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Sei nella sezione Economia   -> Categoria:  Fisco e Tasse
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(Video: dichiarazione dei redditi della Citta del Vaticano)
Perchè paghiamo le Tasse? Le paghiamo per mantenerci – anche se sempre più teoricamente – servizi pubblici, sanità, istituzioni come Polizia e Carabinieri e tutto ciò che ha a che fare con il cittadino sul territorio.
Paghiamo Tasse salate, sempre più salate, a fronte delle quali riceviamo sempre meno servizi. O servizi scadenti. Ciò crea un doppio misfatto: da un lato, il cittadino medio Italiano esborsa somme per avere servizi scadenti, dall'altro – proprio a causa di servizi scadenti o addirittura inesistenti- queste Tasse lievitano quasi di giorno in giorno. E' ovvio infatti che, se a fronte del pagamento di una Tassa la contropartità è il nulla, la tassa pagata si gonfia a dismisura.
Pagare le Tasse è un obbligo. Per tutti. Così come le imposte, che hanno un valore diverso dovendole pagare a fronte di nulla. Perchè se le Tasse vengono applicate – teoricamente – in cambio di servizi di varia natura, le Imposte – dallo stesso nome – vengono "imposte" appunto, senza riceverne nulla in cambio.
Teoricamente ci sono quindi delle differenze. In pratica, non cambia nulla. Paghiamo e strapaghiamo cifre folli, imposte dal Sistema socio economico per non avere nulla in cambio.
Da decenni nel nostro Paese si parla di lotta all'evasione e si fanno grandi discorsi e progetti al fine di arginare per quanto possibile il fenomeno. Si diatriba, si legifera, si creano manovre più o meno correttive. Tutto ciò a solo discapito del contriuente medio, serio ed onesto, che continua a farsi strizzare pur sapendo che nulla avrà in cambio della strizzata quotidiana.
Ma cosa accade ad altri livelli sociali? Cosa succede ad esempio negli ambienti politici ed all'interno degli ambienti di Stato? O nei tanti possedimenti sul nostro territorio, della Chiesa? O nei gruppi bancari. E cosa accade in questo senso, alle tante piccole, medie e grandi Onlus?
Nulla. Nel senso che, proprio negli ambienti di chi legifera, crea manovre finanziarie correttive, pone limiti e strizzate al limite del vessatorio sulla stragrande maggioranza della popolazione, chi – come nel caso della Chiesa – ha enormi possedimenti immobiliari e commerciali e chi lavora per il "bene altrui" come le Onlus, non paga le tasse, elude le normative in atto e non pensa nemmeno lontanamente di essere in torto.
Si, perchè se non ne eravate al corrente, sappiatre che:
- gli stipendi dei politici non sono tassati ne tassabili - le pensioni o vitalizi degli stessi, idem - negli ambienti istituzionali, viene regolarmente evaso il canone Rai speciale per il 90% dei casi - le banche italiane, non pagano le tasse - per gli immmobili ed attività commerciali della Chiesa sul territorio Italiano non viene sborsato un centesimo di tasse o imposte
Ma c'è di più. Molto di più. Qualcosa che forse non viene in mente tanto facilmente. Altri grandi evasori sono: le organizzazioni malavitose che, pur avendo in mano quasi tutti i grandi appalti comunali e regionali, eludono le tasse avendo imprese off shore a go go.
Ed ancora: tutto il mondo che ruota dentro ed intorno al mondo della prostituzione, che è sotto gli occhi di tutti ogni giorno, non esborsa nulla allo Stato per la propria lucrosa attività. E neppure per l'utilizo del suolo pubblico...
Sapete qual'è il dato – inquietante – di evasione fiscale nel giro della prostituzione a vario livello negli ultimi 10 anni? 4miliardi e 700 milioni di euro. Un'enormità. Pura evasione fiscale perpetrata alla luce del sole.
Ma allora, queste benedette tasse, le paga sempre e solo il cittadino comune? Il cosidetto cittadino medio che rientra sempre più nella tanto citata ed abusata fascia debole? La risposta è SI.
Impiegati, pensionati, disabili. Ecco da chi succhia energia lo Stato Italiano. Dai più deboli. Dai meno fortunati. Da chi avrebbe diritto a sostegni economici e civili. Da chi non ha nulla per se stesso, figurarsi per gli altri. Eppure: la categoria più drammaticamente tartassata è quella dei mediamente poveri.
In considerazione di questo criterio, possiamo mai aspettarci una società civile equa e dignitosa? Certamente no. Ma è anche vero che, se questi incredibili cittadini, pronti a dare il sangue per tutta la nazione, non si sveglieranno un giorno tutti insieme a dire "ora basta!" a gran voce, penso di poter dire con una certa precisione che questi stessi cittadini verranno spremuti sempre più, anche se appare impossibile.
Ed accadrà. Perche il Sistema in cui viviamo, ha testato per decenni la capacità di sopportazione delle grandi Masse, ed è riuscito nel contempo a creare una assoluta incapacità di reazione da parte delle stesse. In pratica, seppur la gente mormora e vede la realtà, concretamente non fa nulla per riappropriarsi di una fetta di dignità rubata a piene mani da chi di dignità altrui si nutre ogni giorno.
Vi sembra possibile continuare a vivere in questa maniera? Vi sembra immaginabile nella nostra epoca, sopportare ancora l'affronto di venir turlupinati proprio da chi ci impone regole, norme, tasse e vessazioni di ogni tipo? O ancor peggio, sapere e sopportare che l'ambiente malavitoso organizzato ha molte più agevolazioni e favori rispetto al contribuente medio italiano?
No, non è possibile. Ed è da queste semplici, persino banali riflessioni, che dobbiamo ripartire tutti. Per un criterio di uguaglianza, equità e vera società civile.
Siamo ancora in tempo.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 11:38:57 |
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