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Vasco Rossi, da diverso tempo, fa parlare molti di sè.
Ha iniziato tempo fa dichiarando di "volersi ritirare dallo show business" ed immediatamente dopo, le cronache hanno dato ampio spazio a lui, alle sue canzoni, ma ancor più ai suoi ricoveri per nulla chiariti nel dettaglio, ma di cui il cantante fa partecipi tutti i suoi fans, attraverso gli ormai famosissimi "clippini" che l'artista pubblica generosamente sul suo profilo di Facebook. Il cantante, molto amato sia in Italia che all'Estero, trova così un nuovo spazio e nuove platee "grazie" alla dichiarazione di volersi ritirare dallo spettacolo - promessa ormai largamente disattesa - ed anche perchè, dalla clinica dove è ricoverato da tempo, lancia messaggi di ogni tipo ai fans, senza tralasciare incursioni nei settori più disparati che vanno dall'etica, alla politica a suoi pensieri personali sull'uso delle droghe, dell'alcool o sul criterio della "Libertà" che spesso ha utilizzato anche nei suoi tanti brani musicali. Già l'Ordine dei Medici si è dissociato - ad esempio relativamente alcune dichiarazioni rese in merito a droghe e cure in caso di cancro, visto che il cantante in una delle sue incursioni sul web, aveva dichiarto essere d'accordo con l'utilizzo delle droghe leggere e che, in caso fosse malato di tumore, non si farebbe curare... Ma in queste ore, proprio il web che sembra avergli dato nuova immagine e nuovo splendore, si sta torcendo contro uno degli artisti nostrani più amati. Il fatto in realtà, risale al 2010. Il sito internet "Nonciclopedia" una sorta di versione satirica di Wikipedia, la grande enciclopedia fruibile su Internet, apre una pagina su Vasco Rossi, mettendo il solito sfondo satirico come da copione e contenuti. L'artista non gradisce, ed addirittura, mette in campo i propri legali per far si che Nonciclopedia cancelli di netto il suo profilo dal sito in questione. Aprito cielo: migliaia e migliaia di internauti, accomunati da un comune interesse verso la libertà di pensiero ma anche di satira, stanno in queste ore portando avanti una protesta contro Vasco Rossi ed affinchè il sito di Nonciclopedia venga immediatamente riprostinato. Migliaia di utenti facebook, lasciano ogni attimo messaggi sul profilo di Vasco Rossi, deridendolo o chiedendo continuamente la riapertura del sito di satira. Certamente non è stata una bella mossa, quella di un artista che in molti credono che, pur di far parlare di sè, ha tirato fuori una serie di fatti ed eventi che non tutti - appunto - apprezzano. Ma ancora molti ovviamente, sono i fans che lo difendono a pieno titolo. Come sempre fra parlare di libertà di opinione e mettere in atto la stessa libertà, corre un oceano di mezzo. Vediamo come ne uscirà uno dei cantanti più scazonati del panorama artistico italiano: magari dando un messaggio di "pace" attraverso un suo nuovo "clippino".
Di seguito, il testo della dichiarazione resa dal legale di Vasco Rossi del 3 Ottobre 2011:
Prendendo atto del contenuto diffamatorio delle ultime dichiarazioni rese sul sito di Nonciclopedia, si deve precisare quanto segue.
L'Artista ha sempre richiesto alla Community non l'intera rimozione del sito, bensì esclusivamente la rimozione della pagina a lui dedicata, e non per via del contenuto satirico (del tutto assente) ma per la presenza di contenuti offensivi, diffamatori e non veritieri.
Tuttora si grida allo scandalo per il fatto che l'Artista avrebbe provocato la chiusura di Nonciclopedia ma Vasco non ne ha responsabilità essendosi limitato a chiedere la cancellazione della sola pagina a lui dedicata.
La decisione di depositare querela per diffamazione nei confronti sia degli autori dei commenti presenti nella pagina web http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Vasco_Rossi, sia degli amministratori del sito de quo (artt. 595 e ss. c.p.), è derivata dal fatto che non ha avuto seguito la richiesta bonaria di rimuovere la pagina dedicata all'Artista sul portale.
In seguito a tale denuncia ed all'iscrizione della notizia di reato nell¹apposito registro, l'Autorità inquirente, evidentemente ritenendo fondate le accuse mosse dall'Artista, ha effettuato le indagini preliminari volte ad individuare i soggetti che hanno concorso nel reato in questione.
Allo stato attuale, ed in attesa che l'Autorità Giudiziaria si pronunci nel merito, non si comprende per quale ragione si voglia incolpare l'Artista per fatti (ovvero la chiusura di Nonciclopedia) a lui non imputabili.
Allo stesso tempo, è bene sottolineare come l¹atteggiamento offensivo e diffamatorio dello staff di Nonciclopedia prosegua tuttora, poiché da un lato Vasco è ingiustamente accusato di aver oscurato il sito (cosa mai chiesta), dall'altro lato il messaggio attualmente pubblicato dagli amministratori sull'homepage, ed il cui contenuto è ben lontano dalla realtà dei fatti come sopra messo in luce, ha scatenato una serie di insulti del tutto ingiustificati.
Nessuno, e tantomeno Vasco, ha mai messo in dubbio il diritto di satira e la libertà di pensiero e di espressione delle proprie opinioni, ma in presenza di aggressioni gratuite e distruttive dell'immagine e della reputazione, chiunque si attiverebbe per impedirne la continuazione.
Voi come reagireste a chi vi offende? Offendere è forse diritto di libertà? La libertà è un diritto ma ha un limite nella libertà e nel rispetto degli altri! Comunicato della portavoce di Vasco Rossi, Tania Sachs del 3 Ottobre 2011 |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:01:12 |
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