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La Manovra che piacerebbe agli Italiani e che nessuno propone

La Manovra che piacerebbe agli Italiani e che nessuno propone
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 06/12/2011

Manovra. Manovre. Manovrine. Manovre correttive. Stesso nome, contenuti quasi sempre identici: tasse, nuove imposte, tagli alla spesa sociale, ai comparti fondamentali come la Sicurezza e la Sanità. Per non parlare delle pensioni, che sono divenute più una minaccia che un traguardo a fine vita lavorativa.

In tutto questo, sempre e solo un unico comun denominatore: a pagare la, le crisi ed il debito pubblico sono stati, sono e saranno sempre gli stessi cittadini. Quelli di fascia medio bassa. I più colpiti in ogni senso. Vuoi dallo stato economico già di per se critico, vuoi per le crisi nazionali ed internazionali che si aggiungono alle criticità individuali.

Col Governo Monti, qualcuno si è aspettato grandi progetti, nuove manovre e fondamenti diversi. Ma a ben guardare, a parte qualche nuovo inserimento tipo la tassa sugli Yacht ed eventuali piccole patrimoniali, la litania è sempre la stessa: a pagare sono sempre i soliti. I più deboli.

Oggi gli italiani però, non sono più gli italiani degli ultimi 70 anni. Quell'Italia contadina ed avvezza al sacrificio. Quella che pensava che se i "potenti" comandavano, la Massa doveva "ubbidire". E meno male che si è usciti dall'aberrazione di pensare che, chi viene chiamato a lavorare per il bene del Paese, non è e non sarà mai "padrone" di niente e di nessuno. Anche se chi è in Politica ci gioca ancora a far pensare che Politica sia uguale a potere.

Forti anche delle manifestazioni internazionali per la riconquista di una equità perduta ormai un pò ovunque, gli italiani oggi hanno maggiore capacità di comprensione su cosa siano i Diritti e cosa i Doveri. Ci ritroviamo infatti in un momento storico particolarissimo, quello in cui una strana "guerra" combattuta a suon di proteste civili e stricioni, prende il posto delle terrorizzanti guerre del passato, come l'ultima guerra mondiale.

Eppure, in effetti, di guerra mondiale si può parlare, se si guarda agli accadimenti mondiali degli ultimi mesi. Però, stavolta non sono i Governi a decidere chi siano i nemici e gli alleati. Questa volta sono i cittadini del Mondo contro un Sistema che non ha voluto pensare in tempo utile a ripensare la politica, l'economia e la società.

Un Sistema vittima di se stesso. Fuori tempo massimo. Ormai rifiutato persino nei Paesi a tradizione di sottomissione totale ai poteri forti.

Il cittadino di oggi, è conscio – più o meno – degli accadimenti. E non solo li comprende: ha imparato anche ad aver ben chiaro cosa sia equo e cosa non lo sia. Cosa sia iniquo e cosa no.

La manovra di Monti, dopo l'ennesima manovra del Governo Berlusconi, mette un pò di pace fra gli animi afflitti di un Paese in rovina, ma non del tutto. Sicuramente alcune misure faranni si che si possa parlare di una maggiore equità nella redistribuzione dei carichi fiscali e non solo. Ma non basta. Perchè proprio ora, nel momento clou di un disastro mondiale, la gente sa cosa chiedere. Forse, sfugge ancora il come farlo.

Vediamo quindi, quali potrebbero essere proposte condivisibili per la maggior parte dei cittadini italiani. Perchè vorrei sottolineare una cosa: qui fanno tutto "loro". Si alleano, si dividono, litigano. E lo fanno facendo pensare che il tutto avviene a beneficio dei cittadini. Ma non è così. Perchè appunto, se così fosse, la politica tutta, chiederebbe anche direttamente ai cittadini quali eventuali tagli, maggiori contributi e quant'altro di utile si possa fare per il bene del Paese.

Invece. Il mondo politico e quello economico, vanno avanti per una strada che è da sempre assolutamente parallela a quella percorsa da tutto il resto della nazione. In fin dei conti, molte delle lotte, battaglie e litigi del mondo economico e politico, valfono solo ad aumentare il proprio livello di prestigio innanzitutto all'interno della propria lobby e poi, al fine di aumentare la fidelizzazione del proprio elettorato. Ed è questo il danno maggiore. Finchè chi opera in delega per i cittadini italiani non avrà cervello per proporre progetti di lungo respiro e non limitati da una legislatura. Qualsiasi manovra o proposta non interverrà a modificare – migliorandola – la condizione dei cittadini e di conseguenza della nazione.

Alcune proposte che sicuramente raccoglierebbero il plauso generale della cittadinanza italiana potrebbero essere: taglio delle oltre 600.000 auto bleu. Annullamento della legge mancia – creata per la prima volta nel 2004 – che consente ai parlamentari di usufruire di molto denaro da utilizzare per "tener buoni" gli elettori e che anche quest'anno è strata riconfermata. Congelamento degli stipendi politici. Annuallamento dei vitalizi parlamentari. Equità in quanto al settore pensionistico politico da equiparare a quello dei cittadini comuni. Taglio delle Province. Patrimoniale senza se e senza ma.

Di contro, per il reale sviluppo della nazione, credo possano essere condivisibili questi punti: sostegno alle imprese che assumono. Sostegno all'inserimento lavorativo dei giovani. E dei disabili. Semplificazione dell'accesso alle cure ed ai farmaci. Sostegno alle famiglie monogenitoriali. Finanziamenti nelle aree della Sicurezza e della Sanità. Semplificazioni per l'accesso all'istruzione. Possibilità di reinserimento al lavoro per quelle persone andate in pensione ma che ancora oggi potrebbero scegliere di continuare un percorso lavorativo. Elasticità dell'orario di lavoro per le madri lavoratrici.

Insomma: io credo che, se da un lato si richiedono sacrifici, questi sacrifici verranno condivisi da tutti se, parallelamente, chi propone i sacrifici presenta anche un piano di sviluppo e di semplificazione per tutti.

E' storia nota, ma è bene rimarcarlo.

Ed un'altra cosa a mio parere fondamentale: in Italia è giunto il momento che tutti seguano la strada della legalità. Non è possibile che proprio chi governa la nazione aggiri regole e normative.

Un esempio per tutti. Il tormentone del canone Rai, che se non lo paghi, diventi vittima a vita di Equitalia. Sappiate che nel 90% dei casi, il canone Rai – in questo caso "canone Rai speciale" con quote che arrivano fino ai 7.000 euro – viene evaso negli ambienti istituzionali.

Perchè quindi, non iniziare un percorso di recupero proprio all'interno di quelle stesse istituzioni che programmano sacrifici ma non guardano ai propri errori, corruzioni ed evasioni?

Sarebbe davvero un messaggio nuovo per tutti. Per la nazione, per il mondo, per l'equità. Che non può restare solo parola sterile e priva di contenuti.

Se avete qualche idea da proporre per lo sviluppo della nazione e per l'equità tanto vilipesa, potete lasciare qui i vostri commenti. Vi basterà registrarvi in pochi secondi alla testata e lasciare le vostre idee nello spazio che trovate in fondo a questo articolo.

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