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Negli ultimi anni, ho avuto modo spesso di parlare di vaccini relativamente ai sospetti e ricorrenti episodi di “pandemia” internazionale, potendo così svelare ai lettori, come – attraverso l’utilizzo di massa dei vaccini – so possa da un lato sostenere economicamente l’industria farmaceutica mondiale e dell’altro – cosa ancor più grave – produrre all’infinito “clienti” alle stesse industrie. Con l’inoculazione di un vaccino, è possibile – in maniera del tutto occulta – fare dell’organismo umano un pò ciò che si vuole. Chi è quel cittadino che, prima di farsi iniettare il vaccino X ne fa verificare il contenuto in un qualche laboratorio di analisi? E nel caso remoro lo faccia, chi garantisce che l’analisi sia effettuata rispettando il Diritto del Cittadino e non i parametri stabiliti a tavolino dalle Lobby farmaceutiche? Ed ancora: nel caso in cui si facesse analizzare il contenuto del vaccino, quanti cittadini sarebbero poi in grado di stabilire come i componenti del medicamento possono agire contro la salute? E’ un bel dilemma. Di non facile soluzione. E nemmeno comprensione. Sta di fatto, che per alcuni anni, miliardi di persone su questa terra hanno subito l’inoculazione di sostanze che, nella migliore delle ipotesi hanno aggiunto componenti all’organismo che proprio bene non fanno come lo squalene o il temutissimo Mercurio. Se poi si parla di bambini, il discorso prende connotazioni da Film dell’orrore. Da molti anni, in Italia esistono alcuni vaccini “obbligatori”. Cosa significa l’obbligatorietà in questo caso? Significa che, da un accordo fra classe medica e mondo politico, è scatuturita l’assoluta necessità della vaccinazione infantile come criterio imprescindibile – ad esempio – per poter effettuare le iscrizioni scolastiche obbligatorie anch’esse. Ergo: ti nasce un bambino. DEVI vaccinarlo obbligatoriamente, altrimenti il Sistema farà in modo che il bimbo – non appena raggiunta l’età scolare – non potrà accedere al Diritto/Dovere all’istruzione. Una coercizione. Nata da un’altra coercizione che è l’obbligatorietà dell’Istruzione. Abbiamo quindi, da un lato l’Industria farmaceutica che, attraverso i suoi “agenti” (i Medici) sviluppa il business dei vaccini e dall’altro uno Stato consenziente, che agevola le case farmaceutiche attraverso l’obbligatorietà delle vaccinazioni infantili. Non se ne esce: il genitore che dovesse opporsi a tali regole, deve sapere in tempo utile quali saranno poi le “conseguenze” sociali su suo figlio. Forse sarebbe meglio, da un punto di vista etico, informare i genitori sugli effetti – a volte devastanti – delle vaccinazioni infantili. E anche – non da meno – sul fatto che in alcuni casi non esistono studi in grado di confermare l’assoluta innoquità delle vaccinazioni. Diritti alienati. La nostra Costituzione, per come è ancor oggi concepita, rispetta la decisione del cittadino in ordine di cure e di conseguenza di vaccinazioni che può o meno decidere di effettuare. Su se stesso o sulla prole. Ma l’accordo nell’asse Lobby farmaceutiche/Stato, ha in pratica cancellato – da decenni - questo Diritto. Se andiamo poi a scandagliare un pò nel mondo delle vaccinazioni infantili, scopriamo ancor più una serie inesauribile di “difetti” nel sistema oleatissimo di cui si parla. Nasce un bimbo. Una gioia. I primi giorni sono un parapiglia, per tutta la famiglia. Passano i giorni, arriva il battesimo. I genitori pian piano si omologano ad uno stato di vita totalmente diverso. Pappe, orari, notti in bianco. Ma la gioia di un figlio, non è paragonabile a nulla. Passa qualche mese, e ad un certo punto, ecco che il bimbo si ritrova – in qualche modo – ad entrare nella cosidetta “Società civile” da protagonista. E qual’è il primo passo per entrare a tutti gli effetti nel mondo in cui si è nati? La vaccinazione “obbligatoria”. Per la prima volta infatti, l’essere umano “deve” assoggettarsi a una norma, una regola, una coercizione. Pena l’emarginazione dal Sistema Sociale e i sorci verdi che la mancata vaccinazione porterebbero con essa. Tutti ancora da dimostrare. Qui, inizia la storia di una aberrazione nel sistema dei Diritti umani. Quell’”Obbligatorietà” delle vaccinazioni infantili – infatti – ha più il sapore di un tornaconto economico che di vera attitudine alla salute dell’Essere Umano. Vi basti sapere , che in Italia alcuni vaccini “obbligatori” sono in realtà “vaccinazioni raccomandate” e quindi, dovrebbero essere liberamente accettati o meno. Eppure, nessun medico, nessuna ASL, nessuno vi dirà mai che in realtà, potreste scegliere se effettuare alcune vaccinazioni su vostro figlio.
Le vaccinazioni obbligatorie ad oggi nel nostro Paese sono: antidifterica, antitetanica, antipolio e antiepatite B. Quelle “raccomandate” – e quindi NON obbligatorie – il morbillo, la rosolia, la parotite e le infezioni causate da un particolare batterio, l'Haemophilus influenzae b (Hib).
Qual’è il misfatto? Che è ormai uso comune, iniettare nell’organismo dei piccini la famosa “esavalente”, in pratica un Super vaccino che salverebbe preventivamente da tutto il ventaglio di patologie. Senza però in questo modo porre i genitori nella possibilità di scegliere se effettuare o meno suio propri figli anche le vaccinazioni solamente “consigliate”. E nella difficoltà di reperire i vaccini nella sola forma trivalente + 1 (vaccini obbligatori) risiede la cancellazione di un Diritto umano ed anche al Diritto di cautelare i propri cari. Così, se vi doveste trovare a dover assolvere l’obbligatoria vaccinazione al vostro piccolo, potreste trovare qualche muro duro da gettar giù nel caso in cui decideste di NON accettare i “vaccini consigliati” e NON obbligatori realtivi ad eventuali malattie contagiose che potrebbero aggredire la prole. In tutto questo però, nessuno parla di una proposta/richiesta della Comunità Europea: dal 2009 infatti, si dibatte per rendere solo “consigliabili” le vaccinazioni infantili che ad oggi appaiono ancora “obbligatorie” E quasi nessuno sa, che in alcune Regioni Italiane, quali ad esempio il Veneto la Toscana il Trentino ed altre ancora, hanno approvato in fase sperimentale la NON obbligatorietà delle vaccinazioni, in risposta alle richieste della Comunità Europea. Di fatto, queste Regioni hanno aperto alla possibilità – per i cittadini italiani – di avvalersi di un Diritto formalmente riconosciuto ma disatteso nella pratica quotidiana: la scelta. A questo punto, siete messi nella possibilità – almeno – di sapere cosa, come e se farlo. E perchè. Il resto, lo lasciamo al buonsenso di chi deve prendersi cura del benessere umano e non delle casse delle Lobby farmaceutiche. Che in ogni caso, pensano solo al tornaconto ed ad assicurarsi - per sempre - milioni e milioni di clienti. Ad ogni costo.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 06:47:25 |
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