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Tornano gli Happy Hours al Museo di Zoologia

Tornano gli Happy Hours al Museo di Zoologia
Autore: Giusi Alessio - Zetema
Data: 29/01/2010

 


Nell'Anno della Biodiversità dieci nuovi appuntamenti dedicati alla fauna in pericolo di estinzione.

Incontri con esperti di settore gustando un aperitivo 


Orsi, uccelli rapaci, toporagni-elefante, iguane rosa e pipistrelli saranno solo alcuni dei protagonisti del prossimo ciclo di Happy Hours al Museo Civico di Zoologia di Roma sul tema "Biodiversità: Conoscerla, Amarla, Proteggerla". Durante i 10 nuovi appuntamenti, dal 4 febbraio al 3 giugno, si potrà discutere con esperti di settore sulle tecniche adottate per studiare e proteggere la fauna in pericolo di estinzione sorseggiando un caffè o una bibita. 


Gli incontri si terranno alle ore 18,00 e saranno tutti ad ingresso gratuito (su prenotazione). 


PROGRAMMA


4 febbraio ore 18,00

  "Omaggio agli uccelli rapaci"

Francesco Petretti

Un omaggio ad aquile, falchi ed avvoltoi, i meravigliosi uccelli rapaci che trovano rifugio nei luoghi più impervi e che subiscono la pressione dell'uomo e dei cambiamenti ambientali. La conferenza si svilupperà attraverso il racconto del noto ornitologo e comunicatore della scienza in una carrellata illustrativa dei progetti di ricerca oggi in atto In Italia ed in Europa a favore della conservazione dei Rapaci. Dall'impiego di radio satellitari per seguire la migrazione, alle tecniche di monitoraggio con telecamere, agli interventi di riproduzione ex situ e di reintroduzione. Il tutto illustrato dalle immagini, dai filmati e dai disegni dell'autore.

In occasione dell'incontro verrà anche esposta una mostra fotografica sui Rapaci, che rimarrà poi aperta fino al 21 febbraio.


11 febbraio ore 18,00

"Le notti dell'orso"

Fabrizio Carbone e Stefano Unterthiner

Lunghe, pazienti ore di attesa trascorse dietro all'obiettivo, in un capanno nascosto nei boschi, vengono infine premiate dalla magica comparsa degli Orsi bruni. Siamo in Finlandia, dove la tranquillità dei luoghi, quasi sacri nel loro intatto splendore, e la tutela imposta da ferree leggi antibracconaggio lasciano ancora ampi spazi alla vita selvatica. La serata sarà l'occasione per la presentazione del libro fotografico "Le notti dell'Orso" di Stefano Unterthiner, introdotto dai racconti e dalle suggestive immagini dell'omonimo documentario di Fabrizio Carbone. 


25 febbraio ore 18,00

"Dalle Alpi all'Aspromonte, alla ricerca di lucertole e serpenti da proteggere e conservare" Massimo Capula

L'Italia, pochi lo sanno, è il paese più ricco di Biodiversità in tutta l'Europa. Le condizioni climatiche e la grande varietà di ambienti, che rendono il nostro Paese così attraente agli occhi di tutti, hanno favorito, infatti, la diversificazione di un ricco patrimonio faunistico, caratterizzato tra l'altro da numerose specie "endemiche", specie cioè che vivono esclusivamente nella penisola e nelle isole italiane. Oggi molte di queste sono purtroppo divenute rare, o rischiano addirittura l'estinzione, a causa del degrado e della distruzione degli ambienti naturali. Tra i Vertebrati, i Rettili sono certamente uno dei gruppi la cui sopravvivenza è più che mai dipendente dallo stato di salute dell'ambiente. Massimo Capula, zoologo e curatore degli Anfibi e Rettili del Museo di Zoologia di Roma, accompagnerà il pubblico in un viaggio da nord a sud alla scoperta di specie rare e minacciate, spiegando come proteggerle ed indicando le strategie idonee per la loro gestione e conservazione. 


11 Marzo ore 18,00

"Il significato delle esplorazioni naturalistiche nel 3° millennio"

Marco Bologna

Le esplorazioni hanno rappresentato per secoli il più importante, se non l'unico, strumento di conoscenza dei vari ambienti del nostro Pianeta. Grazie alle spedizioni naturalistiche è stato possibile tracciare il profilo delle aree geografiche, scoprire quali animali, piante e popolazioni umane le abitavano, quali erano le caratteristiche climatiche ed ambientali. Oggi ha ancora senso organizzare queste spedizioni? Marco Bologna, zoologo del Dipartimento di Biologia Ambientale dell'Università Roma Tre, risponderà a questo quesito, dimostrando come i quasi 2 milioni di specie oggi note siano solo una parte infinitesimale della biodiversità della Terra e come quindi sia fondamentale proseguire nelle indagini per conoscere a fondo la natura e proteggerla. 


25 Marzo ore 18,00

"Biodiversità nelle foreste della Tanzania: la storia della scoperta di un nuovo mammifero, il toporagno-elefante gigante"

Francesco Rovero

Argomento della conferenza sarà la straordinaria biodiversità delle foreste pluviali montane della Tanzania, note come Eastern Arc, da diversi anni oggetto di un progetto integrato di ricerca e conservazione da parte del Museo Tridentino di Scienze Naturali. Ad un inquadramento dell'area e della sua importanza come hotspot globale di biodiversità, seguirà la storia della sensazionale scoperta di una nuova specie di mammifero descritto nel 2008, endemico dei Monti Udzungwa. Si tratta di un toporagno-elefante gigante, o sengi, animale dalle misteriose ed antiche origini, il più grande mai scoperto del genere, descritto da un team internazionale di zoologi coordinati da Francesco Rovero, curatore della Sezione di Biodiversità Tropicale del Museo di Trento.


8 Aprile ore 18,00

"Animali intelligenti"

Danilo Mainardi

Il perfetto adattamento di alcune specie animali al loro ambiente naturale, se da un lato è il risultato del loro successo evolutivo, dall'altro rappresenta il più grave handicap per la loro sopravvivenza. Più elevata è la specializzazione, infatti, più bassa è la possibilità che una specie possa adeguarsi ai cambiamenti del suo ambiente di vita. Ratti, gabbiani, storni, cornacchie e volpi, animali meno specializzati ed a prima vista forse poco affascinanti, rappresentano oggi le specie "di successo", quelle cioè che, al contrario delle minacciate, si sono espanse con popolazioni numerose, invadendo anche ambienti ove prima erano assenti o inusuali. Danilo Mainardi, insigne etologo, docente all'Università di Venezia e noto comunicatore della scienza, presenterà nell'occasione il suo ultimissimo libro, in cui illustra come queste specie ed altre specie siano riuscite a rispondere in modo raffinato ai problemi della sopravvivenza grazie ai loro comportamenti "intelligenti". 


22 Aprile ore 18,00

La sfida di conservare i grandi Carnivori in Europa

Luigi Boitani

La presenza e lo stato di conservazione dei grandi Carnivori in Europa variano profondamente a seconda del Paese che si analizza. In alcune aree il numero di questi animali è stabile ed addirittura in crescita, in altre in fortissimo declino. Nel primo caso, il rimboschimento, in buona parte naturale a seguito dello spopolamento delle aree montane, ed un'accorta politica di tutela ambientale favoriscono la diffusione dei grandi Carnivori, portandoli però in molti casi a contatto così ravvicinato con l'uomo da determinare una situazione di forte competizione e quindi difficile convivenza. Nel secondo il forte degrado ambientale ha determinato la scomparsa di queste specie, con la conseguente perdita di equilibrio dell'ecosistema. Luigi Boitani, zoologo dell'Università La Sapienza di Roma, noto a livello internazionale per i suoi studi sui grandi Carnivori condotti in natura, parlerà della biologia e delle problematiche di conservazione di cinque delle specie di Carnivori a maggiore rischio di estinzione in Europa - Orso bruno, Lupo, Lince iberica, Lince euroasiatica e Ghiottone – analizzando le cause del loro declino, le soluzioni finora adottate con successo anche su scala globale. 


6 Maggio ore 18,00

Inventariare oggi la Biodiversità

Alberto Zilli

Quali sono le specie che oggi abitano il nostro Pianeta? A quali gruppi tassonomici appartengono, dove vivono, chi ne tiene il conto e come? Quando si parla di Biodiversità spesso viene citato il fatto che ad oggi sono state identificate e descritte circa due milioni di specie. Raramente però si fa cenno all'immenso lavoro condotto da zoologi ed esperti di varie discipline per giungere a questo risultato. Le tecniche per l'identificazione delle specie sono mutate nel tempo. Una volta l'identificazione veniva principalmente basata sulle caratteristiche anatomiche e morfologiche, mentre oggi è l'aspetto genetico ad essere preponderante. I nuovi sistemi di comunicazione e la possibilità per gli scienziati di mettere a confronto facilmente, via internet, i risultati delle loro ricerche hanno determinato notevoli progressi nel lavoro di identificazione delle specie viventi. Alberto Zilli, zoologo del Museo Civico di Zoologia di Roma, illustrerà agli ascoltatori la genesi e lo sviluppo del grande Inventario globale della Biodiversità. 


20 Maggio ore 18,00

L'iguana rosa delle Galapagos

Gabriele Gentile

Le affascinanti isole vulcaniche che ispirarono al famoso naturalista Charles Darwin la formulazione della teoria dell'evoluzione conservano ancora tesori nascosti. L'ultimo, un'Iguana rosa, che inizialmente era stata interpretata come una semplice stranezza della natura, è stato scoperto da Gabriele Gentile, ricercatore dell'Università Tor Vergata di Roma. Grazie all'analisi genetica di alcuni esemplari, ha potuto infatti verificare che si trattava di una nuova specie, sino ad oggi sconosciuta. Attraverso immagini inedite, filmati ed il racconto del suo lavoro, il relatore offrirà uno splendido esempio di come la ricchezza della vita sulla Terra sia ancora in gran parte da scoprire e tutta da conservare. 


3 Giugno ore 18,00

Biodiversità, Ecologia e Conservazione dei Pipistrelli

Danilo Russo

I Chirotteri, Mammiferi alati comunemente noti come Pipistrelli, possono essere considerati le principali vittime degli errori dell'uomo. Da un lato, essendo sensibilissimi ai cambiamenti ambientali, hanno subito in ogni parte del mondo un forte declino a causa dell'alterazione degli habitat. Dall'altro, la mancanza di cultura e le conseguenti, false credenze, che li hanno dipinti per anni come demoniaci vampiri, hanno fatto sì che venissero spesso perseguitati ed allontanati dai loro rifugi, con gravi danni per gli ecosistemi in cui vivevano. In Italia i Chirotteri costituiscono quasi un terzo delle specie di Mammiferi della nostra fauna. Negli ecosistemi rivestono l'insostituibile ruolo di principali predatori notturni degli insetti. La loro importanza per la conservazione della biodiversità è tuttavia poco nota al grosso pubblico. Danilo Russo è docente di Biologia della Conservazione presso le Università di Napoli e Salerno e ricercatore del Laboratorio di Ecologia e Bioacustica dei Pipistrelli presso l'Istituto di Scienze Biologiche dell'Università di Bristol. Oggi guida diversi gruppi di ricerca nel nostro Paese, di cui uno opera proprio nella città di Roma. La conferenza sarà per lui l'opportunità di comunicare l'insospettata "bellezza" di queste specie ed insegnarci ad amarle.


Museo Civico di Zoologia

Via Ulisse Aldrovandi 18, Roma


Ingresso gratuito

Con prenotazione obbligatoria al numero 06 67109270


Info

 



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