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La “padania” non esiste e quindi non può stare al Governo

La “padania” non esiste e quindi non può stare al Governo
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 01/10/2011

 
 

Alla base di tutto c'è una aberrazione. Come può coesistere nella maggioranza di governo un partito secessionista e che ogni ora recrimina la propria indipendenza e lontananza dallo Stato e dal territorio che li accoglie?

 

Come si può accettare che, a prendere le grandi decisioni per il Paese e quindi per la vita di ogni singolo cittadino, ci sianmo persone che pensano di dissociarsi dal resto del Paese, e lo fanno con sempre maggiore arroganza e persino di volgarità, a partire dal loro "leader" Bossi?

 

Vedete, si può trovare una ragione a tutto, ma non alla mancanza di ragione.

 

E questa è totale, incredibile, inaccettabile mancanza di ragione e raziocinio. Svendute però come dato di fatto inappellabile.

 

Cosa ci si può aspettare infatti da un governo che da un lato "lavora" per consentire a se stesso una continuità legislativa e dall'altro per accedere ad una "indipendenza territoriale" che vede protagonisti una piccola parte del nostro Paese ma che pure comanda, regola e legifera per tutto il territorio, da Nord a Sud?

 

Il partito della Lega, che coordina i cosidetti "padani" non può stare ai posti di comando. Non può decidere delle sorti della nazione da cui pretende di distaccarsi. Non è razionale e non è accettabile, ripeto.

 

E' da qui che è necessario ripartire per rendere al nostro Paese nuovamente l'opportunità di risorgere dalle proprie ceneri e dai propri errori.

 

Lo stesso Presidente Napolitano, dopo anni di silenzio in relazione a tutto questo, ha finalmente aperto bocca per decretare la "non esistenza" di fatto del popolo "padano". Questo dovrebbe automaticamente far si che il partito in coesione di maggioranza al governo, faccia subito le valigie per rifugiardi nel territorio di eventuale "competenza". Da lì, semmai, presentare regolare richiesta di secessione ed attendere l'eventuale accettazione da parte dello Stato Italiano.

 

In caso contrario, siamo tutti chiamati ad aiutare il nostro Paese a comprendere questa truffa, questo errore, questo misfatto che corrode persino il senso di decenza.

 

Non possiamo accettare che uno pseudo popolo da noi distaccato sieda poi sulle poltrone di Governo. Lo capisce anche un bambino di cinque anni

 

Oltretutto, subiamo ormai da lungo tempo una dinamica perversa che ci rende tutti razzisti contro le persone del Sud o del Nord, a seconda del punto di vista territoriale. Aggiungendo ad un diffuso senso di razzismo per coloro che non sono parte del nostro territorio, un razzismo nuovo e persino più terribile: quello contro i propri connazionali. Una vera assurdità.

 

Penso spesso ad una cosa: cerchiamo gli alieni in mondi diversi, poi ci facciamo la guerra fra connazionali. Come possiamo pensare quindi di andare oltre le nostre conoscenze se ogni giorno disconosciamo la nostra linea di sangue?

 

Se la "padania" pretende la secessione, sia eventualemnte concessa. Ma che accada al di fuori dai palazzi istituzionali. Ed il giorno in cui ciò dovesse accadere, ricordiamoci che avremo un ulteriore piccolo Stato in seno al nostro.
 
Che non abbia però, come al solito, solo agevolazioni e nessun dovere. Di esempi ne abbiamo già un paio, fra Città del Vaticano e Repubblica di San Marino. Ci manca solo un'altra "isola che non c'è"...

 

 

 

 




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Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
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