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Sarà la crisi. Sarà per la necessità di risparmiare. Sarà anche che questi orribili oggetti ormai dentro casa non li sopportiamo più. Sta di fatto che la tendenza di quest'anno è il riciclo del souvenir come articolo di regalo.
Ne hanno parlato anche i telegiornali in questi giorni. E Berlusconi è solo uno dei primi ad avere ricevuto per regalo la statuetta. Che si trattasse del duomo di Milano e non dell'Oscar stentavamo ieri a crederci vista l'interpretazione magistrale del dopo con tanto di risalita sul predellino. E se a qualche bambino che ha assistito al telegiornale le immagini sono apparse troppo forti, è bastato che mamma gli dicesse che non era sangue ma succo di pomodoro. Ieri certamente una grande ingiustizia è stata compiuta. Quindi cari paesani e care paesane occorre sanare tutti insieme questo grande torto. Ma si. Un souvenir per tutti. Non solo a Berlusconi.
- Una torre di Pisa in marmo della vicina Carrara per Brunetta. - Una gondola di balsa per la Bindi che a Venezia non ha sospirato mai. - Un bronzo di Riace (dello stesso materiale della sua faccia) per La Russa. - Un cupolone in plastica fosforescente per Casini in modo tale che lo si veda da lontano anche notte tempo. - Un carretto siciliano in finto Marzapane per Schifani. - Una mole Antoneliana di polistirolo per Fassino. - Un pastore del presepio napoletano per Napolitano. - Un trullo di Alberobello in pietra pomice per Niki Vendola. - Un salvadanaio fesso di coccio ligure per Tremonti. - Una bottiglietta di vetro spesso di grappa friulana per Dalema. - Un sasso delle Dolomiti su base in rovere per Capezzone. - Una pattada sarda con annessa forma di pecorino per Fini. - Una palla di vetro con la neve di Madonna di Campiglio per Bersani - Una scarpa marchigiana targata Paciotti per Bossi. - Una Basilica di S.Francesco d'Assisi in ceramica finemente decorata per Maroni. - Un caciocavallo del Molise per la Finocchiaro - Un orsetto marsicano di pelusche del Parco del gran Sasso per la Carfagna - Una salama da sugo stagionata per la Germini - Una grolla della felicità valdostana per Di Pietro E mentre impacchetere il dono da inviare alla Camera a tutti i nostri rappresentanti ricordatevi di scrivere una letterina a Gesu Bambino. - Che a tutti loro venga porto il souvenir in questione come si conviene ed in virtù della loro capacità di governare.
- Che a tutti loro si faccia richiesta di riconsegnare in cambio del cadeaux i tapiri d'oro che nascondono negli armadi. - Che tutti loro comincino a pagare di loro tasca le vacanze mascherate da trasferta. - Che la smettano di litigare in diretta ed abbracciarsi a telecamere spente. - Che si rechino di tanto in tanto in parlamento a lavorare. - Che si occupino di lavoro, salari, pensioni, ammortizzatori sociali e diritti civili invece che di mignotte, trans, corna e divorzi. - Che la smettano di occupare la buvette e che si riducano gli stipendi a 1000 euro al mese come tutti noi poveracci che stentiamo ad arrivare al 15. Mentre a Roma i San Pietrini sono stati proditoriamente e forse per tempo rimessi tutti al loro posto da Alemanno avviene che in Italia ci si sia ridotti a ricorrere alla prima statuetta che ci capita per le mani. Altro che anni di piompo fortunatamente passati. Ci si ricorderà della nostra attualità come degli anni di plexigas. Certo sarà dura ma siate pronti. Dopo i fatti di questi giorni ai venditori ambulanti che vendono patacche ai turisti vicini ai nostri italianissimi monumenti verrà chiesta la licenza d'armeria. Ed a noi che ci siamo portati dietro un pupo siciliano di latta o un duomo di Milano in metallo pressofuso dal nostro ultima vacanza ci verrà richiesto di presentare regolare porto d'armi. Non ci credete? Ad Maiora |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 10:33:21 |
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