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Italia: una Politica che distrugge invece di costruire

Italia: una Politica che distrugge invece di costruire
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 12/10/2011

 

 
Ha provato in tutti I modi a diventare un pezzo forte della storia Italiana. Il premier più amato degli ultimi 150 anni di Repubblica. Il Governo – o meglio "I" governi – che hanno messo in atto le misure più apprezzate dal Paese intero. Invece...

 

Invece eccoci qua. L'Italia, carente ormai da tempo immemore di qualsiasi cosa che assomigli alla "Politica" intesa nell'accezione pura del termine, precipita nel baratro per mille ragioni differenti e tutte molto gravi.

 

Da tempo, abbiamo perso credibilità verso le altre nazioni. Da tempo, i giornali internazionali aprono a cronache italiane spesso molto imbarazzanti. Da tempo, troppo, il Governo produce solo gaffes, autopromozione, Leggi ad personam, a volte – persino – volgarità inaudite. Senza dimenticare, ovviamente, il fatto che di Politica appunto nessuno sembra farne veramente.

 

La Politica di per sè è cosa nobile. E' un qualcosa che dovrebbe produrre soluzioni, risorse, sviluppo ed anche tovare cure ai mali del Paese. Paese che è fatto dai cittadini. Che dovrebbero essere il famoso Popolo Sovrano – a parole – ma che nei fatti non lo è ed è relegato solo a misera comparsa di una Nazione che mai come ora sta mostrando la parte peggiore di sè.

 

La Politica nostrana di oggi invece, non produce soluzioni per il Paese, inteso come cittadinanza, ed invece di curare i mali che affliggono un pò tutti, li genera.

 

Stiamo pagando stipendi a persone che lavorano per farci stare sempre peggio. Già questo dovrebbe far capire la bizzarra condizione in cui ci siamo costretti a vivere.

 

Si, "ci siamo costretti a vivere". Perchè siamo noi cittadini che ci stiamo facendo del male. Siamo noi cittadini che paghiamo per gli errori di chi non sa ben gestire nè amministrare la nazione ed i nostri soldi.

 

Di conseguenza, ognuno si prenda le proprie responsabilità. E dopo averlo fatto, agisca.

 

L'attuale maggioranza di Governo, è popolata solo da troppe persone che hanno il solo scopo di ricoprire ruoli che non gli competono. Troppe persone molto lontane dalla politica oggi siedono in ambienti che dovrebbero essergli del tutto estranei.

 

Pochi gli esperti in materia. Troppi i Ministri tali solo per simpatie personali o regalie scambiate per altri favori.

 

La Politica diviene malattia. Nessuno propone cure ed interventi mirati per far rinascere la nazione attraverso azioni che puntino allo sviluppo. Il Welfare nel nostro Paese è solo un Ministero che produce altro debito. Le risorse economiche si vanno a cercare sempre nelle fasce più deboli.

 

E se pure qualcuno prova a generare qualcosa di utile e condivisibile per tutti, ecco che partiti e personaggi politici instaurano una sorta di guerra personale contro tutto e tutti coloro che non sono della parte dominante.

 

Non era accettabile, non lo è e non lo sarà mai. In nessun posto al Mondo.

 

Cosa ce ne facciamo di un gruppo di persone pagate per peggiorare la condizione umana, distruggere la speranza di un futuro e calpestare la dignità di tutti o quasi?

 

I ricchi oggi, possono permettersi tutto. Persino di apparire poveri per non pagare le tasse al momento opportuno. I poveri e le fasce medie, vengono trattate da ricchi perchè devono versare l'obolo che i veri ricchi non pagheranno mai. Si da molto a chi ha. Nulla a chi ha bisogno.

 

Ci hanno abituato al fatto che il caos è normale, lo scandalo accettabile, le Leggi aggirabili ma anche che, chi paga, non è mai chi ha creato il debito nè chi potrebbe e dovrebbe contribuire in forma maggiore.

 

Dobbiamo necessariamente tornare ad avere una visione globale che mira al benessere della Comunità. Uscire da labirinti oscuri che sanno di insano masochismo. Curare noi stessi dalla malattia dell'accettazione di tutto. Solo così saremo in grado di ricominciare da basi diverse. Altrimenti, chiunque salirà al governo negli anni a venire, non farà altro che lavorare solo per rimettere a posto conti che non saranno mai pareggiati.

 

Ciò che serve a tutti invece, è la consapevolezza – tangibile – che ciò che si fa serva a creare una vita migliore, un futuro di speranze concretizzabili e la certezza di una vita degna d'essere chiamata dignitosa.

 

Come sempre e da sempre, Libertà e Democrazia sono il frutto della partecipazione attiva dei Cittadini. Senza questo presupposto, non cambierà mai nulla in meglio.

 

 

 




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Data:10/08/2013
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Obbiettivo:50000 firme

 
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