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Nel panorama bizzarro di personaggi divenuti politici per sola nomina di "simpatia" da parte di un Premier che a quanto pare "regala" nominee dorate a chiunque gli sia simpatico, vicino o sostenitore, dobbiamo prenedere atto del personaggio Scilipoti facente parte della nostra attuale realtà politica.
Ma chi è Scilipoti? Da dove arriva? Cosa ha fatto? Chi lo ha portato ad essere membro dell'attuale maggioranza e da poco anche membro fondatore del gruppo "Iniziativa responsabile"?
Scilipoti è un personaggio per molti aspetti controverso.
Sventola una Laurea in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Ginecologia ed Ostetricia. Lavora – pare – anche come agopuntore. Si fregia del fatto di esser stato Professore Convitato presso il «Departamento de Anatomía Humana» all'Università Federale del Paraná e l'«Istituto A.B.P.S.» di Salvador de Bahia (Brasile).
Nel 2011 appare in alcune trasmissioni televisive per parlare di medicine non convenzionali. Dopo poche ore dalle stesse trasmissioni, attraverso un comunicato stampa il Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento per le Medicine Non Convenzionali in Italia prende le distanze da Scilipoti ed anche sulla sua "nomina a Esperto per la Medicina Complementare del Consiglio Superiore di Sanità". Una figuraccia. Da addizionare alle altre scilipotiane.
Politicamente fa il suo ingresso nel 1983 come Consigliere Comunale nel PSDI in una località in provincia di Messina. Da li, la sua "scalata" fino a divenire nel 2000 deputato con IdV, passando dall'essere Assessore al Bilancio, sempre in provincia di Messina.
Il passaggio rocambolesco dalle fila dell'IdV all'attuale formazione di maggioranza è noto a tutti.
Di lui, conosciamo lo strambo modo di parlare, le sue incursioni radiofoniche e televisive che in molti casi ci hanno fatto ridere di gusto, per quel modo ciancicato di parlare un italiano misto a dialetto che ne fanno un personaggio da teatro buffo.
E che ci piaccia o meno, "lui" è li. Accanto al Premier. O meglio: il Premier è li, accanto a Scilipoti. Uno Scilipoti che sta andando a 1.000 nell'ascesa di un percorso politico forse a buona ragione del tutto immeritato.
Di Scilipoti, bisogna però anche conoscere gli scheletri dell'armadio. Il nostro ha all'attivo: una condanna per debiti, calunnia e falsa documentazione inferta per aver, nel 1987 quando era presidente di una cooperativa, firmato alcuni progetti per un nosocomio da circa 60 posti letto. Il finanziamento non fu mai erogato ed il progettista – non ottenendo il pagamento della propria collaborazione – chiede ed ottiene un decreto ingiuntivo attraverso il quale Scilipoti – che tentò di scagionarsi in ogni modo – fu condannato al pagamento di 200.000 euro.
Gli vengono sequestrati diversi beni immobiliari e nel 2010 riceve per questa storia un avviso di garanzia, che egli non solo non prende in considerazione, ma ribatte a muso duro dicendo che "non ha alcuna intenzione di saldare la somma dovuta".
Non è tutto. A metà degli anni 2000, viene sciolto il consiglio comunale dove Scilipoti fu consigliere nei primi anni '80, per "infiltrazioni mafiose". Gli ispettori ministeriali incaricati di verificare la situazione scriveranno: "Quanto sopra si rappresenta al fine di evidenziare i collegamenti intercorsi tra Scilipoti Domenico, classe '57, il quale ricoprirà nel 2002, seppur per breve tempo, anche l'incarico di assessore comunale al Bilancio nella Giunta Nicolò, con personaggi appartenenti ad una delle più importanti cosche della provincia di Reggio Calabria"
Questa verifica, era relativa alla costruzione di uno stabile avvenuta fra il 1993 ed il 1995 in società con altre tre persone che si è evinto fossero parenti stretti di alcuni componenti del Clan Zavettieri di Reggio Calabria.
Ha mai fatto un giorno di galera Scilipoti? Si, ma per andare a "verificare le condizioni delle carceri italiane". Dichiarando poi di essere "Indignato per le condizioni disumane dei detenuti, e per l'emergenza sanitaria a Gazzi" nell'ambito dell'iniziativa "Ferragosto in carcere" promossa dai Radicali Italiani nei giorni 14, 15 e 16 agosto 2009 in tutta Italia...
Oggi Domenico Scilipoti, in barba ad accuse e condanne gravi, in barba al suo strano modo di rapportarsi alla realtà, in barba a tutti E' parte della dirigenza del nostro Paese. Nella stessa "allegra comitiva" di pseudo politici del calibro di Mara Cargagna, Michela Brambilla, la riciclatissima Daniela Santanchè e pure molti altri che di "onorevole" hanno davvero ben poco da mostrare.
La cosa ancor più raccapricciante è, che se io ho deciso di scrivere di Scilipoti affinchè non si dimentichi da che tipo di persone in questo momento l'Italia è letteralmente invasa, i media nazionali danno ampio spazio al personaggio Scilipoti ed al recente congresso di apertura lavori della "Iniziativa responsabile" con il Premier ospite d'onore, che invece di andare a diffondere molecole virulente scilipotiane, forse dovrebbe utilizzare il suo tempo a produrre risposte utili e condivisibili per lo sviluppo della Nazione.
Mentre lo "scilipotismo" incalza ed incombe, l'Italia va a carte 48 e non ha speranza di garantirsi nè futuro nè pace.
E se attualmente possiamo vantare solo records indegni in quanto a debito pubblico e basso livello di crescita, una ciliegina amara in più osteggia l'apertura delle frontiere alla trasparenza necessaria a combattere un altro virus ormai reso inattaccabile da qualsiasi tipo di cura: la corruzione.
Se andremo avanti di questo passo, per aumentare componenti parlamentari utili al momento opportuno, si apriranno le celle delle carceri per appozzare nuovi nomi da candidare.
Vi lascio con alcuni link:
Il primo è del sito di Domenico Scilipoti. Consiglio a tutti di abbassare l'audio...
Il secondo. È la scheda relativa a Scilipoti sul sito istituzionale della Camera dei Deputati
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 06:59:04 |
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