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Italiani: un calcio nelle palle ogni giorno

Italiani: un calcio nelle palle ogni giorno
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 12/12/2009

 (Video: 'Another brick in the wall' - Pink Floyd)

 

 

Un calcio nelle palle. O sul petto. Una botta tremenda. Ogni giorno. Per ogni giorno di tutta la vita. Colpi sferrati da un nemico mascherato. E per questo tangibili ma che non lasciano possibilità di restituirli al mittente.

 

Colpi così forti da accecare. Togliere il fiato. E man mano, la voglia di vivere. Un vivere che sia degno di esser chiamato tale. Un calcio oggi. Un calcio domani. E così via. Ogni santo giorno.

 

Lo accettereste mai? Non affrettatevi a dir di no. Perché in realtà ogni giorno, ognuno ha il suo bel calcio nelle palle o sul petto da mandar giù. E zitti. E che nessuno si ribelli. E che nessuno provi a lamentarsi. Che chi sferra calci e pugni ha altro da fare.

 

Mentre la quota quotidiana di calci viene equamente distribuita – unico ed ultimo punto fermo di “equità” civile - e chi riceve la propria corre ad alimentare le casse di uno Stato fallimentare già da anni, i “Leader” dell’esercito di “scalciatori” del popolo, prendono “grandi decisioni”.

 

Decisioni gravi. Solenni. Tambureggianti. Prioritarie. Per il popolo? Giammai. Quello ha già ciò che merita: il suo calcio nelle palle quotidiano. Semmai c’e da decidere in fretta una nuova trovata per garantirsi potere: ancor più di quanto se ne abbia.

 

Regole sovvertite. Norme da aggirare. Costituzione da stracciare. E tutti giù per terra: il grande carro al comando si stringe in un abbraccio omertoso. Quello che sancisce un ormai palese combine che fa ritrovare tutti incredibilmente coesi dietro al sipario del teatro buffo di una politica, quella italiana, che ha dovuto stringere troppe mani e troppi accordi a monte. “A monte” di un onesto voler gestire la nazione.

 

Non può esistere il Bene, ne l’intenzione del bene se non esiste, parallelamente, il Male.

 

Nessuno avrebbe nulla da fare, da gestire, da proclamare, se non esistesse la contropartita malefica di chi in maniera sempre meno occulta, gestisce il tessuto nazionale e lo rigenera di nuove molecole coese l’una all’altra in un patto di vita e di morte. Di Vita o di Morte.

 

Mentre tutto accade, gli ingranaggi sempre più arrugginiti del complesso sistema civile della nazione, esalano l’ultimo respiro affannoso, rigurgitano rare espressioni di ribellione subito tacitate, ed aspettano. Il calcio quotidiano che un Sistema che nessuno ha voluto mai verificare, ha pronto ormai per tutti.

 

Un calcio nelle palle. Uno al giorno. Per tutti i giorni della vita.

 

Inutile discutere: ognuno ha il suo. E questo si, è garantito. Equamente a tutti coloro che vivono al di sotto del livello dei palazzi di Potere.

 

Se non ti ribelli, vuol dire che ti piace. Se non fai nulla concretamente, vuol dire che il calcio nelle palle funziona. Se non te ne sei accorto: ecco, questo è un problema. Perché vuol dire che stai ancora indietro rispetto alla realtà. Che forse non vuoi vedere. Ma quel dolore acuto che senti ogni giorno, è reale. Combattilo.




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