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E così, dopo lunga e penosa malattia, è venuta a mancare. Non che non ci fossero segnali certi della sua dipartita. Ma all'atto pratico, la sparizione è avvenuta in tempi brevi, tenendo conto dello stato in vita così energico. No, non parlo dell'ottuagenaria nonnetta venuta a mancare, bensì della Protezione Civile. La nostra, Protezione Civile.
Tormento ed estasi della nostra Nazione. Vessillo e bandiera dei Governi. Scandalosa quel tanto da far imprecare tutti al momento giusto. Inattaccabile eppure così fragile da crollare non appena gli eventi del momento – che non sono quei grandi eventi scandalosi di cui tutti conserviamo il ricordo – messi insieme uno ad uno come un grande puzzle, hanno intaccato l'aurea corona di una Istituzione troppo basata su un unico personaggio: Guido Betrtolaso. L'attore protagonista di un sequel che sa di soldi, potere e morte, in troppi casi.
Guido Bertolaso è stato LA Protezione Civile. Capo esclusivo in ogni senso, di un organismo di Stato che avrebbe dovuto mantenere ordine e serenità sul territorio, si è tramutato in aguzzino della Massa, persino nei momenti in cui, la Protezione Civile sarebbe dovuta correre a salvare vite umane e dare ristoro a malcapitate famiglie, ora sfregaiate da uno smottamento ora da un terribile terremoto.
Guido Bertolaso: personaggio scomodo e comodo ad un tempo. Un uomo che ha raggiunto livelli di potere mai raggiunti prima, nel nostro Paese. Con lui, abbiamo conosciuto i poteri in deroga, quall'aberrazione per cui per anni, gli è stato consentito di prelevare ingenti somme dalle casse del Tesoro senza doversi preoccupare nemmeno di dire per quale motivo li prendeva.
Abbiamo anche conosciuto la disgrazia di dover sottostare ai famosi "grandi eventi". Urgenze fittizie per cui in Italia si è trovato tempo e denaro per soddisfare i desideri di pochi politici di Governo che hanno sfruttato a loro vantaggio il denaro pubblico per creare biglietti da visita che ci sono costati miliardi.
Ed abbiamo conosciuto anche il dispendio di risorse ed energie, per far si che i potenti della terra avessero oltre il tutto, in momenti coerentemente tesi piuttosto alla salvaguardia delle vite dei superstiti di un terremoto troppo disgraziato, per pensare ad altro.
Eppure, ad altro si è pensato, mentre migliaia e migliaia di famiglie agonizzavano in tende di fortuna troppo calde o tropppo fredde, comunque troppo poco dignitose per esseri umani colpiti dalla sciagura della cattiva gestione del territorio.
Mentre la terra vomitava veleno contro la popolazione, lo Stato, attraverso la Protezione Civile mieteva altre vittime, consentendo il prelievo di ingenti somme di denaro per creare un G8 osceno, dove si è pensato a tutto, campo di baseball compreso per il Presidente Obama. E qui si parla solo del G8 all'Aquila, per non parlare dei soldi sciupati per quello già in preparazione alla Maddalena. Imprenditori nel settore del turismo si stanno ancora leccando le ferite, quasi mortali per la loro economia.
Ma nulla ha fermato la Protezione Civile, alias Guido Bertolaso. Che è passato da uno scandalo all'altro senza battere ciglio se non per sciorinare una delle sue facce peggiori di personaggio antipatico un pò a tutti. Nel frattempo, migliaia di volontari davano il sangue per la gente, ma di loro, quasi nessuno ha parlato.
Di scandalo in scandalo, di denaro in denaro, di morte in morte, l'Italia ha conosciuto il vero orrore. La corruzione che uccide e sfregia chi già soffre. Pesante colpa di un Sistema che macina e trita carne umana.
Poi, il nulla. Bertolaso sotto inchiesta per gli appalti nepotistici per il G8. Bertolaso infilato in uno scandalo a sfondo sessuale. Bertolaso. Punto. Il resto non aveva contorni ne nomi. E Bertolaso ha chiuso i ponti col potere e con se stesso. Forse sperando di uscirne salvo, magari con la solita inchiesta insabbiata.
L'inchiesta non viene insabbiata, e Bertolaso in questi giorni è rinviato a giudizio proprio per lo scandalo del G8 e degli appalti facili. Sempre di lui si parla. Anche perchè, da che Bertolaso non è più a capo della Protezione Civile, la stessa sembra essere scomparsa dalla nostra nazione. Provate a scrivere "Protezione Civile" su Google News. Rimarrete esterrefatti. Saltano fuori solo informazioni relative ad una qualche esercitazione in giro per il Paese. E del nuovo capo, nessuno sa nulla. Franco Gabrielli, laureato in Giurisprudenza ed ex Digos a Firenze.
Il nulla. Il vuoto. Il silenzio dopo troppo parlare.
Nessuno a gettare anatemi scorbutici. Nessuno a prelevare denaro dalle casse dello Stato. Nessuno a correre qui e la per qualche nuovo grande evento "urgentissimo". La quiete dopo la tempesta.
Auguriamoci davvero, che oggi la nostra Protezione Civile faccia ciò per cui è nata a suo tempo: controllo e verifica dello stato in essere del territorio. Un modo per stare un pò più tranquilli. Un pò meno in ansia che tutto ci possa accadere. Saremo pronti a dimenticare persino gli scandali se ci assicureranno che qualcuno veglia su di noi e la nostra serenità. Disposti pure a dimenticare che mentre la gente agonizzava di dolore per le perdite umane e per le cose materiali perse per sempre, qualcuno contava banconote, le teneva per se e le distribuiva ad un pò di amici e parenti.
Ricordi oscuri da rischiarare con un pò di sana onestà, che tanto manca al nostro Paese.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 15:13:02 |
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