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Italia: rischio sommossa civile. Di chi è la colpa?

Italia: rischio sommossa civile. Di chi è la colpa?
Autore: Federcontribuenti Nazionale
Data: 04/10/2011

 

Di chi sarà la responsabilità politica dello scoppio della sommossa civile. Chi incolperemo quando i forconi da virtuali diventeranno reali, quale sorridente politico potrà dirsi innocente e non complice? Non abbiamo più tempo e spazio per le polemiche, per le discussioni, per gli slittamenti sempre all'ordine del giorno: il governo e ancor prima il Parlamento hanno il dovere e la responsabilità di intervenire tempestivamente a bloccare l'inizio di quello che si preannuncia come un - Apocalyipse Equitalia -.
 
Non è un falso allarmismo, non è una minaccia, è una situazione che rischia di precipitare quando si gioca  con il fuoco del disagio e delle difficoltà economiche degli italiani.  Se la politica continuerà ad essere sorda su questa questione il conflitto sociale scoppiera'  e la rabbia crescente  sfuggirà al controllo di quanti ne saranno diretti responsabili. Una catastrofe civile, un mattatoio a cui non è più possibile non dare voce, ascolto, considerazione.
 
Non più evasori beccati dallo Stato ma, contribuenti in grave difficoltà che invece di ricevere un aiuto subiscono atti ripugnati, anticostituzionali e disumani. Sono milioni gli italiani che non riescono a pagare piu' le imposte scritte a ruolo con questo metodo di calcolo che gonfiato da tassi  usurai triplica il debito dei cittadini. Milioni di ipoteche, fermi amministrativi, pignoramenti di stipendio e di crediti verso terzi e la nuova normativa che concede ulteriore mano libera agli esattori di Equitalia farà il detonatore. 
 
Allora il tempo e' davvero breve, bisogna immediatamente varare una legge in cui il piano di rientro sia sostenibile dai contribuenti onesti e abbattere quel sistema sanzionatorio verso coloro che possono dimostrare di non aver potuto pagare le tasse alle scadenze dovute per – Giusta Causa -.
 
Abbattere i tassi applicati da Equitalia sulle cartelle e facilitare, in questo modo, il recupero dei contribuenti in difficoltà e  permettere un rientro di miliardi di arretrati nelle casse dello Stato e mettere fine  ad un sistema di deportazione di massa e di controllo patrimoniale dell'intero paese. Questa è la risposta verso coloro che chiedono un condono tombale che serve agli evasori e che la maggioranza dei contribuenti onesti non vuole.
 
Ai Parlamentari diciamo di  ascoltare il Paese Civile,  non solo gli interessi dei grandi gruppi di potere economico, e di salvarlo perchè soltanto salvando famiglie e piccole imprese dal tracollo finanziario si salverà lo Stato da un temibile default, o è a questo che puntate? Abbiate il coraggio di mandare in galera gli evasori veri, fate un  - mea culpa -  e ripristinate una giustizia civile che avete manomesso e annichilito! Il 29 ottobre prossimo a Roma, noi di Federcontribuenti, accoglieremo in una assemblea pubblica i tantissimi cittadini che ci stanno contattando per una richiesta di aiuto. Da questa assemblea a cui parteciperanno anche tante altre associazioni di categoria, nascerà un Comitato Nazionale contro Equitalia.
 
Al parlamento, in mano a tanti deputati, la nostra risoluzione, la nostra Legge salva Stato, piccole e medie imprese, famiglie, i nostri dati, le nostre sentenze: per cosa li usate, per fare propaganda pre elettorale?



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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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