Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Quando l’acqua non lava l’onta. Privatizzazioni selvagge: pagheremo cara ogni goccia.

Quando l’acqua non lava l’onta. Privatizzazioni selvagge: pagheremo cara ogni goccia.
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 21/07/2009

 

 

Acqua. Un bene di tutti. Una risorsa per tutti. Acqua. Semplice e trasparente. L'Essere Umano ne è composto per l'85%. La vita non potrebbe esistere senza. Nulla avrebbe mai auto inizio, senza l'acqua. Difficile quindi immaginare che esseri umani, composti dalle stesse molecole di ogni essere umano presente sulla terra, possano pensare di metterci le mani sopra. Ed ancor più duro da mandar giù, constatare che venga fatto.

 

Eppure ormai da tempo immemore, quello dell'acqua è uno dei business più redditizi a qualsiasi latitudine. Si vende acqua a peso d'oro ove l'acqua è più un miraggio che una risorsa naturale. Si vende acqua anche dove esiste ampiamente come risorsa naturale, cui tutti dovremmo accedere gratuitamente.

 

La storia passata e presente dell'Italia, vede sempre – prima o poi – l'acqua protagonista di grandi scandali. I rubinetti secchi della Sicilia. La speculazione spesso ad opera di cosche malavitose. Fino a giungere ad un decreto Legge, che istituzionalizza la privatizzazione del liquido più desiderato della terra. Prima ancora del petrolio. Acqua, fonte di vita, benessere e ricchezza. Ma non per tutti.

 

C'è persino l'istituzione di una giornata particolare, che vede tutte le nazioni riunite per un diritto: la "Giornata mondiale per il diritto all'acqua" che si è tenuta quest'anno ad Istanbul il 22 Marzo. E nella stessa giornata, si è tenuto il "Forum mondiale dell'acqua" un appuntamento triennale per dibattere su questa risorsa così preziosa e così poco accessibile liberamente per molti.

 

Stabilire in tali contesti che "l'acqua è un diritto umano per tutti" non fa che mettere l'accento sul fatto che in realtà la situazione non sta esattamente così. L'acqua, così come molte altre risorse del pianeta, scarseggia. E piuttosto che creare nuove metodologie e campagne di sensibilizzazione contro lo spreco, ecco che si legifera per garantire ad alcuni, la possibilità di lucrare su un bene naturale e naturalmente a disposizione delle popolazioni.

 

Parlando della situazione italiana, all'interno della Legge 6 agosto 2008, n. 133 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" all'articolo 23 bis "Servizi pubblici locali di rilevanza economica" comma 5 leggiamo: "Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati."

 

La Legge in questione peraltro, è quella ove si stabiliscono varie forme di privatizzazione, compresa quella interamente dedicata al comparto dell'istruzione e conseguente finanziamento di otto milioni di euro alle scuole parificate.

 

Quindi, se da un lato si conferma lo stato di pubblico utilizzo dell'acqua, dall'altro si da carta bianca alla privatizzazione di un bene comune. L'articolo 23 bis, stabilisce come entro il 2010, ogni Comune italiano dovrà mettere a disposizione del mercato la propria rete idrica, anche se la stessa sia perfettamente funzionale alle necessità della popolazione. Imprese private, potranno così partecipare a gare di appalto e garantirsi una o più reti idriche. Un business non da poco, come si può immaginare. E che già sortisce proteste a livello nazionale, considerando la sorte avversa dei Comuni che stanno risentendo fortemente di grosse crepe nei bilanci, create ora per una prolungata cattiva amministrazione, ora per nuove normative, come ad esempio l'aver cancellato una tassa come l'ICI sulla prima casa.

 

Questa Legge è attiva dal momento in cui è stata approvata: il 6 Agosto del 2008. Eppure, nessuno ne fa menzione. Nessuno approfondisce. Nessuno che dichiari alla cittadinanza, nuove regolamentazioni sulla gestione di uno degli ultimi beni comuni non ancora frutto di speculazioni a tappeto. Eppure, presto l'acqua in tutta la nazione, sarà un altro fiore all'occhiello di varie imprese che lavorano nel comparto delle acque minerali. E che decideranno "democraticamente" il costo dell'acqua pubblica a seconda del mercato di riferimento, che si creerà non appena la normativa sarà messa in atto su tutto il territorio nazionale.

 

Tutto questo, ci porterà a risparmiare sui consumi dell'acqua? I costi maggiorati su quello che era una risorsa di tutti e liberamente utilizzabile, porteranno la cittadinanza ad aver maggior riguardo di un bene che sarà di qualcun altro e di conseguenza si manterranno comportamenti più "civili" nei confronti di una risorsa fondamentale per l'essere umano e per l'ambiente?

 

Una cosa è certa: i bilanci si alcune imprese ne gioveranno. Con buona pace di chi ancora non ha compreso che ovunque si volga l'occhio umano, risiede una possibilità di speculazione.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 23/11/2024 12:34:35

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -