perfettamente quali siano le condizioni umane, sociali ed economiche. E malgrado questo, si continua imperturbabilmente a sfregiare di giorno in giorno sicurezze ormai cadute sotto il peso dell'inammovibile azione dei governi, della crisi e delle tante, forse troppe Manovre che ormai in Italia non generano soluzioni al debito publico ma solo una serie infinita di polemiche e rabbia.

 

Perchè si pretende sempre dagli stessi? E questi stessi – lo sappiamo – sono i soliti lavoratori, pensionati e persino disabili. Perchè attraverso una maggiore pressione fiscale su questi soggetti, si fa cassa immediatamente. Invece per le classi alte e ricche, bisognerebbe trovare il tempo la voglia ed il desiderio di "stanare" i troppi finti poveri che se la ridono alle spalle degli onesti veri poveri italiani. Poi, e queste sono strategie politiche ed economiche, nessuno mai mette le mani nelle tasche del proprio bacino maggiore di elettorato. Ergo: mettetevi il cuore in pace. Lo Stato Italiano – e non solo – continuerà a pestare e tagliare sempre ai soliti.

 

Intanto, un mondo parallelo vive nel nostro stesso territorio. E' un micro mondo che vive, opera, genera, a volte impone. E' il micro mondo di quella classe definita "dirigente" e che spesso, più che dirigere sconfigge qualsiasi criterio di diligenza in questo senso.

 

Dirigere dovrebbe significare portare a compimento azioni atte al bene comune. Essere responsabili di un grande progetto comune.
 
Da noi, da tempo immemore, significa solo essere comandati da un gruppo di eterogenei personaggi che rivestono ruoli di prestigio spesso senza mai essersi sporcati le mani in opere riconducibili a qualcosa di meritorio. E' la nostra classe politica. Tecnica o meno che sia. Sono coloro che hanno aperto le porte ad inganni celati fino ad una manciata di anni fa, quando i misfatti accadevano ma non dovevano svelarsi. L'era dell'outing, ha massacrato persino quel pò di ipocrisia che serviva comunque a farci credere che mai e poi mai, negli ambienti istituzionali, potessero accadere misfatti vergognosi.
 

A noi cittadini del terzo millennio e della crisi più pesante ed ambigua degli ultimi 150 anni, nulla viene celato. Non meritiamo nemmeno di sognare che possa esserci del buono in chi viene delegato ad operare per nostro conto nei confronti della comunità e del territorio.

 

Meglio l'ipocrisia? No. Ma nemmeno lo schifo attuale, dove basta un telefonino a mostrare la parte più rancida di una classa politica che se non è corrotta detiene posti di comando al solo scopo di batter cassa ogni mese.

 

Così, ci fanno sembrar più degna persino l'ipocrisia, se le orecchie del cittadino comune devono sentire oscenità come quelle espresse pochi giorni or sono dall'Onorevole Razzi (Gruppo misto) che si fa sorprendere alla Camera in uno spasimo di indegna sincerità quando dichiara – senza sospettare d'essere registrato – che la sola cosa importante per lui, e per i suoi colleghi, è la pensione da Onorevole, dopo "ben" 5 anni di nullafacenza.

 

E che dire dell'Onorevole Alessandra Mussolini che quasi in lacrime urla allo scandalo ed alle vessazioni, se verranno abbassati gli stipendi parlamentari? Ce ne vuole per dichiarare in pubblico che "un taglio di 5.000 euro al proprio stpendio potrebbe portare al suicidio".

 

Ecco quindi, una crisi a due marce. Due velocità.

 

Quella dei cittadini comuni, messi in mutande sempre e comunque. Convinti che il proprio risparmio sia davvero occulto ai vertici della Nazione, e che si scoprono ogni giorno un pò più poveri e non capiscono perchè... Perchè? E' semplice: i vertici della nazione, conoscono ogni centesimo dei nostri risparmi, che non avendo mai valicato i confini delle nostre città, sono lì belli in mostra, nei dati e statistiche di uno Stato sempre più controllore e dirigente.

 

Uno Stato che permette ad alcuni di morire per un lavoro di due giorni a "ben" 5 euro l'ora. E ad altri, di lamentarsi della propria condizione incredibilmente privilegiata, che ha sempre di più il sapore ed il rumore di schiaffoni inferti con violenza. Una violenza apatica e virulenta, che sconvolge al solo pensarci

 

La crisi a due velocità, non porterà nulla di buono. A nessuno stavolta. Perchè la rabbia sommessa degli Italiani che per decenni hanno utilizzato l'arma dell'accettazione e della moderazione si è inceppata. E perchè quando è troppo è troppo e qualcuno dovrà pur fermare la volgare rappresentazione di un potere inutile e perverso. Che non pensa mai alla crescita dei tanti ma all'esuberante ed un pò malata concezione del troppo a pochi.

 

Questa crisi potrebbe essere utile per una svolta radicale. Quella svolta che per decenni non si è deciso di porre in atto.

 

Spesso dal male può nascere un bene. Se saremo in tanti a sfruttare la crisi per migliorare la condizione di tutti, allora si: entreremo nella storia dei pochi, di coloro che non solo hanno passato il male e le lacrime di sangue, ma che hanno posto attenzione alla propria esistenza pensando all'esistenza di tutti. Io ci credo.

 

 

 

 

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 21/11/2024 16:47:37

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Politica Italiana

Autore: Editoriale di Sergio Ragaini
Data: 24/05/2020
Nessun diritto: solo concessioni

L’idea di scrivere questo articolo mi è venuta da una riflessione su quanto sta accadendo in questyo periodo. E, soprattutto, dall’articolo 16 del Decreto “Cura Italia”. 

Leggi l'articolo

Autore: Paolo Russo - Redazione Politica
Data: 21/05/2020
COVID-19 - Campania: da oggi riaprono i ristoranti

Da venerdì invece riapriranno le aree mercatali non più soltanto per i generi alimentari. Si dà mandato alle amministrazioni comunali di predisporre i previsti dispositivi di sicurezza nei mercati stessi.

Leggi l'articolo

Autore: Paolo Russo - Redazione Politica
Data: 19/05/2020
Regione Campania: Turismo e Cultura, de Luca: 'Parola d'ordine Campania Sicura'

Il Presidente Vincenzo De Luca, insieme con l'Unità di crisi, ha incontrato oggi i rappresentanti degli operatori del comparto del turismo e successivamente i rappresentanti del mondo della cultura e degli spettacoli della Campania. 

Leggi l'articolo

Autore: Primo Mastrantoni - Redazione Politica
Data: 17/05/2020
Coronavirus: per appurare le responsabilità della Cina serve una commissione internazionale

Le esportazioni italiane verso l'Europa valgono qualcosa come 311 miliardi di euro e verso la Cina 13 miliardi di euro. Una differenza abissale.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -