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RACCONTI DI STORIA DELL'ARTE Dal Rinascimento al Barocco
sabato 17 aprile ore 21.00 | TEMPIO DI ADRIANO Silvia Ginzburg Annibale Carracci e l'ideale classico
domenica 18 aprile ore 11.00 | TEMPIO DI ADRIANO Maria Grazia Bernardini. Gian Lorenzo Bernini e l'arte dell'emozione
domenica 18 aprile dalle ore 12.00 alle ore 13.00 | TEMPIO DI ADRIANO Concerto "I prodigi del canto barocco" a cura dell'Accademia Filarmonica Romana
Informazioni: 060608
sabato 17 aprile ore 21.00 | TEMPIO DI ADRIANO Silvia Ginzburg Annibale Carracci e l'ideale classico. L'invasione pacifica di una famiglia di pittori emiliani nella "Città Eterna"
Silvia Ginzburg (Pisa, 1962) è docente associato di Storia dell'arte moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Roma Tre dall'a.a. 2004-2005. Si è formata e specializzata nelle università di Roma, Siena, Pisa e presso la "Fondazione di studi di storia dell'arte Roberto Longhi" di Firenze; prima di ottenere l'idoneità di associato ha insegnato per sei anni Storia sociale dell'arte come contrattista presso l'Università degli Studi della Calabria. Dopo le ricerche sulla cultura artistica francese tra XVIII e XIX secolo compiute a Parigi per la tesi di laurea (per un estratto cfr. Sulla fortuna di Pierre-Narcisse Guèrin come peintre d'expression, "Ricerche di Storia dell'Arte", 1990, 40), si è occupata prevalentemente di argomenti seicenteschi e, più recentemente, cinquecenteschi, privilegiando nell'indagine i nessi tra vicende stilistiche e questioni critiche. Ha pubblicato in riviste e cataloghi e ha partecipato a diversi convegni italiani e stranieri; attualmente la sua attività di ricerca riguarda temi diversi tra i quali: la preistoria della prima edizione delle Vite di Vasari, i rapporti tra Poussin e la Francia negli anni Quaranta del Seicento, l'opera romana di Annibale Carracci. È curatrice per la casa editrice Electa, con Barbara Agosti e Patrizia Zambrano, di una collana di saggi di storia dell'arte, nella quale sono finora usciti i seguenti volumi: John Shearman, Studi su Raffaello, a cura di Barbara Agosti e Vittoria Romani, Milano 2007; Obituaries. 37 epitaffi di storici dell'arte nel Novecento, a cura di Silvia Ginzburg, con un'introduzione di Nicholas Penny, Milano 2008.
domenica 18 aprile ore 11.00 | TEMPIO DI ADRIANO Maria Grazia Bernardini. Gian Lorenzo Bernini e l'arte dell'emozione.
Maria Grazia Bernardini, dopo un tirocinio presso lo studio di Maurizio Fagiolo dell'Arco, è entrata nel 1980 come ispettore storico dell'arte presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e oggi è direttore storico dell'arte presso la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma. Dopo un breve periodo nella Soprintendenza di Perugia, nel 1983 è stata trasferita a Roma, e da allora è sempre stata assegnata alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma, tranne un intervallo di due anni (2005/2006), nei quali ha ricoperto il ruolo di Soprintendente reggente presso la Soprintendenza PSAE di Modena e Reggio Emilia. Presso la Soprintendenza di Roma le sono stati affidati vari incarichi, tra cui la direzione del Laboratorio di Restauro e la co-direzione della Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini. Ha curato e organizzato mostre di grande successo, tra le quali si segnalano Tiziano Vecellio. Amor Sacro e Amor Profano, Roma, Palazzo delle Esposizioni nel 1995; Gian Lorenzo Bernini. Regista del Barocco, Roma, Museo di Palazzo Venezia nel 1998; Van Dyck. Riflessi italiani, Milano, Palazzo Reale e La Primavera. Il risveglio della natura tra arte e mito, Roma, Complesso del Vittoriano nel 2004; Il '400 a Roma. La rinascita delle arti da Donatello a Perugino, Roma, Museo Fondazione Roma nel 2008. I suoi studi e le sue pubblicazioni si concentrano sull'arte del Cinque e Seicento e in particolare sul tardo manierismo romano, sull'arte del primo Seicento (Caravaggio, Lanfranco, Domenichino) e su Giovan Lorenzo Bernini.
Gian Lorenzo Bernini e l'arte dell'emozione. Tecnica e virtuosismo di un maestro del Barocco Giovan Lorenzo Bernini ha segnato indelebilmente il volto di Roma con le numerosissime creazioni artistiche, caratterizzate da una sua forte e prorompente personalità e una eccezionale genialità. Fin dalle sue opere giovanili, i mirabili gruppi scultorei della Galleria Borghese, ai ritratti di papi, re e altri potenti personaggi della sua epoca, alle stupefacenti fontane che ornano le piazze più belle di Roma, alle cappelle, agli interventi urbanistici e alle imprese architettoniche della tarda età, l'artista ha sempre caricato le sue opere di una forte potenza emotiva, patetica, passionale. Se Dafne, afferrata da Apollo, si impenna verso l'alto con un grido di dolore e Proserpina, in balia di Plutone, lascia cadere una lacrima sul suo dolce viso, il cardinale Scipione Borghese nelle due versioni conservate nella Galleria Borghese, apre lievemente la bocca e si volta come attratto da una voce o da un rumore; così la Fontana dei Fiumi diventa il centro nevralgico di piazza Navona con l'acqua che scroscia tra rocce, animali e piante, mentre l'obelisco si innalza sulla caverna vuota in un controsenso statico; così la decorazione della cappella Cornaro ci fa partecipi della visione di santa Teresa, che in uno stato di completo abbandono ci trasmette il suo profondo sentimento patetico; altrettanto emozionale è il ponte degli Angeli con la teoria delle figure angeliche, sorreggenti gli strumenti della Passione di Cristo, che commuovono l'animo del pellegrino nel suo cammino verso il tempio della Cristianità.
domenica 18 aprile dalle ore 12.00 alle ore 13.00 | TEMPIO DI ADRIANO
Concerto "I prodigi del canto barocco" a cura dell'Accademia Filarmonica Romana Angelo Manzotti sopranista - Rita Peiretti clavicembalo Riccardo Broschi - "Ombra fedele" da Idaspe Georg Friedrich Haendel - "Or la tromba" da Rinaldo Domenico Scarlatti - Sonata in mi bemolle maggiore K 193 Geminiano Giacomelli - "Sposa non mi conosci" da Merope Riccardo Broschi - "Son qual nave" da Artaserse
Produrre meraviglie: anche la musica ha vissuto la sua apoteosi barocca. E l'ha affidata soprattutto al canto, creando, con una cruenta, rudimentale operazione chirurgica che imepdiva ai fanciulli la "muta della voce", una vocalità che in natura non esiste: la "voce d'angelo" degli evirati cantori. Voce di uomo o di donna? Il pubblico del Sei e Settecento non si faceva scrupoli, restando affascinato da questa prodigiosa ambiguità: innaturale, diventata però reale. Il clavicembalo di Rita Peiretti e la voce di Angelo Manzotti, sopranista, scalano le vette di acrobazia e patetismo del canto barocco.
Angelo Manzotti Sopranista, si dedica alla riproposta del repertorio storico dei castrati con particolare riferimento alla produzione settecentesca (Händel, Hasse, Vivaldi, Pergolesi, Mozart, ecc.). Vincitore nel 1992 del Concorso Internazionale "Luciano Pavarotti" di Philadelphia e del primo Torneo Internazionale di Musica (Roma 1992), si è aggiudicato il "Timbre de Platine" di Opéra International con la sua prima registrazione discografica Arie di Farinelli (1995). Ha registrato per la Rai Italiana per il circuito Eurovisione e per la TV olandese. Ha collaborato con vari ensamble strumentali: I Solisti di Roma; Accademia di San Rocco Venezia; Concerto Italiano, I Virtuosi di Praga, Il Rocinante di Helsinki, Venice Baroque Orchestra, Orchestra barocca di Cremona. Ha cantato al Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro Regio di Torino, Concertgebow di Amsterdam, Belcanto Festival di Dordrecht, Teatro Filarmonico di Verona, Pomeriggi Musicali di Milano, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Regio di Parma, Teatro Bellini di Catania, Festival musica contemporanea per il Teatro massimo di Palermo, Madrid (Prado e Palazzo reale di Aranjuez), Stoccolma, Drottningholm Chapel etc. Tra le opere interpretate: Händel, Rinaldo,Tamerlano e Giulio Cesare - Monteverdi, L'incoronazione di Poppea, Il Ballo delle ingrate, L'Orfeo – Pergolesi, Il Prigionier superbo - Vivaldi, la Griselda – Cesti, la Dori – Rossini, Aureliano in Palmira – La Licata, L'Angelo e il Golem – Humperdink, Haensel und Gretel, ecc. Dal 1997 è il protagonista dello spettacolo: Quel delizioso orrore (Vita di Farinelli, evirato cantore) di Cappelletto e Barbieri, replicato ormai in Italia e all'estero più di cinquanta volte. Nel 2002/2003 è stato protagonista dello spettacolo "Farinelli, estasi in canto" di Anna Cuocolo e della Griselda di Vivaldi oltre a numerose tournée che lo hanno portato ad esibirsi da Tallin al Canada. Ha registrato per le etichette discografiche Arion, Bongiovanni, Naxos, Tactus, Dynamic, Callisto Records. La sua discografia (42 tra recital e opere complete) comprende Il Teuzzone di Vivaldi (1996), Il ballo delle ingrate di Monteverdi (1996), l'anonimo Lamento del castrato (1996), Aureliano in Palmira di Rossini (1997), il recital händeliano Arie per castrato (1997) , il recital vivaldiano Arie d'opera (1999), Händel, Cantate italiane (1999) e le registrazioni dal vivo dei concerti tenuti al "Belcanto Festival" di Dordrecht nel 1995 e 96 nonché i concerti tenuti al Museo Poldi Pezzoli di Milano. La prima registrazione del Prigionier superbo di Pergolesi (1998) e Ippolito e Aricia di Traetta, Rossini, Cavatine permusico, Haendel, Crude furie degli orridi abissi, i mottetti di Andrè Campra eseguiti alla Cappella Reale del Drottningholm di Stoccolma, ecc. Nel 2003 un tour di spettacoli imperniati su Farinelli in Festival Musicali del Messico, concerti a Seoul (Korea), 2004 a Madrid e in Canada. Lunghissimo sarebbe ancora l'elenco dei concerti che in questi anni lo hanno portato ad esibirsi in tutte le parti del mondo.
Rita PeirettiNata a Torino, dopo essersi diplomata brillantemente in pianoforte in giovane età, si è dedicata allo studio della musica antica e perfezionata in clavicembalo sotto la guida di R.Veyron La-Croix e G. Leonhardt. Interprete versatile e raffinata, è stata invitata dalle più importanti associazioni musicali italiane (Festival Internazionale di Cervo, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, i Concerti di San Maurizio a Milano, il Teatro Regio e Settembre Musica a Torino, l'Arena di Verona, Villa Medici a Roma, Associazione Clavicembalistica di Bologna, il Festival "Echi Lontani" di Cagliari, il Festival "Galuppi" di Venezia, ecc.). Ha suonato in quasi tutti gli stati europei, in nord Africa, in Messico e negli Stati Uniti. Ha partecipato a numerosi programmi radiofonici e televisivi. Dal '90 è direttore al cembalo dell'ensemble e dell'orchestra barocca "L'Accademia dei Solinghi" con la quale ha inciso, per la casa discografica Dynamic di Genova, l'integrale dei concerti per clavicembalo e orchestra di B.Galuppi (più volte ristampati e dei quali ha anche curando la pubblicazione delle partiture (concerti 5° e 6°) per le edizioni dell'Associazione Clavicembalistica Bolognese, e due cd con nove concerti per clavicembalo di Tommaso Giordani. Sempre con i Solinghi ha inoltre inciso cd per le etichette Claudiana, Stradivarius e Rugginenti, Casa Editrice Musicale milanese per la quale ha anche pubblicato una raccolta di arie antiche intitolata "A Voce Sola".
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:53:16 |
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