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Tele sopra la testa. Non tele di ragno. Tele di tenda. Che fanno passare il freddo. L'umidità. Gli atomi del respiro prodotto dalla gente. Acquitrini al posto dei pavimenti. Se piove non c'è scampo, nel campo. L'acqua calda per le doccie, è un optional. Bisogna tirare a sorte, fra l'utilizzarla per lavare i panni oppure fare le quotidiane abluzioni. Se perdi il turno della monetina tirata in aria, non ti lavi. O ti lavi con l'acqua ghiacciata.
Le minestrine sciorinate a litri, rendono il palato insensibile. Come sterilizzato. Lo stomaco urla vendetta. Le file per i bagni – chimici – sono un'altra sfida. Molti hanno difficoltà ad accedervi, visto che si è pensato bene di creare l'accesso con alcuni scalini. L'organismo umano subisce scossoni su scossoni, al pari delle scosse che fanno ancora oggi, quotidianamente, tremare la terra. Qualcuno muore. Come quell'anziano che nella tendopoli non ha retto. Al freddo, l'umidità, lo sconcerto. Iniziano a comparire i primi malati da post sisma e da indifferenza.
A Pizzoli, in provincia di l'Aquila, un cittadino dell'Est si è beccato la tubercolosi. La ASL tranquillizza… "tutto sotto controllo". Tutto sotto controllo, è una frase che perde senso quando è palese che il controllo forse è relativo solo al permanere di una situazione che fa già acqua da tutte le parti. La gente è già stanca. La "villeggiatura" coatta fa sparire ogni senso di sopportazione. I giorni si susseguono. La gente respira i granelli di polvere delle proprie macerie. E si ammala. Prima nello spirito. Poi nel corpo. Che mente e corpo, si sa, sono strettamente collegati. La pandemia di Stato comincia a palesarsi.
I primi sintomi: la già scarsa attenzione dei Media sulla vicenda. Ed a seguire, i corpi stanchi, le menti oppresse, il vuoto dell'anima e di cose concrete, quelle che fanno di una esistenza la Vita intera. Le cellule che si ribellano – almeno loro – e minacciano il corpo. La salute. Fino ad esplodere creando la prima vera Pandemia di Stato. Che lo si voglia o no, l'unica palese chiave di lettura è questa. Un virus che prende energia ad ogni colpo di indifferenza, di cattivo riguardo nei copnfronti della dignità umana, di spirito di alleanza concreta. Sono già tante le vittime di questo virus oscuro. Ora si palesano i risultati.
Ma nessuno ne parlerà, di questa malattia. Atroce e perversa nel suo genere. Troppo grande e terribile, da non dover saltare fuori dal forziere, contenitore di paure e speranze mai sedate. Come sempre, la verità si nasconde fra le righe delle menzogne. Non vi saranno statistiche a riguardo. Perché non vi è riguardo per l'umanità. Granelli di sabbia che sanno di salmastro, sangue e dolore.
Soprusi coperti da parole vuote di ogni significato. Si muore ogni giorno, ormai. Di mali oscuri. Meglio: oscurati. E si perde il confine di una realtà che con forza viene rispedita al mittente. Il muro torna ad essere concretezza. Mattoni, tutti, di un Sistema che non consente repliche. Non più…
Guarda questo filmato: http://www.youtube.com/watch?v=DPWwqxZXllw |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 06:10:44 |
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