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La "Family Card" è una delle ultime iniziative in ordine di tempo, che la Regione Lazio ha approvato e dedicato alle fasce deboli. Niente a che vedere con la Social Card, di cui ho già ampiamente parlato, sottolineandone gli aspetti positivi e negativi. No, la Family Card è un'altra cosa, già sperimentata in altre regioni e presentata nel Lazio da Nicola Zingaretti, vice capo gruppo del PD alla regione Lazio. Si lui: fratello del ben più noto Luca Zingaretti, l'amatissimo "Montalbano". Nicola Zingaretti, quello che durante la scorsa tornata elettorale, promise internet gratis per tutti…Un'idea nobile ma non fattibile.
La "Family Card", come tutte le creazione di questo genere, tende a voler dare un messaggio di sostegno ai meno abbienti, ma nella realtà dei fatti, anche in questo caso, si tratta di una manovrino niente male per fare vedere che c'è chi pensa davvero ai bisogni della Gente.
Innanzitutto anche in questo caso, i parametri che "scremano" a molti l'accesso a questa tessera, sono tanti. E' necessario avere un nucleo familiare composto da almeno 4 persone (due genitori + due figli), non superare un tetto di 50.000 euro annui (ma nel casdo di nucleo familiare di almeno 5 persone), oppure aver superato i 65 anni ma avere un reddito non superiore ai 15.000 euro annui, o ancora non essere autosufficienti ed a carico dei familiari.
Insomma: se hai una famiglia numerosa, un redito medio, oppure hai superato i sessantacinque anni ed hai un reddito basso, ecco che puoi far richiesta della Family Card, attendere le verifiche dei parametri richiesti e l'invio al proprio domicilio di questa tesserina magnetica.
Ma attenzione, perché qui viene il bello. La "Family Card" non eroga denaro. In effetti, non fa altro che far ottenere qualche piccolo sconto presso una serie di esercizi commerciali convenzionati. Fra questi esercizi commerciali, non troverete solo negozi di alimentari ma anche – rullino i tamburi – gioiellerie, centri benessere, cinema, alberghi e ristoranti, elettrodomestici e fiorai.
Ogni attività commerciale aderente, ha accettato di proporre una percentuale di sconto sull'acquisto dei prodotti in vendita. Percentuale che si attesta intorno ad un 7%.
Chi la ottiene, potrà così comprare il pane risparmiando qualche centesimo o acquistare – ovvio – gioielli e vacanze, con un risparmio più considerevole, in virtù dei prezzi più alti rispetto a quelli delle pagnotte.
Una genialata. Davvero. Una grande dimostrazione di sostegno alle necessità della cittadinanza. Una presa per il sedere. Che serve a chi l'ha ideata a rifarsi il "look" agli occhi dell'elettorato, a far guadagnare i soliti noti che diventano i veri protagonisti, e cioè: chi produce le tesserine, chi le stampa, chi le consegna…
Peraltro, se riflettete bene sui tetti massimi di introiti annui, non si prendono realmente in considerazione le fasce deboli. Una famiglia di quattro persone che percepisca un reddito di 40.000 euro o 50.000 nel caso di 5 persone, non è infatti collocabile nella fascia degli operai…
Mai nessuno che decida di realizzare una vera riforma di sostegno ai cittadini che non arrivano alla seconda metà del mese. Soldi. Contanti. Sconti – automatici – sui servizi fondamentali, come acqua, luce, gas. Un sacchetto della spesa consegnato direttamente o prelevabile presso i supermercati, che contenga le basi dell'alimentazione: pasta, zucchero, olio…
No: nessuno fa qualcosa in questo senso.
Sarebbe un vero gesto di sostegno. Ed i poveri – si sa – "servono" solo a fare un pèò di confusione e di fumo al momento opportuno.
Non aggiungo altro. Perché non c'è altro da aggiungere.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 17:20:24 |
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