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Vorrei fare con coi un piccolo esperimento. Se scrivo il nome Franco Gabrielli, a chi pensate? Provate... Nulla? Immaginabile. Eppure, il Dott. Gabrielli ha un curriculum di tutto rispetto.
Una Laurea in Giusrisprudenza. Nel 1996 passa dalla Digos di Firenze al dipartimento centrale di protezione della polizia criminale. Diventa capo della Digos direzione centrale di Roma nel 2001, diventandone dirigente nel 2003.
Nel 2005, viene nominato capo del Servizio Centrale Antiterrorismo, e per un anno, dal 2007 al 2007, ha diretto il SISDE, ora AISI, servizi di informazione e protezione.
Con il terremoto in Abruzzo del 6 Aprile 2009, viene nominato Prefetto dell'Aquila ed è stato Vice Commissario Vicario dell'Emergenza Abruzzo, al fianco del Commissario Guido Bertolaso.
Non vi dice ancora nulla? Ok, la notizia è questa: Franco Gabrielli, dopo una carriera esaltante fra istituzioni di polizia e servizi di informazione e protezione, dal 13 Novembre 2010 è divenuto il Capo del Dipartimento della Protezione Civile al posto di Guido Bertolaso. Cambio di mano per "pensionamento" dell'ex dirigente di cui tutti abbiamo ancora chiari ricordi.
Eravamo abituati agli show da grande protagonista del Guido nazionale. Un personaggio che – specialmente negli ultimi anni – aveva assunto un ruolo di spicco nel tessuto istituzionale italiano. Non più solo capo del dipartimento della protezione civile, ma uomo di fiducia del premier Silvio Berlusconi, faccendiere di promo grado ed astuto calcolatore non solo per ciò che riguardava eventuali guadagni supplementari ottenuti "grazie" alle tante deroghe alle normative in atto, ma anche per aver facilitato ed in alcuni casi sostenuto, anche affari diversi da quelli prettamente inerenti il suo ruolo.
La protezione civile di Bertolaso, ha dato da fare alle cronache nazionali ed ai Tg per anni. Ogni giorno le gesta, le frasi spesso ciniche ed i fatti scaturiti da un uomo con un potere ormai quasi illimitato, hanno riempito pagine e servizi televisivi.
Per giungere alla – quasi – conclusione di una investitura a Ministro, affettuosamente proposta da Berlusconi durante un congresso di Partito.
Bertolaso lascia la mano, nel pieno delle sue poliedriche attività, e non certo per limiti d'età raggiunti. No, lascia perchè preso nel cappio di alcune inchieste che lo vedono protagonista o in qualche modo coinvolto. Si parla di appalti facili, legati al post sisma in Abruzzo ma anche al tristemente famoso G8 che ha rovinato una Regione come la Sardegna, dopo che si è deciso in forte ritardo di farlo in Abruzzo, e dopo aver appozzato a piene mani dalle casse del Tesoro per progetti che poco avevano a che vedere con i principi fondamentali della stessa Protezione Civile.
Bertolaso. Più personaggio che persona. Più faccendiere che uomo del fare. Calcolatore. Cinico. Spesso sprezzante di tutto e tutti. Tranne che del senso del potere di cui si era invaghito e di cui lo avevano ampiamente investito gli attuali componenti dell'attuale governo.
Il gioco ed i giochi sono durati per anni. Ma ogni gioco – è risaputo – prima o poi deve finire. Ed anche il gioco del potere ad un uomo portato più a calcolare gli effetti delle proprie capacità di negoziazione che gli effetti di eventuali disastri ambientali, è finito nel momento in cui troppe inchieste contemporaneamente lo hanno visto, protagonista ancora una volta, ma non dalla parte giusta.
Chiuso il sipario ed anche i siparietti. Come quelli che parlavano di escort e centri benessere, che a quanto pare tanto erano necessari a "distendersi" dopo tanto lavoro.
Chiusi i lacci della borsa: niente più scoribande nelle casse del Tesoro, non più per portare salvezza all'umanità o mettere in sicurezza territori nostrani, bensì per abellire siti che ospitavano congressi ed incontri internazionali o anche, per procurare mille lussuosi comfort ai partecipanti al G8 più triste e pesante della storia italiana: quello dell'Aquila. Mentre i capi di governo internazionali aloggiavano in lussuose suites approntate alla bisogna, a pochi metri i terremotati giacevano in tende che poco avevano di umano, di umanità e di decenza.
Chiuso. Bertolaso sceglie strategicamente di ritirarsi "in pensione". E sulla Protezione Civile cala silenzio ed oscurità.
Col nuovo dirigente, Franco Gabrielli, la Protezione Civile sembra essere nuovamente calata nel suo ruolo: quello di controllo del territorio e missioni di superamento delle crticità in aree – nazionali ed estere – colpite da una qualche calamità.
In queste ore, si è sentito nuovamente – e si è visto in televisione – di Guido Bertolaso. Barba incolta ed abbronzatura da record. Intervistato perchè in questi giorni si tengono le prime udienze relative agli appalti facili e persino ad eventuali incastri fra Bertolaso e l'ormai onnipresente Tarantini.
Non possiamo dire ora cosa accadrà e come ne uscirà, l'ex dirigente di un Dipartimento che per anni è stato in bilico fra la salvezza nazionale e gli onori di certe cronache.
Forse è più normale che in molti non si conosca il nome del nuovo capo della Protezione Civile.
Forse è più decente che essa operi. Punto. E lo faccia con l'intento e la determinazione di chi sa di lavorare per il bene comune. E non per il proprio.
Per una volta, non parlare di qualcosa o qualcuno, può essere un bene e non un danno. Vedremo se invece di calcolare aberranti "business plan" sui morti a venire "grazie" ad eventi sismici e non, la Protezione Civile al comando di Gabrielli, diverrà più umana e meno cinica. Vedremo... |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 07:43:30 |
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