|
|
|
Circa 6 imprese su 10 dichiarano che la propria situazione di liquidità sia “limitata” o “molto limitata”, mentre oltre il 70% delle imprese sostiene che esaurirà completamente la liquidità entro 3 mesi. Le misure adottate dal Governo sono ritenute adeguate solo dal 4% delle aziende, che tuttavia auspicano di poter avere accesso a tali misure entro due mesi. Le imprese italiane dispongono di liquidità limitata, che per la maggior parte delle PMI si esaurirà entro i prossimi 90 giorni, e temono che i fondi previsti dalle misure statali non arrivino in tempo. È quanto emerge dal sondaggio realizzato da CRIBIS – società del gruppo CRIF specializzata nella business information – e Workinvoice – prima piattaforma digitale italiana di invoice-trading – tra l’8 e il 20 aprile su un campione di imprese di varia dimensione: il 33% con fatturato minore di un milione di euro, il 31% con fatturato compreso tra 1 e 5 milioni, il 21% tra 5 e 20 milioni e il 15% oltre i 20 milioni. Posizione di liquidità e prospettive di esaurimento A causa del prolungato periodo di lockdown, le PMI sono state sottoposte ad una forte pressione dal punto di vista della liquidità. Ad oggi, dopo quasi due mesi di fermo totale o parziale, la maggioranza di esse ha un orizzonte di sicurezza molto breve: più del 70% degli imprenditori intervistati ha dichiarato infatti che la propria azienda esaurirà la liquidità entro tre mesi. Di queste, l’11% delle imprese l’ha già esaurita, il 32,4% la esaurirà in un mese e il 29,8% entro tre mesi. In generale, oltre 6 imprese su 10 hanno dichiarato di avere una situazione di liquidità “limitata” (43,5%) o “molto limitata” (15,7%) – con punte dell’83% tra le microimprese e del 31% tra le imprese medie. Tuttavia, il 37% delle imprese del campione ritiene ancora oggi di avere una situazione di liquidità sufficiente e il 3,7% di avere “abbondante” liquidità. |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:16:29 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Un allarme occupazionale che preoccupa un intero settore, ancora chiuso per il lockdown e che non intravede una possibile data di ripartenza del business.
“Sollecitare un intervento governativo è vitale per recuperare l’operatività del settore automotive e la sua capacità di sviluppo decisiva per il progresso economico” – si legge nella lettera.
Un danno economico addizionale poiché non vi sono previsioni sulla data di riapertura dei luoghi di vendita (sale scommesse, sale bingo, sale giochi ecc...
L’emergenza coronavirus in corso non riguarda solo la salute ma anche l’economia delle famiglie, per questo Altroconsumo ha condotto un’indagine per analizzare il peso che sta avendo la pandemia sui bilanci degli italiani