|
|
|
In provincia di Vicenza, bambini messi a panino ed acqua per la mensa non pagata dai genitori. A Verona, 16 bambini vengono esclusi dal servizio di scuola bus, per morosità delle rate del servizio. Milioni di euro? No, manciatine di spiccioli. La rata mensile dello scuola bus Veronese è pari a 23 euro.
Così, incredibilmente, giunge notizia che un Missionario Italiano in Congo, invia all'amministrazione della scuola una regalia di 600 euro ed un imprenditore locale dichiaratamente del Pdl, fa un'altro versamento per un importo di 10.000 euro alla stessa scuola, per saldare i debiti e consentire ai bimbi di genitori morosi di poter continuare ad usufruire del servizio di scuola bus, come gli altri bambini.
A certe età, certe discriminazioni non si capiscono. E si vivono male. Peggio di qualsiasi azione discriminatoria ai danni di un adulto.
Certo che, sapere che un missionario mette mani al portafolgi e regala seicento euro, è una storia tutta da riflettere e ricordare nel tempo. Ma come? Un tempo non erano i missionari ad aver necessità di contributi di ogni sorta? Oggi sono loro a farci l'elemosina. Il Paese non ne esce pulito...
Il gesto è nobile. Ancor più perchè proviene da chi è abituato a vivere di nulla ed addirittura è abituato a partire per posti difficili da vivere anche per gli stessi abitanti.
Ricordo ancora due anni fa, durante la campagna elettorale per la scelta del Presidente del Consiglio, un Berlusconi scendere fra le folle di borgate di varie città. Ad una signora dell'estrema periferia Romana che lamentava di non potersi comprare la dentiera, l'attuale Premier fece staccare un assegno da uno dei suoi segretari e lo fece consegnare all'anziana allibita.
Bello sarebbe stato se, anche in un caso del genere – trattandosi peraltro di bimbi innocenti, usati senza alcuna remora per punire genitori in debito, il Premier - o chi per lui - avesse messo mano al portafogli personale, avesse cancellato in un attimo queste misere cifre, senza nemmeno far trapelare nulla di un gesto di generosità sicuramente fattibile.
L'Italia diviene tragicamente e sempre più, un paese per ricchi. E di quei ricchi che guardano ai propri simili meno fortunati con occhio distante e persino infastidito.
Di esempi ne abbiamo a bizzeffe. Chiunque possa vantare conti favolosi e proprietà inestimabili, ha dalla sua anche una serie inenarrabile di agevolazioni.
Incredibilmente invece, se sei sulla soglia di povertà, vieni cacciato giù negli inferi ed ottieni sempre meno, pur essendo – nella maggior parte dei casi – una delle molecole che alimentano le casse dello Stato e permettono le agevolazioni dedicate ai milionari.
C'è di più. In Italia la litania solita è sempre la stessa: "Nelle casse dello Stato non c'è un centesimo". Si è giunti persino a considerare – folle ma vero – di abbassare le pensioni di anzianità, per mancanza di fondi.
A ben guardare però, la situazione attuale anche per ciò che riguarda le pensioni, non è esattamente come lo Stato la dipinge.
Se da un lato è vero che "grazie" ad un numero maggiore di persone anziane, i giovani lavoratori nel nostro Paese non riescono ad alimentare le Casse pensionistiche, dall'altro c'è da riflettre sul fatto che, con la mostruosa evoluzione del settore precario del lavoro, queste casse saranno per noi cittadini, sempre e comunque vuote.
Dalla Riforma del lavoro ad oggi, in Italia esistono circa 50 tipi di contratti lavorativi differenti: un'ecatombe. Ed in tutti, la possibilità – per chi assume – di versare poco o nulla nelle casse della Previdenza.
Ergo: lo Stato lamenta casse vuote, ma non fa nulla di concreto e corretto per alimentarle.
Così, siamo ormai al limite estremo della decenza. La maggior parte della nazione lamenta situazioni economiche e sociali da allarme rosso. Il Governo non produce nulla di realmente concreto, ma oltre all'oggi, siamo vittime di Governi che negli anni non hanno fatto granchè per sistemare realmente la situazione Sociale.
Chissà se dai palazzi dorati del nostro Paese, qualcuno ogni tanto da una sbirciatina dalla finestra giù in strada. Chissà cosa pensano e dicono e discutono e ridono, consapevoli di esser riusciti nell'intento: quello di affamare un popolo, dividersi la nazione equamente e far credere a tutti che esista ancora qualcosa che sia il pallido ricordo di un criterio di Politica ed equità.
Chissà se finalmente la Nazione, quella che guarda dal basso, si accorgerà che da decenni non si fa altro, politicamente, che pensare a se stessi e non certo alla Comunità.
Chissà cosa potrebbe accadere, se per incanto tutti i cittadini Italiani delle fasce medio basse, nello stesso momento, aprissero gli occhi e vedessero la Realtà.
Chissà...
|
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 24/11/2024 04:35:56 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Un allarme occupazionale che preoccupa un intero settore, ancora chiuso per il lockdown e che non intravede una possibile data di ripartenza del business.
“Sollecitare un intervento governativo è vitale per recuperare l’operatività del settore automotive e la sua capacità di sviluppo decisiva per il progresso economico” – si legge nella lettera.
Un danno economico addizionale poiché non vi sono previsioni sulla data di riapertura dei luoghi di vendita (sale scommesse, sale bingo, sale giochi ecc...
L’emergenza coronavirus in corso non riguarda solo la salute ma anche l’economia delle famiglie, per questo Altroconsumo ha condotto un’indagine per analizzare il peso che sta avendo la pandemia sui bilanci degli italiani